Vaccino anti-Covid ai neonati: la mano sulla culla di Pfizer

Vaccino anti-Covid ai neonati: la mano sulla culla di Pfizer

DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO: 9 Dicembre 2021

Introduzione

La somministrazione del vaccino contro il Covid-19 ai bambini tra i 5 e gli 11 anni sta suscitando molti dubbi e preoccupazioni. E non tra eretici ed ignoranti, ma nella stessa comunità scientifica e soprattutto tra molti genitori.

Si parte dal 16 dicembre ed è stato etichettato come un bel regalo di Natale per i più piccoli. Io direi soprattutto per Pfizer, visto che i vaccinati possono trasmettere il virus e che nei bambini quasi sempre si manifesta come un semplice raffreddore. Ma forse occorre usare quella platea inerme per raggiungere il numero che serve (ne ho parlato qui).

Eppure, si sta pensando già ad un passaggio ulteriore: vaccinare i neonati. Ecco quando dovrebbe accadere.

Vaccino Covid-19 ai neonati quando

Come riporta Il Giornale, gli studi sono già in fase 2 e 3 e si concentrano su due fasce di età: i bimbi tra i 6 mesi e i 2 anni e quelli tra i 2 e i 5 anni.

La ricerca è condotta da Pfizer, ma anche Moderna è avanti e sta mettendo in atto un vaccino anti-Covid per i più piccoli. Al momento, in età pediatrica è disponibile solo il vaccino di Pfizer, con una dose ridotta, ma esclusivamente per i bambini con più di cinque anni.

A parlarne è stato Giorgio Palù, presidente dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, e membro del Cts, il Comitato tecnico scientifico, nella sua intervista a SkyTg24:

Moderna e Pfizer stanno già facendo la sperimentazione nei più piccini, ma credo sarà una questione di qualche mese. Prima sarà l’Fda statunitense a dare il via libera. La popolazione da 0 a 11 anni in Italia ha 300 casi per 100mila abitanti a settimana, l’incidenza più alta dell’infezione

Quindi, secondo Palù, il vaccino per i più piccoli sarà pronto e verrà autorizzato tra pochi mesi, nel primo semestre del nuovo anno. L’esperto ha poi aggiunto: “Oggi i bambini si ricoverano nella misura che è poco meno dell’1 per cento. Non era così precedentemente con le varianti fino ad Alfa”.

Conclusioni

Cos’altro aggiungere? Siamo passati dalla necessità di un vaccino per anziani e fragili alla somministrazione indiscriminata del vaccino a prescindere dalle condizioni di salute e dall’età. Trionfo della Scienza o degli interessi delle multinazionali farmaceutiche?

Mi viene in mente un film americano anni ’90 che la Rai trasmetteva spesso su Raiuno il lunedì nella sua kermesse cinematografica: La mano sulla culla.

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