Meloni da Trump: scenetta con traduttrice è l’unica cosa concreta

Meloni da Trump: scenetta con traduttrice è l’unica cosa concreta

La visita di Trump dalla Meloni sembra più un messaggio ai propri alleati di governo. Resta il siparietto con l’interprete.

I giornalisti filo-meloniani italiani si affannano da ore nel tentativo di trovare le parole giuste per elogiare la visita della Premier Giorgia Meloni al presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Al fine di descriverla come una grande statista, che ha restituito all’Italia un ruolo di primaria importanza e portato a casa un ottimo risultato. Cosa però nel concreto non è dato sapere.

In molti temevano che la Meloni finisse in un tritacarne come accadde a Zelensky, visto che il palcoscenico era lo stesso: le due parti sedute di fronte, con Trump e Giorgia al centro e un elegante camino bianco e oro sullo sfondo. Il quale faceva pendant con il suo dress total white e i suoi capelli biondi.

Scene quasi natalizie insomma, da incontri cordiali, sebbene il retroscena sia tutt’altro. Una guerra in Ucraina ancora in corso, i morti a Gaza, la battaglia sui dazi e una Europa sempre più povera e sminuita.

Come fa notare il sempre arguto Contropiano, sembra che questo incontro sia stato più utile per mettere i puntini sulle i all’interno della maggioranza, soprattutto rispetto a un Salvini che vorrebbe maggiore voce in capitolo.

Sappiamo solo che acquisteremo altro gas liquido dagli Usa, molto più sconveniente poiché costa tanto e deve essere pure trattato una volta giunto da noi. Ma tant’è.

Video Meloni con Trump che ferma interprete

Del vertice Trump-Meloni resterà soprattutto l’interruzione da parte della Premier della interprete della Casa Bianca, che a un certo punto si è incartata. Una guapperia servita alla Meloni forse per far capire che non si sarebbe fatta (mal)trattare come il suo amico ucraino.

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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