Ma arrivo perfino a pensare che The Joker possa dar vita ad una trilogia stile Dark Knight di Christopher Nolan.
Esagero? Forse. O forse no. Ormai ho una lunga esperienza cinematografica e le prime impressioni che ho su un lungometraggio, difficilmente poi mi tradiscono.
Certo, Todd Philips – che ha co-prodotto e co-scritto oltre che diretto il film – ha già proposto film di successo. Sebbene di altro genere. Come Starsky & Hutch, Parto col folle e la trilogia de Una notte da leoni. Ma alla co-produzione c’è un certo Martin Scorsese, che ha spinto affinché il film fosse simile ad alcuni suoi successi. Come Taxi Driver, cult anni ’70 che in fondo qualcosa in comune con Joker ce l’ha. Non mancano, come detto, anche riferimenti ad un altro bel film diretto da Scorsese: Re per una notte.
The Joker recensione
E sarà proprio la collaborazione di Scorsese che ha portato nel cast anche un grande attore come Robert De Niro. Protagonista del film di cui sopra. Nei panni di un attore comico, forse invidiato da Fleck e chissà, pure ucciso. Per una inversione di ruoli con il personaggio, protagonista proprio di Re per una notte. Quando sequestrò il grande Jerry Lewis, essendo suo ossessionato ammiratore. Ma la mia è solo una teoria.
Ma soprattutto c’è lui, Joaquin Phoenix, nei panni di Arthur Fleck. Colui che diverrà appunto il clown criminale. Joaquin Phoenix è molto abile a vestire ruoli diversi. Lanciato al grande pubblico dal ruolo di Commodo ne Il Gladiatore, negli anni ha trasposto ruoli più disparati. Solo per citare gli ultimi ruoli: si pensi al timido mite protagonista di Her, al celestiale Gesù Cristo, al folle Joker.
Joaquin Phoenix non sembra proprio essere inferiore ad altri che hanno già interpretato il villain alter-ego di Batman. A partire dal telefilm trasmesso da Tmc, ora La7, con Cesar Romero. Poi nel 1989 arrivò il Joker del grande Jack Nicholson, nel Batman di Tim Burton.
Quasi vent’anni dopo, arriva il Joker indimenticabile interpretato da Heath Ledger ne Il Cavaliere oscuro. Il quale, si addentrò così tanto nel personaggio, da impazzire e morire di psicofarmaci.
Nel 2016 è approdato sugli schermi il Joker di Jared Leto, in The Suicide Squad. Riuscito, al punto che si era parlato di uno spin-off a lui dedicato. Ipotesi accantonata forse per sempre, visto il film in uscita ad ottobre che creerebbe solo doppioni e confusione.
Il Joker di Phoenix fa venire in mente quanto diceva Don Benzi: non esistono lupi cattivi, esistono lupi soli. Prima di giudicare una persona, insomma, bisognerebbe conoscerne il vissuto che lo ha reso così.
Arthur, da quanto si evince dai trailer e dal fumetto The Killing Joke, pubblicato nel 1988, da cui si ispira come detto liberamente il film, è diventato quel pazzo criminale in conseguenza a quanto gli è accaduto nella vita.
Lo spettatore più attento, infine, resterà dubbioso sul finale. E’ tutto un sogno della mente contorta di Fleck o ha realizzato davvero quella folle impresa? Un dubbio che ci piace cullare, così come quello relativo al fatto se ci sarà o meno un seguito.
Resta comunque un punto di approdo conclusivo di un viaggio verso la follia. Dove forse ci rivediamo in tanti e dove buoni e cattivi si mescolano e si confondono. Come già accaduto ne Il Cavaliere oscuro. Del resto, come diceva il compianto Don Oreste Benzi: “Non esistono lupi cattivi, ma solo lupi infelici”.
E lui di lupi, nella sua attività sacerdotale, ne aveva visti tanti. Proprio come Arthur, che però non ha trovato buoni pastori sulla sua strada.
Differenze tra Joker di Phoenix con quelli del passato
Parliamo comunque di Joker diversi tra loro. Quello di Romero risente del tocco Kitch degli anni ’60. Quello di Nicholson somiglia più ad un Boss mafioso. Quello di Ledger ha più la parvenza di un anarchico terrorista. Infine, quello di Leto si avvicina quasi ad un criminale dark-horror.
Anche il budget è estremamente ridotto, solo 55 milioni di dollari. Una cifra molto lontana rispetto a quanto solitamente si spende per un film su un eroe dei fumetti. Ma promette grossi incassi.
La sceneggiatura, come detto, è stata scritta a 4 mani dal regista e Scott Silver.
Ma veniamo alla trama di The Joker, al trailer e ad alcune scene in anteprima non presenti nel trailer.
The Joker trama
Per ora della trama si sa poco e occorre affidarsi al trailer in circolazione da qualche giorno. Da esso si evince che la storia dovrebbe essere ambientata negli anni ’80 e racconterà la vita di un clown di scarso successo, Arthur Fleck (appunto Joaquin Phoenix), il quale, provato da insuccessi e sfortunate vicende private, diventa il criminale che getta nel panico Gotham.
Abbiamo detto che ci sarà anche Robert De Niro, così come appare il manicomio di Arkham, sebbene meno cupo e tenebroso dell’omonimo arcade. Trasformato com’è lì nel regno del criminale vestito di viola.
The Joker si ispira liberamente al fumetto The Killing Joke, uscito nel 1989, il quale racconta proprio le origini del clown criminale. Sebbene nella striscia si dice che Arthur finisca in una vasca con acido durante una rapina sventata dalla polizia e da Batman. Mentre qui non dovrebbe accadere.
Tuttavia, nel fumetto si dice che la moglie di Arthur muoia durante il parto, proprio prima di questo incidente. E forse ciò nel film c’è, almeno vedendo come inizia il trailer. Ma si tratta di supposizioni.
Inoltre, nel trailer si vede Arthur Fleck fare il segno del sorriso sul volto di un bambino. Per alcuni potrebbe essere Bruce Wayne da piccolo, a cui Fleck potrebbe aver ucciso i genitori.
The Joker trailer
Ecco l’entusiasmante primo trailer del film:
Questo il secondo trailer, convincente ma che mi è piaciuto un po’ meno:
The Joker scene in anteprima
Su Youtube è anche possibile trovare alcune scene del film non incorporate nel trailer. Questo video, della durata di oltre 11 minuti, in lingua originale, propone alcuni spezzoni con le riprese fuori campo.