Udito, come si sviluppa negli esseri umani

Udito, come si sviluppa negli esseri umani

L’apparato uditivo, come la vista, non è assolutamente maturo alla nascita, ma necessita di alcuni mesi per una prima fase di apprendimento.

I suoni sono come detto in altri scritti del blog, delle onde meccaniche e come tali moto influenzabili dagli agenti esterni che devono attraversare in grado di anche di modificarne in meglio la qualità degli stessi che chiamiamo suoni ben differenziandoli dalle cacofonie e dai rumori.

La differenza fra i suoni in verità, la fanno le capacità di ascolto e fruizione degli stessi, e che è secondaria alla conformazione dell’apparato uditivo e soprattutto dal modo in cui si formano poi i circuiti nervosi che dal nervo otico conducono i segnali nervosi delle onde sonore al lobo temporale per la decodifica.

In pratica vi sono delle piccole differenze sia nelle capacità uditive che neurosensoriali acustiche che fanno di un essere umano un musicista o una persona qualunque.

Non tutti gli orecchi sono uguali

Occorre dire infatti che che come per l’occhio, c’è orecchio e orecchio e capacità che distinguono persone in grado di percepire al 100% toni e ampiezze delle onde sonore, e persone che hanno difficoltà a farlo e che per questo non saranno mai in grado di diventare musicisti, semplicemente perché da quell’orecchio proprio non ci vogliono sentire!

Ciò ovviamente vale anche per le parole che spesso non vengono comprese appieno, non solo per questioni di istruzione e conoscenza, ma anche perché non vengono adeguatamente intese finendo purtroppo per essere storpiate, modificate e financo dimenticate alla fine.

Tutto ciò fa parte del normale processo evolutivo delle lingue le quali seguono perciò un andamento e un allineamento verso la volgata e il parlare più semplice possibile come sto cercando di fare in questo scritto.

Molte parole infatti vengono tagliate, rimodulate per la difficoltà di molte persone a ribadirle e ripeterle correttamente, e ciò dipende dalla capacità o meno di qualunque individuo di creare engrammi relativi ai neuroni a specchio i quali possiedono caratteristiche nelle capacità emulative.
Pertanto cinematografo è divenuto cinema o cine, otorinolaringoiatra semplicemente otorino, fotografia foto e così via.

Così esistono persone che possiedono l’orecchio assoluto e quindi in grado di distinguere facilmente i suoni soprattutto musicali, capaci di identificare le singole note, gli strumenti usati e con essi i timbri e le ampiezze, cosa che di solito ne fa degli ottimi musicisti.

Le persone che però non godono di queste caratteristiche, sono convintissime nel loro riprodurre suoni e vocalizzi, di essere perfettamente intonati poiché i propri neuroni ricalcano i segnali che hanno creato durante l’ascolto falsato le cui origini abbiamo sopra descritte.

Come si sviluppa l’apparo uditivo negli esseri umani

L’apparato uditivo, come del resto la vista, non è assolutamente maturo alla nascita, ma necessita di alcuni mesi per una prima fase di apprendimento e si sviluppa poi parimente al sistema nervoso centrale durante la crescita delle interconnessioni neuronali che raggiungono il pieno sviluppo intorno ai 25 anni di età, ma che iniziano una fase di involuzione passati i sessant’anni quando nell’orecchio si manifestano i processi di progressiva sclerosi che riduce le capacità uditive fino alla franca sordità in alcune persone o alla errata percezione e significato non solo dei suoni, ma soprattutto delle parole e con esse dell’acuità verso la musica.

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Pubblicato da Francesca Silvana Scoppio

Medico chirurgo specialista in medicina interna e attualmente presto servizio nella ASL di Bari.

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