Zone più a rischio terremoti in Italia: quali sono in questo video

Quali sono le zone più a rischio terremoti in Italia? Una domanda d’obbligo, considerando che il nostro Paese continua a tremare e chissà ancora per quanto. La colpa dei continui terremoti è dell’Africa, che si sta spingendo verso il nostro Paese. E così, continui terremoti stanno flagellando il cuore dello stivale, in particolare Umbria e Marche. Con le scosse che si sentono in modo evidente nel Lazio, in Veneto, in Puglia e in Campania. Ma tornando alla domanda di partenza: quali sono le zone più a rischio terremoti in Italia? Vediamo una mappa degli esperti.

Terremoti in Italia: quali sono le zone a rischio basso

Partiamo dalle zone a rischio terremoti basso. Esse sono la regione Sardegna tutta e la fascia di mare lontana dalle coste a Ovest dell’Italia. Quindi golfo ligure, Mar Tirreno, zona ovest della Sicilia. E ancora, le zone a confine tra Piemonte e Lombardia, la parte più a Nord del Trentino Alto Adige e parte di Brindisi. Nella cartina la vedrete di colore grigio.

Il Comune reso anti-sismico già 3 secoli fa: dove si trova

Quali sono le zone a medio rischio terremoti in Italia?

La media pericolosità, con sfumature diverse, riguarda invece tutta la costa italiana, quasi tutta la Toscana, e fasce ristrette di territorio tra Lombardia, Trentino, Emilia Romagna e Veneto.

Zone più a rischio terremoti in Italia

zone più a rischio terremoti in italiaVeniamo alle zone in cui il rischio terremoti è elevato. In pratica, vi rientra tutto il territorio interno del nostro Paese e la costiera adriatica. Le zone dove la pericolosità dei terremoti è più accentuato è la dorsale appenninica fin giù la Calabria e la zona est della Sicilia.

Per farsi un’idea più chiara delle zone più a rischio terremoti in Italia, il Corriere della sera ha pubblicato il video della cartina del nostro Paese via via colorata dal livello più basso a quello più alto della pericolosità sismica. Realizzata dall’Ingv e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.

Insomma, dovremo sempre più convivere coi terremoti. Il che non è una bella notizia, visto che il 75% dei nostri edifici (compresi ospedali e scuole) non è anti-sismico.

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