Vaiolo delle scimmie: arriva vaccino? Le parole inquietanti di produttrice

Vaiolo delle scimmie: arriva vaccino? Le parole inquietanti di produttrice

Introduzione

Il vaiolo delle scimmie comincia a spaventare il Mondo, ancora traumatizzato da quanto accaduto con il Covid-19. Del quale si teme anche un pericoloso ritorno in autunno.

E così stanno prendendo forma misure molto simili a quelle per il nuovo coronavirus, sia in termini di quarantene che di vaccinazione.

Infatti, il Belgio ha deciso di imporre la quarantena per i positivi al Vaiolo delle scimmie, mentre altri paesi europei hanno iniziato a vaccinare o ci pensano seriamente. Il tutto, nella consapevolezza che si tratti di un virus debellato ad inizio anni ’80 e che gli esperti ritengano si auto-risolva da solo. Salvo possibili modifiche in laboratorio, ovviamente…

Regno Unito sta vaccinando contro Vaiolo delle scimmie

Come riporta L’Indipendente, il Regno Unito sta già procedendo alla somministrazione del vaccino, somministrato ai contatti stretti di persone a cui è stato diagnosticata la patologia. Questo il comunicato dell’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (UKHSA):

E’ in corso la vaccinazione dei contatti ad alto rischio (…) a partire dalle 10:00 del 23 maggio 2022, oltre 1.000 dosi di Imvanex” (il vaccino contro il vaiolo delle scimmie) “sono state fornite, o stanno per esserlo, alle strutture del servizio sanitario nazionale

Anche la Francia pensa a vaccino contro Vaiolo delle scimmie

Il prossimo paese europeo potrebbe essere la Francia, con l’Autorità nazionale per la salute (HAS) che ad inizio settimana ha raccomandato

l’attuazione di una strategia di vaccinazione reattiva, ovvero intorno a un caso confermato

L’HAS si occupa di “svolgere compiti specifici su cui riferisce al governo e al parlamento” e ha espresso un proprio parere sull’argomento su richiesta della Direction générale de la santé (una delle Direzioni generali del Ministero della Salute francese).

Ed è qui che casca l’asino, o meglio, la scimmia. L’HAS ritiene di dover procedere con una

strategia di vaccinazione reattiva” visti i “tempi di incubazione della malattia, spesso compresi tra 6 e 16 giorni”. Il vaccino – esclusivamente di “terza generazione (quale è l’Imvanex)

Il vaccino dovrebbe essere somministrato negli adulti il ​​cui contatto con una persona infetta è considerato a rischio di esporli al virus, compresi gli operatori sanitari. Il vaccino dovrebbe essere somministrato nei 4 giorni successivi al “contatto rischioso” o comunque al massimo nei 14 giorni successivi.

Si tratterebbe di 2 dosi (che diventano 3 per i pazienti immunocompromessi) somministrate a distanza di 28 giorni l’una dall’altra. Inoltre, per chi è già stato sottoposto a vaccino contro il vaiolo in età infantile (in passato in Francia era obbligatorio), dovrebbe essere somministrata solo la dose di richiamo.

Vaccino contro Vaiolo delle scimmie: le parole inquietanti di società produttrice

Ma ci sarebbe un particolare che fa temere il peggio, a parte questi primi paesi che lo stanno somministrando o ci pensano seriamente. Si tratta della Bavarian Nordic, produttrice dell’unico vaccino specifico contro il vaiolo delle scimmie, la quale ha ammesso di essersi “assicurata un contratto con un paese europeo non divulgato per la fornitura del suo vaccino contro il vaiolo IMVANEX®“.

Ma è andata oltre: ha dichiarato di aver stipulato un

contratto di fornitura con un paese sconosciuto per il vaccino contro il vaiolo dell’azienda con l’obiettivo di garantire una fornitura sufficiente per soddisfare i requisiti del paese relativi alla vaccinazione di individui a rischio di vaiolo delle scimmie nel breve e medio termine (…) Sebbene i termini dell’accordo rimangano riservati, l’ordine avrà un impatto positivo sulle linee guida finanziarie della Società per il 2022

Dunque, i paesi sarebbero due ed in teoria, dovrebbero essere proprio Gran Bretagna e Francia. Tuttavia, è nelle parole successive il vero problema, visto che ha aggiunto:

di essere attualmente in dialogo con molti altri governi in merito alla fornitura del vaccino per mitigare l’attuale epidemia di vaiolo delle scimmie e per esplorare opportunità di collaborazione a lungo termine così da costruire scorte per la preparazione futura

Dunque, ci sono altri paesi fortemente interessati la vaccino tra i quali, alla luce dei soggetti che abbiamo al governo, sicuramente figura pure l’Italia. Del resto, il Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ha già comunicato che

la vaccinazione dei contatti stretti ad alto rischio dovrebbe essere presa in considerazione dopo una valutazione del rapporto rischio-beneficio

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