Le continue scosse di terremoto a Roccamonfina stanno facendo preoccupare la popolazione poiché temono un risveglio del vulcano.
Roccamonfina e dintorni continuano a tremare. Solo domenica scorsa si sono registrate 5 scosse di terremoto continue, tutte tra le 0:22 e le 7:04 del 2 febbraio.
Come riporta Caserta news, la più forte quella delle 2:18, di 2.7 di magnitudo, avvertita anche dagli abitanti di Teano, Marzano Appio e Sessa Aurunca. L’epicentro è a 2-3 Km da Roccamonfina e abbastanza superficiale (non oltre i 4 km).
Nelle scorse settimane, alcune scosse sono state perfino sentite nel centro di Caserta, tra i piani più alti.
Ricordiamo che Roccamonfina è un vulcano spento da 50 mila anni, tant’è che su di esso oggi si erge una ridente città. E non bisogna pure dimenticare che, per dimensione, è il quarto vulcano italiano, mentre per altitudine è il quinto dopo l’Etna, il Vulture, il Vesuvio ed il monte Amiata.
Tuttavia, queste continue scosse di terremoto preoccupano non poco i residenti, anche dei comuni circostanti. Per cui si chiedono: il vulcano di Roccamonfina si sta risvegliando?
Ecco cosa dicono gli esperti.
Il vulcano Roccamonfina si sta risvegliando?
Come riporta TeanoCE, il Roccamonfina è stato attivo tra 630 000 e 50 000 anni fa, ricoprendo il paesaggio circostante di depositi piroclastici e colate laviche.
Gli esperti affermano che si tratta di scosse normali per un vulcano spento. Ma nessuno può escludere che si verificheranno scosse più forti. Inoltre, è sempre meglio essere cauti e non lasciarsi andare a un eccessivo ottimismo, mantenendo quindi l’attenzione alta e l’organizzazione emergenziale sempre in allerta.
Cosa vuol dire tutto questo? Tenere pronta la protezione civile, i Coc e soprattutto i Com comunali. Questi ultimi sono servizi di comunicazioni radio alternativi ai sistemi tradizionali di trasmissioni telefoniche, adatti proprio alle emergenze, quando le trasmissioni telefoniche tradizionali vanno in tilt.
Tuttavia, ricorda sempre il sito, proprio Teano e Roccamonfina non sono dotati di questi sistemi. Certo, ora c’è IT alert, ma ma non manca di pecche.
Seguici su Facebook cliccando sull’immagine 👇🏻
