Il tonno fa male? Otto motivi che dicono di Sì

Il tonno fa male? Mangiare tonno fa male? Con l’arrivo dell’estate, il consumo di tonno aumenta esponenzialmente, in quanto è un tipo di pesce che si sposa bene con i piatti che più mangiamo quando fa caldo. Si pensi alla pasta fredda col tonno (detta anche insalata di pasta), l’impiattamento di tonno con insalata e pomodoro, il tonno con insalata e pomodoro nei panini sulla spiaggia. Questi giusto tre esempi che mi vengono in mente, ma chi ha dimestichezza con la cucina, troverà sicuramente altri piatti da realizzare con il tonno.

Tuttavia, come per tutti gli alimenti, occorre sempre domandarsi se il tonno faccia male. Soprattutto quello in scatola. Dopo aver parlato dei pericoli legati al consumo di Pangasio (ne ho parlato qui) e perché spesso sull’acquisto di pesce ci freghino (ne ho parlato qui), di seguito vediamo otto motivi per cui il tonno farebbe male.

Il tonno fa male?

tonno fa male

Il tonno fa male? Come riporta Informare per resistere, il tonno farebbe male per questi otto motivi:

1. Agenti chimici pericolosi

i pesci consumano passivamente gli inquinanti, sostanze tossiche, che sono presenti nelle acque dei nostri mari a causa dell’uomo. Sono sostanze altamente cancerogene come PCB (policlorobifenili) e diossine, sempre più spesso rinvenute nelle parti più grasse di molti pesci.

2. Assorbimento di metalli pesanti

essendo dei predatori che si cibano di pesci più piccoli, i tonni assumono metalli pesanti come per esempio il mercurio che, come ricorda l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), anche se assunto in minime quantità può danneggiare il sistema digestivo, i reni, la pelle, il sistema nervoso e quello immunitario. Un eccesso di mercurio aumenta fino al 70% la possibilità di problemi cardiaci e può anche causare problemi cerebrali.

3. Rischio di intossicazione alimentare

se il pesce non viene preparato in modo opportuno i rischi di intossicazioni sono elevati, come è stato riscontrato dal Centro Malattie e Prevenzione Americano secondo il quale il 75% di tutti i casi nel mondo di intossicazione alimentare viene causato dal consumo di pesce.

4. Allevamenti di massa

allevamenti sempre più grandi dove i pesci vengono cresciuti in pessime condizioni a causa della domanda di pesce in costante aumento in tutto il mondo.

5. Alto contenuto di sodio

una sola confezione di tonno può contenere fino a 600 mg di sodio. Ricordiamo che il sodio è una delle cause della pressione alta e degli infarti.

6. Pratiche di pesce terribili

la cattura dei tonni avviene con grandi reti in cui spesso i tonni rimangono schiacciati gli uni agli altri quando le reti vengono tirate su dai pescherecci e questo può provocare morti atroci questi pesci. Quelli che arrivano vivi sull’imbarcazione non hanno destino migliore, infatti vengono colpiti fino alla morte e conservati in celle frigorifere, invece i pesci più piccoli vengono direttamente congelati morendo soffocati.

7. La pesca dei tonni uccide i delfini

purtroppo nelle grandi reti non vengono catturati solo tonni, ma anche delfini e squali che muoiono tra sofferenze atroci

8. Inquinamento degli oceani

l’ industria della pesca stessa è responsabile dell’inquinamento delle nostre acque, lasciando reti, carrucole, tracce di pescherecci fatte in metallo o plastica, trappole mortali per i pesci e non solo, anche gli uccelli che si nutrono di pesci che scambiando questi rifiuti per cibo finiscono per ingoiarli.

Tonno alternative

tonno ricette

Ed allora, se il tonno fa male, o almeno c’è questo rischio, quali sono i cibi alternativi al tonno? In tanti giustificano il proprio consumo dicendo che è un toccasana per il corpo, che contiene omega 3 e per quanto riguarda gli sportivi, essendo ricco di proteine aiuta la tonicità muscolare. Valutiamo anche alimenti alternativi che possono apportare gli stessi benefici del pesce come per esempio legumi (lenticchie), noci e semi di chia.

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