Wicked, le origini della strega Elphaba in salsa woke

Wicked, le origini della strega Elphaba in salsa woke

Ecco trama e recensione di Wicked parte I, tratto dal romanzo e da un’opera teatrale. La seconda parte uscirà nel 2025.

Wicked – titolo originale Wicked: Part I, è un film del 2024 diretto da Jon M. Chu. Regista statunitense apprezzato per i sequel sul franchise G.I. Joe.

La pellicola è l’adattamento cinematografico dell’Atto I dell’omonimo musical di Winnie Holzman e Stephen Schwartz, a sua volta tratto dal romanzo Strega – Cronache dal Regno di Oz in rivolta di Gregory Maguire. Una rivisitazione de Il meraviglioso mago di Oz di L. Frank Baum.

Wicked di cosa parla

Il film si apre con il Regno di Oz è in festa poiché è morta Elphaba (Cynthia Erivo), la Perfida Strega dell’Ovest, grazie a Dorothy che ne provoca il dissolvimento. Liberando così i Mastichini dal suo regno del terrore. Questi ultimi ricevono la bella notizia da Glinda (Ariana Grande), la Buona Strega del Nord. Ma prima che sta andando via, una di loro gli chiede se è vero quanto si racconta: che le due un tempo fossero amiche. Un po’ imbarazzata dalla cosa, Glinda risponde di sì. Di qui inizia il racconto e il lungometraggio prende vita.

Sconsigliato a chi, come chi scrive, non ama il genere Musical, visto che si canta praticamente ogni 5 minuti. Ma è comunque ben fatto e all’altezza del capolavoro originale. Chi ha amato il capolavoro del 1939 non resterà deluso.

Certo, non manca la retorica woke imperante ormai a Hollywood, che sta rivisitando o censurando personaggi e storie del passato. Elphaba è diventata così perché emarginata e discriminata dalla società e perfino dal padre fin da bambina, ma ci può stare. Paga sulla propria pelle, è proprio il caso di dirlo, il fatto di essere nata da un rapporto extraconiugale.

Non mancano, infine, riferimenti indiretti a pagine tristi del ‘900. La seconda parte uscirà a metà 2025.

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