In Ucraina presepe con Biden ed eroe neonazista Bandera

In Ucraina presepe con Biden ed eroe neonazista Bandera

Sarà un Natale difficile quello che vivranno gli ucraini (ricordiamo che la religione ortodossa lo festeggia il 7 gennaio), complice una assurda guerra contro la Russia iniziata il 24 febbraio di quest’anno.

Come accade ormai ogni anno a Napoli, dove sui presepi di Spaccanapoli compaiono anche i pastori che raffigurano i Vip di cui si sta parlando molto o quelli che, per ragioni diverse, hanno fatto la storia, anche in Ucraina, nella regione di Leopoli, sul presepe quest’anno sono apparsi due personaggi sui generis.

Non si tratta però di attori o sportivi, bensì del presidente degli Stati Uniti Joe Biden e del leader di estrema destra Stepan Bandera.

Su Presepe in Ucraina i pastori di Biden e Bandera

A riportare la notizia è il canale russo Izvestia TV. La statuina di Joe Biden è quella tipica con la testa grande e il corpo piccolo, in stile Funko, intenta a salutare. Mentre la statuina di Stepan Bandera è più grande di tutti gli altri pastori presenti (anche di Gesù, Maria e i Re Magi) e di un distintivo colore bianco.

Se Biden nel bene ma soprattutto nel male lo conosciamo tutti, Bandera è forse meno noto ai più. Come riporta Il Riformista, si tratta di un eroe nazionale ucraino, sebbene per molti un “criminale di guerra“. Il quale collaborò con i nazisti delle SS dopo essere stato inizialmente deportato in un campo di concentramento. I tedeschi infatti lo utilizzarono per sabotare l’armata rossa, dandogli un quartier generale a Berlino.

A questo periodo risalgono le accuse di persecuzioni e crimini perpetrate ai danni di polacchi ed ebrei. Bandera infatti guidava gli ucraini soprattutto contro i polacchi, nella regione di Leopoli da sempre contesta con questi ultimi.

Negli anni ’40 Bandera avrebbe infatti ordinato deportazioni e fucilazioni di polacchi. Ma la sua posizione apertamente quasi sciovinista lo rese ambiguo sia agli occhi dei nazisti che dei sovietici. La sua famiglia di origine fu massacrata, mentre sua moglie e i figli trovarono riparo a Toronto, in Canada.

Lui venne trovato all’ingresso di casa a Monaco di Baviera in una pozza di sangue il 15 ottobre del 1959. Inizialmente si credette in una banale caduta dalle scale. Sarebbe morto poco dopo in ospedale per avvelenamento tramite proiettili di vetro contenenti cianuro di potassio. Si dice, ucciso per ordine del presidente russo Cruscev.

La fine dell’Urss e l’indipendenza dell’Ucraina hanno riportato dagli anni ’90 in auge la sua figura, che dal 2014, anno del golpe, viene utilizzata come modello per le formazioni neonaziste ucraine.

Ecco il video del presepe in Ucraina con Biden e Bandera.

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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