Vittorio Colao, chi guiderà la Task force: da Vodafone a Bilderberg passando per Renzi

Il Governo Conte ha istituito una Task force che guidi il Paese nella delicata fase di transizione verso la normalità stravolta dal Coronavirus Covid-19. A guidarla sarà il super manager Vittorio Colao.

Nella fattispecie, il Comitato avrà il compito di elaborare e proporre misure necessarie a fronteggiare l’emergenza e per una ripresa graduale nei diversi settori delle attività sociali, economiche e produttive. Racchiuse nella cosiddetta Fase 2.

Colao meravigliao verrebbe da dire, con una battuta scontata. Il suo nome viene accostato soprattutto al colosso della telefonia mobile Vodafone, già quando si chiamava ancora Omnitel.

Ma dietro il nome di Vittorio Colao c’è il solito giro di cricche. Ecco chi guiderà la Task [sta_anchor id=”colao”]force[/sta_anchor].

Vittorio Colao chi è

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Chi è Vittorio Colao? Vittorio Colao è nato a Brescia, il 3 ottobre 1961. Come riporta Wikipedia, si è laureato alla Università Bocconi e ha ottenuto un Master in Business Administration alla Harvard University.

Ha iniziato la sua carriera lavorando a Londra presso la banca d’affari Morgan Stanley. Ha lavorato poi per dieci anni negli uffici di Milano della società McKinsey & Company.

Nel 1996 diviene direttore generale di Omnitel Pronto Italia (oggi Vodafone Italia).

Nel 1999 è nominato amministratore delegato di Vodafone Omnitel (divisione italiana). Nel 2001 diventa CEO regionale di Vodafone per l’Europa meridionale. Nel 2002 diventa membro del consiglio di amministrazione della società, e nel 2003 è nominato CEO regionale per Europa meridionale, Medio Oriente e Africa.

Nel 2004 lascia Vodafone per diventare amministratore delegato di Rcs MediaGroup, incarico che ricopre fino al 2006. Nell’ottobre 2006 ritorna in Vodafone come vice amministratore delegato a capo della divisione Europa.

Il 29 luglio 2008 sostituisce Arun Sarin come amministratore delegato di Vodafone, come già annunciato in precedenza.

Nel 2015 è nominato amministratore non esecutivo di Unilever. Una multinazionale olandese-britannica titolare di 400 marchi tra i più diffusi nel campo dell’alimentazione, bevande, prodotti per l’igiene e per la casa. E’ stata più volte criticata per motivi ambientali e per le condizioni di lavoro dei suoi dipendenti.

Il 15 maggio 2018 Colao annuncia le dimissioni dal Vodafone Group plc; viene sostituito come amministratore delegato di Vodafone da Nick Read, attuale direttore finanziario della compagnia.

Vittorio Colao e Bilderberg

vittorio colao bilderberg

Nel giugno del 2018, Vittorio Colao ha partecipato al 66° incontro del gruppo Bilderberg che si è svolto a Torino.

Cos’è Bilderberg? Come riporta Wikipedia, il Gruppo Bilderberg (detto anche conferenza Bilderberg o club Bilderberg) è un incontro annuale per inviti di circa 130 partecipanti, la maggior parte dei quali sono personalità nel campo economico, politico e bancario.

I partecipanti trattano una grande varietà di temi globali, economici e politici.

La prima conferenza, nata per iniziativa del banchiere statunitense David Rockefeller, si tenne il 29 maggio 1954 presso l’hotel de Bilderberg a Oosterbeek, vicino Arnhem, nei Paesi Bassi.

L’iniziativa di tale prima conferenza fu presa da molte persone, incluso il politico polacco Józef Retinger, preoccupato dalla crescita dell’antiamericanismo nell’Europa occidentale e col fine di favorire la cooperazione tra Europa e Stati Uniti in campo politico, economico e militare.

I nomi dei partecipanti sono resi pubblici attraverso la stampa ma la conferenza è chiusa al pubblico e ai media.

Dato che le discussioni durante questa conferenza non sono mai registrate o riportate all’esterno, questi incontri sono stati oggetto di critiche e di varie teorie del complotto, come ad esempio quella sostenuta da Daniel Estulin nel libro Il Club Bilderberg.

Gli organizzatori della conferenza, tuttavia, spiegano questa loro scelta con l’esigenza di garantire ai partecipanti maggior libertà di esprimere la propria opinione senza la preoccupazione che le loro parole possano essere travisate dai media.

Secondo i detrattori dell’incontro, nel suo corso pochi eletti deciderebbero le sorti del mondo in materia politica, economica e mediatica.

Vittorio Colao amico di Yoram Gutgeld

Yoram Gutgeld foto

Vittorio Colao è vicino anche a Yoram Gutgeld, parlamentare del Pd.

LaRepubblica dipinse un suo ritratto quando entrò in parlamento in quota Pd, voluto da Renzi.

Gutgeld è nato in Israele nel 1959 da una famiglia di ebrei polacchi, una famiglia di imprenditori delle costruzioni, con il bisnonno membro del Parlamento di Varsavia.

Nel ’39, allo scoppio della guerra, metà è fuggita in Israele, dove il padre è diventato un avvocato di fama che contava tra i suoi clienti anche Moshe Dayan. Università, con lauree in filosofia e matematica a Gerusalemme, e servizio militare in Israele (selezionato nella mitica Unit 8200, quella dei cervelloni, ha poi scelto di stare in un reparto normale per evitare cinque anni di servizio richiesti dalla Unit 8200).

Poi California University a Los Angeles, filosofia e business questa volta. Ma non voleva vivere in America.

