Tetto al contante portato a 5mila euro: davvero è regalo alle Mafie?

Tetto al contante portato a 5mila euro: davvero è regalo alle Mafie?

Il tetto al contante da anni segue l’andamento di una montagna russa. C’è chi lo alza e chi lo abbassa. Visto da destra come un simbolo di oppressione delle libertà economiche, mentre da sinistra come un deterrente di pratiche illegali.

Il Governo Monti lo aveva abbassato addirittura a mille euro, nel solco di una vigilanza alquanto oppressiva dello Stato sulle tasche degli italiani voluto dai tecnici. Mentre il Governo Renzi lo aveva raddoppiato. Ed ora, il Governo Meloni lo innalza ancora, a più del doppio: fissandolo a 5mila euro a partire dal primo gennaio 2023, inserendo il provvedimento nel decreto Aiuti. Senza questo intervento, il tetto al contante sarebbe tornato a mille euro.

Tetto al contante di 5 mila euro rischi

La critica principale a questo innalzamento è che faccia un favore alla malavita e a quanti usano il contante per mazzette, pagamenti in nero per evadere le tasse o per atti illeciti. I quali così potranno girare indisturbati con valigette piene di contanti.

Questo è sicuramente un rischio, ma a fronte dei milioni di euro che le mafie fanno circolare o che vengono richiesti per mazzette varie ed eventuali, probabilmente un tetto di 5mila euro non fa un favore a queste categorie. Regge comunque il rischio legato a “piccoli” illeciti.

Tuttavia, è assurdo che una persona non possa utilizzare il denaro quanto voglia. Spinti come siamo ad usare le carte, le quali, come dimostrato in Finlandia, rischiano di aumentare l’indebitamento personale.

Tetto al contante come funziona in altri Paesi europei

Come riporta Today, facendo un giro del vecchio continente, le politiche riguardo un tetto al contante sono le più disparate. E ci pongono in una posizione a metà strada tra chi è rigoroso e chi praticamente non lo prevede.

Per esempio, il tetto al contante non esiste affatto nei seguenti paesi: Austria, Cipro, Estonia, Finlandia, Germania, Ungheria, Irlanda, Lussemburgo, Olanda. Anche se gli ultimi 3 sono, e forse non a caso, autentici Paradisi fiscali legalizzati in Europa.

Francia, Spagna e Svezia adottano invece il limite amato da Monti, di mille euro. Mentre tetti al contante molto generosi li troviamo in Croazia (15mila euro), Repubblica Ceca e Malta (10mila), Lettonia (7.200).

Slovacchia e Slovenia usano lo stesso tetto al contante di 5mila euro, mentre inferiore è in Polonia (3.300), Portogallo e Lituania (3mila), Danimarca (2.700) e Romania (2mila).

Il paese che adotta il tetto al contante più severo è proprio il più rovinato di tutti: la Grecia, con 500 euro. Quando forse servirebbe qualcosa di più generoso per sollecitare l’economia. Ma, evidentemente, il paese ellenico paga lo scotto di subire la cappa oppressiva dell’Ue. La stessa che lo ha rovinato con la scusa di salvarlo.

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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