Introduzione
Un nuovo scandalo travolge l’affaire vaccini contro il Covid-19. E questa volta, viaggia sui cari vecchi sms, ormai caduti in disuso complice l’avvento di più accattivanti app di messaggistica. Ma, evidentemente, per certi intrallazzi servono ancora.
Come la trattativa tra la Presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen (sostenuta da quasi tutti i partiti che oggi sostengono Draghi, eccetto la Lega) e i vertici di Pfizer. Multinazionale che poi vincerà, insieme a Moderna, la guerra a chi deve siringare gli europei.
Ricordo ancora quando, ad inizio Pandemia, proprio la Von Der Leyen disse praticamente agli italiani un “arrangiatevi!” degno del Totò più in forma. Allora, la questione Covid-19 in Europa riguardava quasi esclusivamente solo l’Italia. E l’Unione europea non perse tempo a trattarci, come al solito, alla stregua dell’ultima ruota del carro.
Salvo poi tornare sui suoi passi, quando il Covid-19 iniziò a fare capolino prepotentemente anche nei paesi europei che ci tengono per il guinzaglio (per non dire un’altra cosa). Come Germania e Francia.
Ma torniamo allo scandalo sms che riguarda Ursula Von Der Leyen e Pfizer.
Sms segreti tra Ursula Von Der Leyen e Pfizer su vaccini
La comunicazione rimasta ad oggi ancora segreta risale ad aprile 2021 e nel corso dei mesi successivi, altri avevano già sollevato la questione. Senza un nulla di fatto.
A riportarla in auge, almeno in Italia, è stata ancora una volta la trasmissione di Mario Giordano su Rete 4 Fuori dal coro.
Come riporta Libero, in collegamento con Mario Giordano, nella puntata di ieri, martedì 15 febbraio, l’europarlamentare Sophie In’t Veld. Che criticava l’Europa “convinta di potersi ergere al di sopra della legge“.
A scatenare il polverone sulla presidente della Commissione europea, un articolo del New York Times che svela come la von der Leyen abbia condotto le trattative sui vaccini Pfizer con messaggi e telefonate.
Le parti avrebbero trattato la bellezza di ben 1,8 miliardi di dosi. A gridare allo scandalo, presenti in studio, anche Vittorio Agnolotto, della campagna No-profit pandemic, e l’europarlamentare Mark Botenga, che commenta: “La spiegazione della commissione europea è chiaramente in malafede“.
A puntare per prima il dito contro la von der Leyen, la mediatrice europea Emily ÒReilly. Quest’ultima ha etichettato quanto accaduto come “un caso di cattiva amministrazione“. Aggiungendo poi:
Il modo ristretto in cui è stata trattata questa richiesta di accesso pubblico – ha spiegato – significa che non è stato fatto alcun tentativo di identificare se esistessero messaggi di testo. Ciò non soddisfa le ragionevoli aspettative di trasparenza e standard amministrativi nella Commissione
Trattativa sui vaccini via sms tra Von der Leyen e Pfizer: cosa è successo
Lo scorso settembre, l’Indipendente aveva già ricostruito bene la questione. In pratica, è avvenuto uno scambio informale di messaggi tra la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e l’amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla. Gli sms, mandati e ricevuti dai due durante i negoziati riguardavano, come già detto, la fornitura all’Ue di 1,8 miliardi di dosi del vaccino anti-Covid.
La Commissione europea ha ricevuto una richiesta di accedere pubblicamente ad essi. Tuttavia, l’istituzione europea ha fatto sapere di non poter fornire l’accesso a nessuno dei messaggi non essendo questi ultimi stati conservati e, dunque, non avendone traccia. Per questo, è stata effettuata una denuncia presso il Mediatore europeo, figura dell’Unione che ha il compito di indagare sulle denunce relative a casi di cattiva amministrazione da parte delle istituzioni o di altri organi della stessa.
Il denunciante ha basato la sua richiesta sul fatto che, dato il presunto oggetto dei testi, gli sms rientrerebbero nel concetto di “documento” previsto dal regolamento 1049/2001, il quale stabilisce che in caso di mancata diffusione pubblica i richiedenti possono rifarsi al mediatore.
Così Emily O’Reilly, come già detto attuale mediatrice europea, dopo aver analizzato la questione ha deciso di aprire un’indagine. Ad oggi però senza alcun risultato concreto.
Come è possibile che nel 2022 ancora non si possa risalire agli sms cancellati?
Il precedente
C’è poi un altro caso simile. Il marito della commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakidou, ha ricevuto senza alcuna motivazione ufficiale un prestito da 4 milioni di euro dalla Cyprus Cooperative Bank, nonostante egli non fosse dotato delle garanzie necessarie. E seppur non vi sia alcuna prova che la moglie sia effettivamente coinvolta in tale vicenda, si tratta comunque di un caso di sospetta corruzione per colei che ha svolto un ruolo cruciale nella sottoscrizione dei contratti sui vaccini con le aziende farmaceutiche.
Diamo un premio a chi imbroglia meglio!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!