Infarto diagnosticabile con visita oculistica: la scoperta
Una visita oculistica di routine può prevenire il verificarsi di un infarto. Spesso mortale o comunque di frequente pesantemente condizionabile la qualità della vita delle persone. A scoprirlo i ricercatori dell’European Society of Human Genetics, come presentato da Ana Villaplana-Velasco, ricercatrice degli Usher and Roslin Institutes dell’Università di Edimburgo.
Come riporta Tgcom24, si tratterebbe di identificare i cambiamenti nella vascolarizzazione della retina come spia di un potenziale rischio di un infarto in arrivo. Ci sono arrivati tramite imaging retinico, una tecnica considerata non invasiva, analizzando i complessi modelli di ramificazione del sistema vascolare della retina utilizzando un vasto campione composto dalle cartelle cliniche e stile di vita di ben 500mila persone.
Come scoprire infarto da visita oculistica
L’indicatore principale sarebbe una particolare misura della retina, la dimensione frattale. Combinata con vari schemi di ramificazione dei vasi sanguigni, può essere correlata al rischio di malattia coronarica e quindi all’infarto del miocardio.
Addirittura, questo sistema riuscirebbe a prevenire un infarto fino a 5 anni prima del verificarsi dell’evento. Del resto, da una visita oculistica il medico può accorgersi di altre patologie, come l’ipertensione.
Una scoperta molto importante, che, ovviamente, necessita di ulteriori approfondimenti.