Lo Zoo che spaccia asini dipinti per zebre, dove è successo

DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO: 25 Maggio 2021

Lo Zoo è un antico retaggio ancora oggi in auge, per consentire a grandi e piccini di vedere da vicino animali che altrimenti guarderebbero solo in Tv, su riviste o sui dispositivi. Un po’ la funzione che ancora assolvono circhi e acquari, tutti luoghi che io abolirei in quanto causano sofferenza a quelle povere bestiole. Sottratte al loro habitat naturale, maltrattate per evitare che diano fastidio o per fargli eseguire docilmente quanto gli si chiede. Un po’ più tollerante sono nei confronti dei safari, dove almeno gli animali vivono in spazi ampi e sovente essi fungono da aree protette.

Ma oltre ad essere luoghi già a prescindere tristi e di coercizione per gli animali, gli zoo spesso peggiorano le loro condizioni già penose. Come quanto fatto dallo zoo di Copenaghen, quanto accade in Argentina o quando tali zoo spacciano determinati animali truccati per altre specie.

Era già successo in Cina, quando un mastino Tibetano tosato quasi completamente, fur spacciato per leone. Lasciandogli solo i peli intorno alla testa per simulare una goffa criniera e sulla coda. Ad accorgersene fu un bambino, poiché sentì che quel leone abbaiava invece di ringhiare. A Brescia, invece, il circo Orfei dipinse sempre dei chow chow da affettuosi panda.

Il Circo Orfei però deve aver fatto scuola. Infatti anche in un altro paese sono stati dipinti degli asini a mo’ di zebre. Ecco dove è successo e come ci si è accorti della truffa.

Asini dipinti da zebre, accade al Cairo

zoo

Come riporta La Stampa, Tutto nasce da alcune foto scattate su Facebook da Mahmoud Sarhan, uno studente egiziano che un bel giorno decide di visitare lo zoo dell’International Park del Cairo ma rimane alquanto perplesso dalle zebre. Già, i due animali spacciati per tali sembrano asini dipinti. Parrebbe pure che la tintura utilizzata per le strisce sia colata per via del caldo, lasciando macchie sul volto dell’animale. Le foto fanno il giro del mondo e suscitano un’ilarità interplanetaria.

La rete televisiva egiziana Extranews contatta prima Sarhan, che ribadisce la sua ipotesi, e poi un veterinario, il quale conferma che, macchie di tintura a parte, le zebre sono molto diverse dagli equini fotografati dallo studente. Hanno orecchie più piccole, un muso di forma differente, strisce più uniformi. ll direttore dello zoo, Mohamed Sultan, interpellato dalla radio Nogoum, ha nondimeno insistito: quei due animali sono zebre eccome. Giudicate voi.

Eppure non sarebbe la prima volta che due asini vengono dipinti a strisce bianche e nere per poter essere passati per zebre. Era accaduto nel 2009 allo zoo di Gaza, dove però avevano una buona scusa: le due zebre originali erano morte di fame durante il blocco imposto da Israele, che aveva inoltre reso impossibile procurarsene di nuove.

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