Chi è appassionato di calcio e non è più giovanissimo, ricorderà con piacere e nostalgia quando il campionato di calcio di Serie A si ascoltava con le radioline. Prima che i grandi network televisivi facessero irruzione, stravolgendo non solo le abitudini degli italiani, ma anche lo stesso calcio. Per molti, diventato meno romantico e molto di più un business.
A rappresentare quella modalità così particolare di seguire le partite di calcio, che coinvolgeva un unico senso, ossia l’udito, è stata la trasmissione radiofonica della Rai Tutto il calcio minuto per minuto. Nata negli anni 60, ha vissuto il suo boom di ascolti tra gli anni 70 e 80, per poi cedere gradualmente il passo alle tivù appunto.
Tutto il calcio minuto per minuto ha avuto una forte influenza socio culturale, spesso riportata anche nei film con ironia, seppur trasponendo veri spaccati di vita degli italiani. Si pensi a Fantozzi e ai colleghi costretti a guardare un noiosissimo film mentre in televisione veniva trasmessa Italia Inghilterra. O Abbatantuono, che ascolta il Milan di nascosto della ragazza mentre sono al cinema. O, ancora, alle spassose sequenze viste nel film Tifosi.
Di seguito ripercorriamo la storia di Tutto il calcio minuto per minuto.
Come nasce Tutto il calcio minuto per minuto
Il programma nacque durante la stagione calcistica 1959 60, per una intuizione del giornalista Guglielmo Moretti. Quest’ultimo prese in realtà spunto dalla trasmissione radiofonica francese Sports e Musique, nella quale cronisti inviati commentavano in diretta dai campi di gioco le partite del campionato nazionale di rugby a 15.
Le trasmissioni iniziarono così in via sperimentale nel 1959, mentre il debutto ufficiale avvenne alle ore 15:15 di domenica 10 gennaio 1960. Peraltro, l’esordio fu subito col botto, visto che tra le partite raccontate c’era anche Milan-Juventus, nonché Bologna-Napoli.
Ad onor del vero, il programma servì anche come sperimentazione per la trasmissione multipla a microfono aperto di diversi eventi in contemporanea, dato che alle porte vi era un evento molto importante per il quale avrebbe potuto essere utile: le Olimpiadi di Roma del 1960, evento globale trasmesso televisivamente e radiofonicamente dalla Rai.
La struttura di base, rimasta inalterata nel corso dei decenni, previde collegamenti a turno dagli stadi con segnalazioni immediate per eventi di particolare rilievo (reti segnate, rigori, espulsioni e altro) da ogni campo. Lo studio centrale del programma si trovava originariamente nella sede Rai di Milano, in corso Sempione 27, e la conduzione fu affidata a Roberto Bortoluzzi. Il quale rimase in cabina di regia della trasmissione fino al 1987. Bortoluzzi rientra nel novero anche degli ideatori della trasmissione, insieme a Sergio Zavoli, giornalista, conduttore e autore radiofonico e televisivo.
Oltre a questi, tra i primissimi radiocronisti inviati troviamo Nicolò Carosio ed Enrico Ameri. A loro presto si aggiunge il mitico Sandro Ciotti, con la sua voce rauca inconfondibile, diventata un marchio di fabbrica. Proverbiale divenne la frase con la quale spesso prendeva la linea per un aggiornamento: Scusa Ameri, sono Ciotti. Sua sarebbe anche l’espressione Clamoroso al Cibali, sebbene non esistano prove a riguardo.
Lo sviluppo e il successo
Fino alla stagione 1968 69, il programma non copriva le ultime quattro giornate del campionato di Serie A. Dalla stagione 1969 70, la Rai ha ottenuto l’autorizzazione per trasmettere tutte le giornate. Dal 1977 78, la trasmissione ha iniziato a coprire l’intera partita: il primo tempo su Domenica Sport su Radio2 e il secondo tempo sul programma principale, con Mario Giobbe alla conduzione. In seguito, si è estesa anche alla Serie B, alla quale in caso di riposo della serie A, è dedicata la trasmissione.
