I suoi tanti fan erano consapevoli che prima o poi questo momento sarebbe arrivato. The Undertaker, il wrestler vestito da macabro becchino con poteri soprannaturali, si ritira. E lo ha fatto dopo la sconfitta subita a Wrestelmania 33 contro Roman Reigns, atleta di origini samoane con un passato nel football americano. The Undertaker, al secolo Mark William Calaway, si ritira così a 52 anni e 33 anni di carriera. Iniziò infatti nel 1984 con la World Class Championship Wrestling (WCCW), dove vinse il WCWA Texas Heavyweight Championship con il ring name di The Punisher.
The Undertaker vanta un record: la Streak, 21 vittorie consecutive all’annuale e principale evento in pay-per-view della WWE: WrestleMania. Nel quale ha lottato nel main event delle edizioni 13, XXIV, XXVI e 33. Subendo la sua prima sconfitta a WrestleMania XXX contro Brock Lesnar. Mostrando scricchiolii del suo strapotere.
Dopo aver sconfitto Hulk Hogan per il WWF Championship nel 1991, è diventato il più giovane campione nella storia del titolo all’età di 26 anni, 8 mesi e 3 giorni, prima di scendere al quarto posto. Ma a lui sono attribuiti tanti altri riconoscimenti. Che riporto di seguito, insieme alla sua vita privata.
The Undertaker: biografia e vita privata
Come riporta Wikipedia, Mark William Calaway è nato a Houston, nel Texas, da Betty Catherine Truby (1932) e da Frank Compton Calaway (1926–2003), ultimo di cinque fratelli. Si è diplomato alla Waltrip High School nel 1983, dove ha anche fatto parte della squadra di pallacanestro, senza ottenere però successo. Non a caso, l’anno dopo ha iniziato nel wrestling. Calaway si è sposato tre volte e ha quattro figli.
I personaggi interpretati negli anni
La gimmick di Undertaker presenta due identità opposte. La prima è il “Deadman”, basata sul tema dell’horror, un non morto e una macabra entità che attraverso tattiche intimidatorie e torture psicologiche terrorizza gli avversari. Il “Deadman” ha avuto diverse versioni. Il debutto televisivo di Undertaker, che avvenne nel 1990 alle Survivor Series, ha visto l’introduzione della sua prima versione: qui interpretava un impresario di pompe funebri del west, indossava un abito nero con accessori grigi ed era insensibile al dolore.
Non molto tempo dopo il suo debutto cominciò ad essere accompagnato sul ring dal macabro manager Paul Bearer che portava con sé un’urna contenente i suoi “poteri”. Da SummerSlam del 1994 ha cominciato ad apparire come un mistico, agghiacciante superuomo rappresentato da colori freddi, sostituendo il grigio con il viola e utilizzando la nebbia blu per la prima volta. Nel 1996, alle Survivor Series, il “Deadman” si è trasformato in un gotico “signore delle tenebre” (“Lord of Darkness”). Nel gennaio 1999 ha cominciato ad apparire come un sacerdote oscuro che compiva rituali di una stable chiamata “The Ministry of Darkness”.
Dal maggio 2000 al novembre 2003 Undertaker abbandonò il suo personaggio non morto per adottare la gimmick di un motociclista comunemente indicato come “The American Bad Ass”. Tale gimmick si è conclusa nel 2003, alle Survivor Series, quando è stato sepolto vivo da Kane. Undertaker è tornato a WrestleMania XX per vendicarsi del fratellastro, ritornando al personaggio del “Deadman”. Nel 1997 il personaggio di Undertaker fu abbellito da una drammatica vita personale precedente al suo arrivo alla WWF che ha migliorato la sua personalità con un retroscena della sua gioventù. Una parte fondamentale di questo retroscena è il fratellastro del personaggio, Kane, introdotto nello stesso anno, con cui ha avuto sia una faida sia un’alleanza (formando un tag team chiamato “The Brothers of Destruction”).
Tutti i riconoscimenti a The Undertaker
Al “becchino”, in America chiamato “Dead man”, sono riconosciuti vari primati: miglior match dell’anno 2010 (vs. Shawn Michaels a WrestleMania XXVI), miglior match dell’anno 2011 (vs. Triple H a WrestleMania XXVII), miglior lottatore nei match Hell in a Cell, superstar più spaventosa di sempre, miglior action figure di sempre, migliore big man nella storia del wrestling, miglior combinazione di sempre manager-wrestler (con Paul Bearer), miglior match da vedere “prima di morire” (vs. Shawn Michaels a WrestleMania XXV), miglior performer di sempre a WrestleMania e miglior match nella storia di WrestleMania (vs. Shawn Michaels nell’edizione XXV).
Vincitore della Royal Rumble nel 2007, grazie alla quale è divenuto il primo wrestler nella storia a vincere il match come ultimo partecipante, Undertaker tra gli altri riconoscimenti è un sette volte campione del mondo, avendo detenuto quattro volte il WWF/E Championship e tre volte il World Heavyweight Championship. Oltre ad essere apparso in numerose copertine di videogiochi targati WWE, nel 2011 la WWE Heroes gli ha dedicato un fumetto dal titolo “Undertaker: Timequake” dove insieme a Rey Mysterio affrontano degli zombie; nel 2014 l’azienda di videogiochi 2K Games gli ha nuovamente dedicato WWE 2K14, con un’edizione speciale rinominata Phenom Edition
Primatista di vittorie (94) in eventi in pay-per-view WWF/E, Undertaker è considerato come uno dei migliori wrestler della compagnia e di tutti i tempi. Nel 2012 il noto sito web Imagine Games Network (IGN) lo ha classificato al secondo posto tra “I 50 migliori wrestler di tutti i tempi”. Nel 2013 il sito web britannico Digital Spy lo ha riconosciuto come “Greatest WWE superstar of all time” (“La più grande superstar WWE di tutti i tempi”), mentre nel 2015 il quotidiano britannico The Daily Telegraph lo ha ulteriormente nominato “World’s greatest sportsman” (“Il più grande sportivo del mondo”).
Con il suo ritiro, se ne va l’ultimo eroe del wrestling della mia generazione. Quella che seguiva (o ha iniziato a seguire) questa versione kitch dell’antica lotta greco-romana tra la fine degli anni ’80 e i primi anni ’90. Quando questo sport spettacolarizzato aveva come protagonisti personaggi pittoreschi, bislacchi, con fisici mozzafiato (che molti hanno pagato con la morte precoce), ma anche grassi e buffi. Quasi tutti gli eroi del wrestling della mia generazione sono morti, compreso il mio preferito: Ultimate Warrior. Ecco l’elenco completo. Se la morte di quest’ultimo ha ucciso la mia infanzia, la morte di The Undertaker l’ha seppellita.
Di seguito riporto il match tra i due, vinto da Ultimate Warrior
Luca mi fa piacere che hai voluto ricordare un grandissimo atleta.Io sono un suo grandissimo fan.E davvero credo che non seguirò più la wwe
Immenso oo….. The undertaker