Virna Lisi, storia di una Diva semplice che disse no a James Bond

Virna Lisi, storia di una Diva semplice che disse no a James Bond

Oltre alla bellezza però, la figura di Virna Lisi si contraddistinse anche per il fermo carattere che mantenne sul set.

Virna Lisi è stata una straordinaria attrice italiana. Dotata di una bellezza nordica, che stregò anche Hollywood. Ha recitato infatti al fianco di attori come Jack Lemmon, Tony Curtis, George Scott, Frank Sinatra ed Anthony Quinn.

Molto apprezzata anche in Francia, fu premiata al Festival di Cannes 1994 per il ruolo di Caterina de Medici in La Regina Margot. Ma anche con un prestigioso Premio César (per intenderci, gli Oscar francesi) come migliore attrice non protagonista.

In Italia ha ricevuto tanti premi, tra cui 4 David di Donatello e 6 Nastri d’argento. Non si contano le pellicole in cui ha recitato, soprattutto tra gli anni 50 e 60, restando comunque attiva anche nei decenni successivi, in ruoli conformi alla sua età.

Oltre alla bellezza però, la figura di Virna Lisi si contraddistinse anche per il fermo carattere che mantenne sul set. Rifiutando perfino ruoli di prestigio o chiedendone la modifica. Ecco due aneddoti legati alla sua carriera.

Quel no a James Bond

Nella sua lunga carriera Virna Lisi non è mai scesa a compromessi, rifiutando anche ruoli importanti, che le avrebbero garantito una grande fama internazionale.

Nel 1963 disse no al ruolo di bond girl nella pellicola A 007, dalla Russia con amore, che l’avrebbe vista recitare al fianco di Sean Connery. Il motivo che la spinse a rifiutare fu la nascita del figlio Corrado: accettare quel ruolo avrebbe significato stare lontano dal neonato, una scelta che non molte avrebbero fatto.

La pellicola, seconda della lunghissima saga ancora oggi in corso, fu un grande successo commerciale, spinto anche dal successo del primo episodio dell’anno precedente. Il ruolo di Tatiana Romanova, che sarebbe dovuto andare a Virna Lisi, fu poi interpretato da Daniela Bianchi. Ironia della sorte, anch’ella di origini anconetane.

Il no a Barbarella

Ma quello a James Bond non fu l’unico rifiuto internazionale. Nel 1968 fu scelta per recitare da protagonista in “Barbarella“, un film italo-francese fantascientifico, per la regia di Roger Vadim e prodotto da Dino De Laurentiis.

In questo caso, rescisse il contratto quando seppe che avrebbe dovuto recitare in bikini per tutta la durata del film. Il suo ruolo andò poi a Jane Fonda, dopo i no successivi anche di Brigitte Bardot e Sophia Loren.

La modifica al personaggio di Adriana in Sapore di mare

Ma il carattere di Virna Lisi emerse anche nella realizzazione di “Sapore di Mare“, film cult di Carlo Vanzina degli anni ’80. Nella pellicola Virna Lisi interpreta Adriana Balestra, un’affascinante quarantenne corteggiata dal diciannovenne intellettuale Gianni, che nel film era il fidanzato di Selvaggia.

Come rivela Il Giornale, la sceneggiatura prevedeva inizialmente che il ruolo di Gianni fosse più audace, una sorta di parodia de “Il Laureto“, altro film cult americano degli anni ’60 con Dustin Hoffman e l’indimenticabile colonna sonora firmata dal duo Simon e Garfunkel. Come ammise Gianni Ansaldi, l’attore che interpretava Gianni, il giovane corteggiatore di Adriana.

Virna Lisi chiese a Carlo Vanzina di rivedere il copione e in particolare il personaggio di Gianni per renderlo meno greve. Inizialmente, quest’ultimo doveva finire a letto e provarci pesantemente con Adriana, Ma la grande attrice chiese di limare le battute peggiori e qualche volgarità di troppo. Lo stesso ruolo del giovane divenne più delicato, perfino timido. Fino a fare tenerezza alla donna più matura.

In generale, il contributo di Virna Lisi servì in generale a rendere la pellicola più una commedia leggera e nostalgica, che un film comico alla Pierino. Fu infatti riscritto anche il personaggio di Gerry Calà.

Virna Lisi restò modesta fino alla fine

Nata ad Ancona l’8 novembre 1936 (avrebbe dovuto chiamarsi Siria, ma all’anagrafe si rifiutarono perché all’epoca la Siria non era alleata dell’Italia), appare per l’ultima volta in Latin Lover, regia di Cristina Comencini, uscito postumo la sua morte, che avvenne a Roma il 18 dicembre 2014. Restò modesta e umile fino alla fine, con il figlio Corrado che rifiutò la camera ardente in Campidoglio, preferendo funerali in forma privata nel quartiere Parioli, dove abitava.

E’ sepolta nel cimitero di Prima Porta di Roma, accanto al marito Franco Pesci, morto un anno prima, dopo ben 53 anni di matrimonio.

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