Dal 1981 82, è stata trasmessa anche in effe emme in stereofonia su RaiStereoDue e RaiStereoUno. Nel 1990, su proposta di Giobbe, i primi e secondi tempi sono stati unificati in un’unica trasmissione su varie reti.
Il picco di ascolti viene attribuito al 20 maggio 1973, nell’ultima giornata di campionato, quando si stima che ben 23 milioni di ascoltatori abbiano seguito la radiocronaca di quell’episodio.
Il motivo di un simile successo è subito spiegato: il Milan si trovava in testa alla classifica e sembrava già prossimo a conquistare lo scudetto. Tuttavia subì una cocente sconfitta a Verona, aprendo la possibilità di uno spareggio con la Juventus che stava pareggiando all’Olimpico con la Roma. Nel frattempo, anche la Lazio aveva l’opportunità di raggiungere la vetta vincendo contro il Napoli, ma perdette l’incontro.
Il momento clou della trasmissione si verificò al minuto 87, quando la voce di Sandro Ciotti da Roma annunciò il gol vincente di Cuccureddu, calciatore della Juventus, che consegnò lo scudetto ai bianconeri.
Tutto il calcio minuto per minuto nel nuovo Millennio
Con la succitata irruzione delle televisioni prima e dello streaming poi, la radio a partire dagli anni 90 ha gradualmente perso la sua funzione di principale fonte di comunicazione delle partite di calcio italiane. Mantenendo comunque un ruolo fondamentale quando per esempio ci si trova in auto e si seguono le gare tramite autoradio oppure non si ha modo di seguirle altrimenti.
Già dagli anni 90 la trasmissione radiofonica ha iniziato ad adeguarsi ai profondi cambiamenti del calendario di Serie A, quando sono stati introdotti i primi anticipi e postici. Di recente spalmati dal venerdì al lunedì. Così come ai turni infrasettimanali. Ciò ha comportato però anche l’inclusione delle partite di Serie B e aggiornamenti in diretta sugli incontri dei principali campionati esteri. E’ stata altresì introdotta la radiocronaca delle partite delle coppe europee.
Non sono mancate edizioni speciali: su tutte, quella del 10 gennaio 2010, quando Tutto il calcio minuto per minuto festeggiò il suo mezzo secolo di esistenza. Per l’occasione, tornarono alcuni storici radiocronisti ormai in pensione, mentre prima delle gare fu trasmesso l’intervento di personalità del mondo del calcio e dello sport e degli ascoltatori stessi.
Dieci anni dopo, il 10 gennaio 2020, in occasione dei sessant’anni, invece, fu trasmesso uno speciale dal vivo condotto da Savino Zaba e Filippo Corsini e in onda su Rai Radio 1 e su Rai Play.
Radiocronisti storici e le prime donne
Tra le voci storiche del programma ricordiamo Claudio Ferretti, Enzo Foglianese, Enrico Ameri, Sandro Ciotti, Beppe Viola, Everardo Dalla Noce, Ezio Luzzi, Carlo Nesti, Riccardo Cucchi, Bruno Gentili, Livio Forma, Francesco Repice, Emanuele Dotto e Giovanni Scaramuzzino.
I radiocronisti furono esclusivamente di sesso maschile fino al 1988, quando debuttò la giornalista Nicoletta Grifoni. Seguiranno Gabriella Fortuna e Sara Meini. A oggi sono quasi dieci le donne che hanno lavorato a Tutto il calcio minuto per minuto.
Qual è la canzone della sigla di Tutto il calcio minuto per minuto
Fino al 1975 la trasmissione non ebbe una sigla. Dal 24 ottobre 1976 al 12 giugno 1983 fu utilizzato un frammento di Caravan nella versione di Eumir Deodato, per poi passare, dall’11 settembre 1983 al 21 giugno 1987, al brano A Taste of Honey di Herb Alpert & the Tijuana Brass.
Dal 13 settembre 1987 al 26 maggio 1997, dopo il passaggio della conduzione da Bortoluzzi a De Luca, il brano fu sostituito da un motivo composto appositamente da Mauro Lusini. Dopo l’addio alla conduzione di De Luca e il passaggio del testimone nelle mani di Provenzali è stato reintrodotto A Taste of Honey come sigla, che ancora oggi introduce il programma.
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