SONDAGGIO
Unioni civili, la prima è tra Renzi e Verdini: cosa prevede la Cirinnà
La legge approvata dal Senato introduce due istituti completamente diversi per le coppie omosessuali e per le coppie etero. stralciate stepchild adoption e obbligo di fedelta’
la tanto discussa Legge Cirinnà è stata finalmente approvata. Finalmente soprattutto perché la sua approvazione ha tenuto impegnato il Parlamento per alcune settimane e non si sentiva che parlare d’altro. Inizialmente la legge avrebbe dovuto vedere una collaborazione tra il Partito democratico e il Movimento cinque stelle. Ma quest’ultimo, come da tre anni a questa parte, è continuamente ingabbiato nel suo ”vorrei ma non posso” o ”potrei ma non voglio”. Dato che, pur di mantenere, a torto a ragione, il proprio smarcamento dagli altri partiti, non appoggia alcuna legge. Pur se valida. Certo, occorre anche dire che Renzi ha fatto di questa legge una questione personale, un’ulteriore riga da aggiungere alle cose fatte quando è stato al governo. D’altronde, a lui dei matrimoni gay non interessa nulla. Anzi, nel 2009 li definiva contro-natura e si diceva contrario. Così da imporre ai pentastellati quello che è stato definito ”il canguro”, ritenuto fuori dal regolamento perfino dal zelante Presidente del Senato Grasso.
RAZZISMO VERSO I GAY – Renzi ha voluto comunque andare avanti, cercando appoggi altrove. E così li ha trovati in Angelino Alfano e nei voti raccattati dai fuori usciti di vari partiti, soprattutto del team Verdini. Il tutto a che prezzo? Politico e normativo. Politico, perché queste new entry nella maggioranza chiederanno presto il proprio tornaconto nelle varie sfere istituzionali (dai Ministeri agli assessorati comunali passando per le Commissioni), con il Pd sempre più ancorato al centrodestra. E normativo, perché pur di farla approvare, Renzi ha dovuto far togliere due aspetti rivoluzionari della legge, al fine di renderla gradita ai moderati e ai cattolici: la Stepchild adoption (la possibilità di adottare i figli di una persona deceduta da parte del partner dello stesso sesso) e l’obbligo di fedeltà per le coppie omosessuali, come invece c’è normalmente nel matrimonio tra persone etero. Una discriminazione verso l’amore gay a tutti gli effetti.
Comunque, tutto sommato, le Unioni civili sono riconosciute anche alle persone dello stesso sesso. Ecco cosa prevede la Legge Cirinnà per loro:
COSTITUZIONE DELL’UNIONE CIVILE: come il matrimonio, l’unione civile si costituisce “di fronte all’ufficiale di stato civile e alla presenza di due testimoni”. L’atto viene registrato nell’archivio dello stato civile.
COGNOME: le parti, “per la durata dell’unione civile, possono stabilire di assumere un cognome comune scegliendolo tra i loro cognomi. La parte può anteporre o posporre al cognome comune il proprio cognome”.
OBBLIGHI RECIPROCI: “dall’unione deriva l’obbligo reciproco all’assistenza morale e materiale e alla coabitazione”. Non c’è obbligo di fedeltà, come nel matrimonio. “Entrambe le parti sono tenute ciascuna in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale e casalingo, a contribuire ai bisogni comuni”.
VITA FAMILIARE: “Le parti concordano tra loro l’indirizzo della vita familiare e fissano la residenza comune; a ciascuna delle parti spetta il potere di attuare l’indirizzo concordato”. Il comma ricalca le norme del diritto di famiglia.
REGIME PATRIMONIALE: il regime ordinario è la comunione dei beni, a meno che le parti pattuiscano una diversa convenzione patrimoniale.
PENSIONE, EREDITA’ E TFR: è la parte che modifica maggiormente il regime attuale. Ad oggi, un eventuale figlio di uno dei due partner, sarebbe l’unico beneficiario della pensioni di reversibilità (nei casi previsti dalla legge ossia di figlio minore, inabile al lavoro, a carico del genitore o studente), dell’eredità e del Tfr maturato dal genitore. Con la nuova legge la pensione di reversibilità e il Tfr maturato spettano al partner dell’unione. Per la successione valgono le norme in vigore per il matrimoni: al partner superstite va la “legittima”, cioè il 50%, e il restante va agli eventuali figli.
SCIOGLIMENTO: si applicano “in quanto compatibili” le norme della legge sul divorzio del 1970, ma non sarà obbligatorio, come nello scioglimento del matrimonio, il periodo di separazione.
ADOZIONI: come detto, le norme sulla stepchild adoption sono state stralciate. Nel maxi-emendamento è stata inserita una dicitura: “resta fermo quanto previsto e consentito in materia di adozioni dalle norme vigenti”, che dovrebbe consentire ai singoli Tribunali, per via giurisprudenziale, di concedere la stepchild adoption ai singoli casi concreti.
"Unioni civili, la prima è tra l'ebetino e verdini"…Sono fatti l'uno per l'altro!
Certo é migliore la mischia di Salvini con la ciurma Berlusconi oppure il M5S dell'oscuro Casaleggio del quale cercano di parlare il meno possibile facendo credere che il movimento sia della gente… quando così assolutamente NON E'. Il Parlamento é fatto per raggiungere accordi e maggioranze sui vari provvedimenti, questo vale per tutti coloro chiamati a governare, varrà anche per il M5S se vorrà far approvare i suoi DDL in caso di sua vittoria alle prossime politiche.