Uragano economico in arrivo: l’allarme di JP Morgan, c’entra anche Draghi

Introduzione

Sta arrivando una tempesta, Signor Wayne” dice Selina Kyle (alias Catwoman) a Bruce Wayne (Batman) ne Il cavaliere oscuro il ritorno. Per metterlo in allarme su quanto stava per accadere alla cupa Gotham. Beh, non è affascinante quanto Anne Hathaway che interpretava la mitica “donna gatto“. Ma l’allarme “Uragano economico” in arrivo lanciato dal Ceo di Jp Morgan, Joe Dimon, non è meno allarmante.

Infatti, mentre l’Italia festeggiava la nascita della Repubblica (o meglio i suoi governanti, perché al popolo interessa solo la giornata al mare o la gita fuori porta), Dimon ha affermato che sta per arrivare un brutto periodo per l’economia mondiale. Dando anche le motivazioni. E purtroppo, c’entra anche il nostro poco amato Premier Mario Draghi.

Uragano economico: le cause

Come riporta Contropiano, Joe Dimon dà anche le motivazioni che starebbero per scatenare un violento uragano economico:

  1. la guerra in Ucraina
  2. l’immissione esagerata di liquidità da parte di FED e Bce

La guerra in Ucraina sta avendo conseguenze sotto gli occhi di tutti. Soprattutto quando andiamo a fare la spesa o il pieno: aumento di Petrolio, gas, fetilizzanti, grano, ecc. E il fatto che il Petrolio stia “potenzialmente posizionandosi sulla strada per un rialzo fino a 150 o 175 dollari al barile“, porterà gravi conseguenze su un ulteriore rialzo dei prezzi dei beni di consumo ma anche alla circolazione.

E poi c’è la seconda motivazione, meno intuibile da chi non mastica di economia. C’entra infatti il quasi quindicennio di quantitative easing – ottenuto tramite «iniezioni di liquidità» attraverso acquisti diretti di titoli anche di valore nullo, azzeramento dei tassi di interesse (o addirittura negativi, come in Europa), ecc – voluto fortemente dalla FED (la Banca centrale americana) e la Banca centrale europea. E qui che entra in gioco il ruolo dell’osannato Draghi. Che durante la presidenza della Bce volle fortemente questa misura per sollecitare l’economia.

Ora la Fed e la Bce, seguendo le regole del monetarismo neoliberista, devono ridurre la liquidità circolante che si è riversata anche o soprattutto sulle commodities fisiche.

La Federal Reserve ha deciso di porre rimedio inondando i mercati finanziari di titoli, provocando una caduta corrispondente dei loro prezzi. Ma ci sarà un contraltare: quasi tutti quelli che hanno quei titoli in cassaforte si troveranno col capitale svalutato.

Joe Dimon ha dettato la linea per le Banche centrali:

non hanno scelta perché c’è troppa liquidità nel sistema (…) Devono rimuovere un po’ di liquidità per fermare la speculazione, ridurre i prezzi delle case e cose del genere

Conclusioni

Insomma, una nuova e pesante recessione economica è alle porte. E le parole del Ceo di una delle più importanti banche d’affari del mondo suona come una bocciatura anche per l’inattaccabile, in patria e in Europa, Draghi.

La crisi però è già iniziata con l’arrivo della Pandemia e dobbiamo attenderci un ennesimo nuovo mondo economico, ulteriormente peggiorato dal precedente. Come già accaduto nell’ultimo ventennio dopo l’affondamento delle borse post-dom com, 11 settembre e scandalo sub prime.

Guarda caso, tutte crisi partite dagli Stati Uniti. Anche questo Uragano economico, innescato dalle solite ingerenze americane nel Mondo…

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