Ecco il testo e il vero significato del brano Strapazzami di coccole, cantato da Topo Gigio e Raffaella Carrà nel 1974.
Grazie al duetto con il cantante Lucio Corsi all’ultimo Festival di Sanremo, il simpatico pupazzo Topo Gigio è tornato di nuovo in auge. Sebbene fosse già stato rinverdito da Carlo Conti in occasione di un altro cult della televisione italiana: lo Zecchino d’oro.
Topo Gigio – ideato da Maria Perego e Federico Caldura, in collaborazione con il regista Guido Stagnaro – raffigura un topo antropomorfo che ha attraversato in maniera indenne ben sessant’anni, con uno straordinario successo anche all’estero.
Ebbe anche un grande successo all’estero: si pensi alla partecipazione al The Ed Sullivan Show, in ben 92 puntate, trasmesso sulla CBS, arrivando a duettare perfino con mostri sacri della musica quali Michael Jackson e Louis Armstrong.
Alcuni brani sono rimasti nella storia della musica italiana. Tra questi, Strapazzami di coccole, cantata nel 1974 insieme a un’altra icona della Tv italiana: Raffaella Carra.
Orbene, si tratta di una canzone orecchiabile, simpatica, leggera. Tuttavia se si legge bene il testo, si scopre che in realtà ha un significato reale spiazzante, perfino politico. Ne parliamo di seguito.
Strapazzami di coccole: testo e significato del brano di Topo Gigio
Come riporta Fanpage, Strapazzami di coccole è un brano pubblicato nel 1974, contenuto poi nella raccolta di Topo Gigio dal titolo “Le più belle canzoni di Topo Gigio“, uscito del 1996, segno che, anche alle soglie del Duemila, il personaggio era ancora d’interesse. Inoltre, negli anni, il brano sarà spesso ripreso in tv: famosa la versione delle ragazze di Non è la Rai.
Il brano è stato scritto dai due autori Gianni Buoncompagni e Franco Bracardi. Il testo tratta con estrema dolcezza e leggerezza temi sociali, economici e politici particolarmente sentiti all’epoca: la crisi energetica, la crisi economica, l’inflazione e la svalutazione del dollaro. Correva l’anno 1974 e si mostravano così i primi scricchiolii dell’Occidente, mentre avanzavano i paesi arabi con il loro oro nero, mentre la Cina si apprestava a diventare terzo incomodo nel duopolio USA-Russia.
Ecco alcuni passaggi decisivi:
Tutto sale sale tutto sale, son salite anche le nespole (nespole)
(chiaro il riferimento all’inflazione)
Tutto è scuro tutto è scuro scuro, si cammina con le fiaccole (fiaccole)
(qui ci si riferisce alla crisi energetica imposta dai paesi petroliferi aderenti all’Opec)
Tutto manca manca tutto manca, non si trovano le sogliole (sogliole)
(chiaro il riferimento alla crisi economica del nostro paese dopo il boom economico)
Tira e molla, molla e tira, molla, sta mollando pure il dollaro (dollaro)
(qui si parla della svalutazione del dollaro)
Alla fine, però, la canzone infonde un cauto ottimismo, con la voce inconfondibile del più longevo dei doppiatori del simpatico topo, Peppino Mazzullo:
Lascia andare non drammatizzare, ma strapazzami di coccole
Ecco il video del brano originale di Strapazzami di coccole:
Nel video seguente, infine, la storia di Topo Gigio: