Titanic, non fu iceberg ad affondarlo? Le 3 tesi alternative

Titanic, non fu iceberg ad affondarlo? Le 3 tesi alternative

Venticinque anni fa nelle sale cinematografiche usciva Titanic. Film del geniale James Cameron sulla tragedia che vide protagonista l’omonimo maestoso transatlantico britannico nel 1912, il quale, nella notte tra il 14 e il 15 aprile, si schiantò contro un iceberg. Causando la morte di 1500 persone e il salvataggio di 705 superstiti. Tutti appartenenti all’alta società, a cui fu concesso di utilizzare le poche scialuppe esistenti sulla nave.

Il film sul Titanic macinò record su record, anche se quello relativo agli incassi fu superato a sua volta da Avatar nel 2009. Film d’animazione sempre diretto da James Cameron. Oltre a consacrare definitivamente Leonardo Di Caprio e generare un’autentica Titanic-mania, tra gadget, libri, documentari, ecc.

Ancora oggi il Titanic solletica l’attenzione popolare, tanto che in questi anni sono circolate versioni alternative alla tragedia. Secondo le quali non sarebbe stata la collisione con l’iceberg la vera causa della sua brutta fine. O, quanto meno, dietro questa collisione ci sarebbero altre spiegazioni.

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Titanic come è affondato? Le ipotesi alternative all’iceberg

Vediamo le tesi alternative all’impatto con un iceberg sull’affondamento del Titanic.

Titanic affondato per un incendio interno

La prima tesi alternativa vuole che il maestoso Titanic sia stato affondato soprattutto da un incendio interno, già avviato quando la nave era a terra e che non si riuscì a spegnere.

Come riporta Tiscali, a sostenere questa tesi è il giornalista Senan Molony, il quale asserisce che la causa principale dell’affondamento della nave nell’aprile 1912 sarebbe stato un incendio all’interno dello scafo, di cui i costruttori erano a conoscenza, e non tanto l’iceberg contro il quale andò a cozzare nell’Oceano Atlantico.

Da alcune fotografie sono emersi infatti i segni di fiamme che lente ma inesorabili si erano sviluppate vicino alle caldaie del transatlantico quando ancora si trovava nel porto di Belfast, dove venne costruito. Si era cercato di spegnerle ma senza successo. Nonostante questo il programma della costosa nave andò avanti e l’incendio continuò a indebolire per giorni lo scafo del Titanic. Mentre l’impatto con l’iceberg sarebbe da considerarsi solo “un colpo di grazia”.

Nelle ricerche condotte da Molony è emersa anche la volontà di non mostrare i danni che l’imbarcazione già aveva in occasione del suo viaggio inaugurale. Per evitare che i passeggeri potessero sospettare qualcosa e notare i segni lungo il fianco, il Titanic venne attraccato al porto di Southampton sul lato ‘integro’ lasciando così allo scuro chi saliva dei pericoli che poteva correre. Questa la chiosa amara del giornalista britannico:

“L’inchiesta ufficiale sul Titanic ha definito l’affondamento come un atto di Dio Questa non è la semplice storia di un iceberg e un affondamento ma è una tempesta perfetta di fattori straordinari accaduti insieme: il fuoco, il ghiaccio e una negligenza criminale”.

Affondamento del Titanic montato ad arte per uccidere oppositori alla privatizzazione della Federal Reserve

La seconda tesi vuole invece che il Titanic fu fatto volutamente schiantare contro un iceberg per uccidere i magnati che si opponevano alla privatizzazione della Federal Reserve. La quale, non a caso, si concretizzò quasi due anni dopo la tragedia. Quindi, l’iceberg fu la principale causa dell’affondamento, ma l’impatto sarebbe stato voluto.

Come riporta Il Fato Quotidiano, scorrendo la lista dei passeggeri, si scopre che Sir William Pirrie, primo Visconte Pirrie, presidente di Harland and Wolff cancellò il viaggio all’ultimo minuto. Mentre Milton S. Hershey, fondatore della Hershey Company, Henry Clay Frick, Theodore Dreiser, Guglielmo Marconi, Edgar Selwyn, e Alfred Gwynne Vanderbilt avevano acquistato un biglietto peraltro molto costoso – tra i 4’000 e i 10’000 euro attuali – ma cancellarono il viaggio all’ultimo minuto.

Secondo questa tesi, il finanziere gesuita J. P. Morgan costruì il transatlantico a Belfast, spinto dagli stessi gesuiti, e fu usato come esca per far imbarcare i ricchi americani contrari alla FED. Ma all’ultimo anche lui non si presentò al viaggio inaugurale, perché sapeva, come previsto già dalla costruzione, che sarebbe stato un viaggio di sola andata.

Sempre tra i passeggeri di prima classe, dove si salvarono prima le donne e i bambini, la percentuale di uomini di affari e notabili salvati è assai elevata, 57 uomini salvi su 118 vittime, per cui si capisce che è bizzarro che Astor, il passeggero più abbiente del Titanic, fu lasciato a bordo per dare la precedenza a donne e a bambini mentre altri notabili uomini meno importanti furono fatti salire sulle scialuppe di salvataggio.

Appannaggio di questa tesi, il confronto con altri casi simili molto strani. Come il 6 maggio 1937 la ”tragediaHindeburg fece tramontare l’era del dirigibile e sterminò parte del ceto industriale del Terzo reich favorendo i futuri ”buoni liberatori”. Col Titanic tramontò ad esempio anche l’era del carbone (UK) a favore di quella del petrolio (USA). Si ricorderà anche la caduta dell’aereo col governo polacco, il quale si opponeva all’ingresso della Polonia nell’Euro e alla politica dei vaccini. Si tirano poi in ballo anche gli incidenti stradali accaduti all’austriaco Haider e al leghista Buonanno. Entrambi estremi oppositori dell’Ue.

Questa tesi è stata già bollata come bufala dal sito Butac – acronimo di Bufale un tanto al chilo – in quanto non esisterebbero prove concrete a sostegno di questa tesi.

Titanic speronato da un aliscafo

La terza ipotesi vuole invece che il Titanic sia stato affondato da un aliscafo. Appannaggio di questa tesi la testimonianza di un sopravvissuto italiano, originario di Ariano Irpino: Raimondo Vitillo. Nato nel paese avellinese nel 1888 e ivi morto a 88 anni. La sua testimonianza è stata perpetuata dal figlio Carmine che vive a Seregno. Come riporta Ununiverso, questa è la testimonianza dei Vitillo sul transatlantico affondato da un aliscafo:

“Mio padre – ha detto Carmine – tutte le volte che tornava sull’argomento non ha mai cambiato versione, neppure nei piccoli particolari perché quell’episodio è rimasto scolpito in maniera indelebile nella sua mente. Uscito sul ponte a prendere un po’ d’aria ha udito tre forti fischi, poi un forte boato e visto un piroscafo che se ne andava non riuscendo a distinguere se la bandiera era olandese o svedese. Ma di aver visto un iceberg non ha mai fatto menzione. Al rientro dopo il naufragio aveva scritto più lettere all’ambasciata raccontando la vera storia di cos’era accaduto quella notte sul Titanic, ma non ha mai avuto risposta».

Anche questa versione però viene ritenuta poco veritiera in quanto, oltre al Vitillo, nessun’ altro degli oltre 700 superstiti ha detto qualcosa di simile. Inoltre, nessuno dei tanti tecnici che ha analizzato il relitto e le carte ha avanzato questa ipotesi. Infine, come si fa a non distinguere una bandiera olandese da una svedese? I colori e i simboli sono completamente diversi.

Insomma, l’affondamento del Titanic genera ancora fantasie e misteri, montati come panna dal web. E chissà che un giorno non emerga anche l’immancabile versione avente come protagonista un alieno. Che fosse proprio quel Jack interpretato da Di Caprio?

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