Tutor in autostrada, sono attivi o no? Come stanno le cose

Come non bastassero gli autovelox, fissi o mobili che siano, spesso piazzati in zone strategiche dove è facile prendere multe, da alcuni anni a terrorizzare gli automobilisti italiani ci sono anche i Tutor in autostrada.

Ovvero, dei segnalatori di velocità posti all’inizio e alla fine di un determinato tratto per registrare la velocità media percorsa. Se essa si discosta ovviamente in rialzo dal limite di velocità concesso in quel tratto, allora ti arriva la multa.

Lo scorso anno i tutor autostradali sono stati spenti a causa di una controversia relativa al brevetto. Tuttavia, di recente si è verificata la riattivazione degli stessi, in corrispondenza del controesodo. Dopo che la Cassazione si era pronunciata nuovamente e aveva quindi dato questa possibilità.

Ora però c’è un po’ di confusione, perché se è vero che da un lato Autostrade per l’Italia aveva comunicato:

“La Cassazione ha ribaltato la sentenza della Corte d’Appello riguardante la legittimità della tecnologia Safety Tutor, entro la fine di agosto o i primi di settembre dovrebbe tornare tutto alla normalità”

sembra non sia proprio così.

Vediamo di seguito come stanno le cose e quali sono i tratti dove i Tutor sono [sta_anchor id=”tutor”]attivi[/sta_anchor].

Tutor in autostrada di nuovo attivi?

Come non bastassero gli autovelox, fissi o mobili che siano, spesso piazzati in zone strategiche dove è facile prendere multe, da alcuni anni a terrorizzare gli automobilisti italiani ci sono anche i Tutor autostradali. Ovvero, dei segnalatori di velocità posti all’inizio e alla fine di un determinato tratto per registrare la velocità media percorsa. Se essa si discosta ovviamente in rialzo dal limite di velocità concesso in quel tratto, allora ti arriva la multa. Lo scorso anno i tutor autostradali sono stati spenti a causa di una controversia relativa al brevetto. Tuttavia, di recente si è verificata la riattivazione degli stessi, in corrispondenza del controesodo. Dopo che la Cassazione si era pronunciata nuovamente e aveva quindi dato questa possibilità. Ora però c’è un po' di confusione, perché se è vero che da un lato Autostrade per l’Italia aveva comunicato: “La Cassazione ha ribaltato la sentenza della Corte d’Appello riguardante la legittimità della tecnologia Safety Tutor, entro la fine di agosto o i primi di settembre dovrebbe tornare tutto alla normalità” sembra non sia proprio così. Vediamo di seguito come stanno le cose e quali sono i tratti dove i Tutor sono attivi. Tutor autostradali di nuovo attivi? Come riporta Motori, la Craft, che anni fa intentò causa per violazione del brevetto dei tutor contro Autostrade, sconsiglia assolutamente la riaccensione degli stessi. La nota del 21 agosto recita come segue: “Vi ricordiamo che, contrariamente a quanto potrebbe apparire dal vostro comunicato stampa, ripreso dai media nazionali, la Corte ha cassato con rinvio, e dunque la controversia è ben lontana dall’essere chiusa. Infatti il processo sarà riassunto di fronte alla Corte d’Appello di Roma che potrà ritenere sussistente la contraffazione. Vi diffidiamo dal riattivare i tutor, e comunque dal compiere atti lesivi dei nostri diritti, anche per il passato”. La Cassazione quindi, in realtà, ha solo accolto alcune osservazioni fatte sulla sentenza della Corte d’Appello. Non ha ancora preso posizione per quanto concerne la reale (o meno) fondatezza della contraffazione del brevetto. La Corte Suprema ha quindi rinviato il giudizio ad un nuovo processo, la vicenda è molto complessa e di certo non finisce qui. Chiaramente quello che ci interessa specificare, che è la domanda più importante che si staranno facendo ora tutti gli automobilisti in Italia, è quali sono le tratte controllate, tutor ‘vecchi’ oppure no. A quanto pare ad oggi, secondo quanto comunicato dalla Polizia Stradale, la rete coperta dal sistema del controllo della velocità media è aumentata arrivando a 510 km in tutto. Le tratte sotto sorveglianza sarebbero oggi quelle indicate nel presente documento della Polizia (aggiornato al 26 agosto 2019) ma la faccenda pare proprio non essersi per niente conclusa. Ecco i tratti coperti da Tutor autostradale. Qui troverete la mappa e qui il nome delle tratte.

Come riporta Motori, la Craft, che anni fa intentò causa per violazione del brevetto dei tutor contro Autostrade, sconsiglia assolutamente la riaccensione degli stessi. La nota del 21 agosto recita come segue:

Vi ricordiamo che, contrariamente a quanto potrebbe apparire dal vostro comunicato stampa, ripreso dai media nazionali, la Corte ha cassato con rinvio, e dunque la controversia è ben lontana dall’essere chiusa. Infatti il processo sarà riassunto di fronte alla Corte d’Appello di Roma che potrà ritenere sussistente la contraffazione. Vi diffidiamo dal riattivare i tutor, e comunque dal compiere atti lesivi dei nostri diritti, anche per il passato”.

La Cassazione quindi, in realtà, ha solo accolto alcune osservazioni fatte sulla sentenza della Corte d’Appello. Non ha ancora preso posizione per quanto concerne la reale (o meno) fondatezza della contraffazione del brevetto. La Corte Suprema ha quindi rinviato il giudizio ad un nuovo processo, la vicenda è molto complessa e di certo non finisce qui.

Chiaramente quello che ci interessa specificare, che è la domanda più importante che si staranno facendo ora tutti gli automobilisti in Italia, è quali sono le tratte controllate, tutor ‘vecchi’ oppure no.

A quanto pare ad oggi, secondo quanto comunicato dalla Polizia Stradale, la rete coperta dal sistema del controllo della velocità media è aumentata arrivando a 510 km in tutto. Le tratte sotto sorveglianza sarebbero oggi quelle indicate nel presente documento della Polizia (aggiornato al 26 agosto 2019) ma la faccenda pare proprio non essersi per niente conclusa.

Ecco i tratti coperti da Tutor autostradale. Qui troverete la mappa e qui il nome delle tratte.

5,0 / 5
Grazie per aver votato!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.