Vent’anni fa usciva Buon compleanno Elvis: il disco più bello di Luciano Ligabue

TRAINATO DAL SINGOLO CERTE NOTTI, USCITO UN MESE PRIMA E GRANDE SUCCESSO. SEGNO’ UNA SVOLTA PER LA CARRIERA DEL ROCKER DI CORREGGIO
Ricordo ancora quando lo ascoltai per la prima volta. Ero a casa di un amico, mentre giocavamo al computer al gioco di calcio manageriale Pc Calcio. Quell’incipit di batteria del primo brano, Vivo morto o X, seguito da quella voce rauca e graffiante di quel cantante fino a quel momento mai sentito, scossero la mia anima adolescente e mi aprirono un mondo: quello di Luciano Ligabue. Poi gli altri brani fecero il resto: l’intimista Seduto in riva al fosso, la festosa Buon compleanno Elvis!, la straripante La forza della banda, la riflessiva Hai un momento Dio?, l’intermezzo rilassante Rane a Rubiera blues, la nostalgica Certe notti, la descrittiva Viva!, la ritmata I ragazzi sono in giro, la descrittiva Quella che non sei, la consigliante Non dovete badare al cantante, l’ironica Un figlio di nome Elvis, l’esistenzialista Il cielo è vuoto o il cielo è pieno, e infine, la struggente Leggero. erano le tracce di Buon compleanno Elvis, uscito vent’anni fa, il 21 settembre 1995. Disco trainato dal singolo Certe notti, lanciato il mese precedente che ebbe un grande successo, e poi dai singoli successivi (Viva! e Vivo, morto o X e Leggero). Da lì fu un crescendo, sia per la sua carriera, che per me da suo fan, acquistando tutti gli album successivi e quelli precedenti.  A partire da Bce, Liga è riuscito a scandire con i suoi dischi tutti i momenti della mia vita, come se mi conoscesse più di chiunque altro.

LA STORIA DEL DISCO – Buon compleanno Elvis segna l’inizio di una nuova fase artistica per il rocker di Correggio: infatti è il primo disco interamente registrato senza i Clan Destino, la storica band che lo accompagnò fin dagli esordi, ma con un nuovo gruppo di musicisti, soprannominato “La banda”, e con il produttore discografico Fabrizio Barbacci.
Il disco venne realizzato in una fase delicata della sua carriera, giacché, dopo il buon esordio col primo disco omonimo Ligabue, i due successivi – Lambrusco, coltelli, rose e pop corn e Sopravvissuti e sopravviventi – fecero registrare un flop. Al punto da essere mollato anche dal primo produttore: Angelo Carrara. Ma il Liga non demorse e prima pubblicò un disco che raccoglieva varie canzoni scritte negli anni (che infatti definì ‘schegge sparse’) e poi appunto Bce.
Il risultato è un album con uno stile diverso dai precedenti, influenzato dal rock americano e in parte dal blues, che riesce a farsi apprezzare dal pubblico e afferma definitivamente il cantautore emiliano nel panorama della musica italiana.
Il titolo è un richiamo a Elvis Presley in quello che sarebbe stato l’anno del suo 60º compleanno, sebbene Ligabue lo intenda come simbolo del rock piuttosto che come un semplice omaggio. Le citazioni di Elvis sono quindi molte, durante il Buon compleanno Elvis! Tour per alcuni brani fu messo sul palco anche un enorme pupazzo gonfiabile raffigurante del cantante statunitense, per altri Ligabue si esibì con una giacca nello stile tipico dell’artista di Memphis.
Nel 1996 raggiunge la 2ª posizione nella classifica italiana, risultando il 3º album più venduto in quell’anno. L’album è presente nella classifica dei 100 dischi italiani più belli di sempre secondo la rivista Rolling Stone Italia, alla posizione numero 11.
Un disco festeggiato a dovere sabato con il mega evento di Campovolo, con il quale ha festeggiato anche i 25 anni di carriera e i dieci dal primo Campovolo. Ben 150mila fan venuti da ogni parte d’Italia e qualcuno dall’estero, per un incasso intorno ai 7 milioni di euro.
L’album successivo, Miss Mondo, è invece più cupo e intimista. Forse anche un po’ spiazzante, se si considera il grande momento vissuto dal rocker di Correggio fino a quel momento (si pensi anche al lungo tour successivo a Bce). Disco a cui pure sono molto legato. A partire da Fuori come va? è diventato più commerciale, meno Rock e più Pop. Nonché un personaggio più patinato. Ma come dice Freccia, protagonista del suo primo film, Radiofreccia, i cantanti possono tradirti ma le loro canzoni no, restano sempre uguali. E allora che sia ‘nato da un sospiro o da un temporale’, buon compleanno Buon compleanno Elvis!
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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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