«Sono venuto in Italia per uno stage estivo da McKinsey e ci sono rimasto».

In Italia e in McKinsey, per 24 anni, fino a marzo del 2013, diventando senior partner e direttore, responsabile tra le altre cose della grande distribuzione a livello europeo e aprendo e dirigendo gli uffici di McKinsey in Israele.

Qui arriva il collegamento con Colao:

«Quell’anno siamo entrati in sei, tra i quali Vittorio Colao, con il quale siamo cresciuti e diventati partner insieme»

ammette Gutgeld.

Gutgeld, da buon matematico, ha comunque lasciato il segno nelle casse dello Stato. Per fortuna positivo. Come sottolinea Wikipedia, è l’ideatore del programma di riduzione delle tasse compreso la misura degli 80 euro.

Gutgeld avvia il programma del Governo Renzi di riduzione di costi generando un risparmio strutturale di 33 miliardi di euro attraverso riforme quali la concentrazione degli acquisti pubblici in 35 centrali acquisti il numero di stazioni appaltanti deputate a gestire le grandi gare.

Alle elezioni politiche del 2018 non è più ricandidato in Parlamento, in quanto escluso dalle liste del Partito Democratico. Giustamente, chi fa qualcosa di buono, in politica non dura molto.

Gutgeld, però, è anche membro della Commissione Trilaterale. Di cosa si tratta? Come riporta Wikipedia, la Commissione Trilaterale è un gruppo di studio (think tank) non governativo e apartitico. Ha la sua sede sociale a New York.

Conta più di trecento membri (uomini d’affari, politici, intellettuali) provenienti dall’Europa, dal Giappone e dall’America settentrionale. Ha l’obiettivo di promuovere una cooperazione più stretta tra l’Europa, il Giappone e il nord America. Tra gli scopi che la commissione si propone c’è quello di facilitare la cooperazione internazionale nella convinzione della crescente interdipendenza tra gli stati del mondo.

Venne fondata il 23 giugno 1973 per iniziativa di David Rockefeller, presidente della Chase Manhattan Bank, e di altri dirigenti e notabili, tra cui Henry Kissinger e Zbigniew Brzezinski.

L’organizzazione fu fondata a motivo del declino, in quegli anni, dell’influenza del Council on Foreign Relations, un precedente gruppo di studio americano di politica estera, le cui posizioni sulla guerra del Vietnam erano divenute impopolari.

Insomma, gira e rigira, si torna sempre ai Rockefeller.

Vittorio Colao e l’outing sulla Troika

vittorio colao foto

In un video che ha fatto presto a circolare, si ricorda anche come Colao abbia parlato bene di come l’Ue abbia gestito bene la crisi della Grecia e dell’Italia nel 2011. Il che lo ha accostato a gente tipo Mario Monti. Sentire per credere.

Conte e le pressioni di Renzi su Colao

Come riporta Libero, il Premier Conte si è dovuto piegare alle pressioni del Pd. L’idea stessa della task force, nasce dalle parti del Nazareno.

Conte, raccontano fonti della maggioranza, ha provato a resistere fino all’ultimo, perché non voleva un supertecnico a fargli ombra. Poi ha ceduto.

Anche perché in asse col Pd ci si è messo Matteo Renzi, che a febbraio aveva citato proprio Colao nel suo libro Un’altra strada:

“Fossi alla guida del governo, il numero di Colao sarebbe il primo che comporrei per coinvolgerlo nella mia squadra”.

Dunque: Bocconi, Bilderberg, Stanley Morgan e Pd. Non se ne esce. Tra l’altro, già si paventa il suo nome per avvicendare Conte. E le stelle (ben Cinque) stanno a guardare.

Task Force Fase 2 membri

Chi compone la Task Force per la Fase 2? Ecco l’elenco completo reperito dal sito del Governo:

  • Elisabetta CAMUSSI Professoressa di Psicologia sociale, Università degli Studi di Milano “Bicocca”
  • Roberto CINGOLANI Responsabile Innovazione tecnologica di Leonardo, già Direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT)
  • Riccardo CRISTADORO Consigliere economico del Presidente del Consiglio – Senior Director del Dipartimento economia e statistica, Banca d’Italia
  • Giuseppe FALCO Amministratore Delegato per il Sistema Italia-Grecia-Turchia e Senior Partner & Managing Director di The Boston Consulting Group (BCG)
  • Franco FOCARETA Ricercatore di Diritto del lavoro, Università di Bologna “Alma Mater Studiorum”
  • Enrico GIOVANNINI Professore di Statistica economica, Università di Roma “Tor Vergata”
  • Giovanni GORNO TEMPINI Presidente di Cassa Depositi e Prestiti
  • Giampiero GRIFFO Coordinatore del Comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità
  • Filomena MAGGINO Consigliera del Presidente del Consiglio per il benessere equo e sostenibile e la statistica – Professoressa di Statistica sociale, Università di Roma “La Sapienza”
  • Mariana MAZZUCATO Consigliera economica del Presidente del Consiglio – Director and Founder, Institute for Innovation and Public Purpose, University College London
  • Enrico MORETTI Professor of Economics at the University of California, Berkeley
  • Riccardo RANALLI Dottore commercialista e revisore contabile
  • Marino REGINI Professore emerito di Sociologia economica, Università Statale di Milano
  • Raffaella SADUN Professor of Business Administration, Harvard Business School
  • Stefano SIMONTACCHI Avvocato, Presidente Fondazione Buzzi
  • Fabrizio STARACE Direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’AUSL di Modena – Presidente della Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica (SIEP)
  • Domenico ARCURI Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19
  • Angelo BORRELLI Capo Dipartimento Protezione Civile
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