Di Terra dei fuochi non si parla più, ma si continua a morire

Di Terra dei fuochi non si parla più, ma si continua a morire

Qualche anno fa, come i Social e i media mainstream impongono, la questione Terra dei fuochi era diventata virale. In gergo, si dice che fosse in corso un “hype” sull’argomento.

Qualcuno forse ricorderà la triste campagna che fecero molti Vip, i quali pubblicavano sui propri profili dei selfie avendo tra le mani un cartellone con su scritto il nome di un comune dei territori coinvolti dal problema. Per una sorta di adozione a distanza.

Orbene, da anni la Terra dei fuochi è sparita dall’agenda dei governi nazionali e regionali susseguitisi. E’ scomparsa dai programmi televisivi nazionali e, in modo ancor più vergognoso, locali. I Vip, nel frattempo, hanno trovato altri modi per farsi pubblicità e si fanno chiamare influencer.

Ma la Terra dei fuochi è ancora lì a mietere vittime.

A che punto è la situazione nella Terra dei fuochi?

Per fortuna, non tutti hanno perso di vista il problema. Come il dottor Antonio Marfella, attualmente Dirigente Responsabile SSD Farmacoeconomia c/o Direzione Sanitaria Aziendale dell’IRCCS Fondazione Sen. G. Pascale, nonché Presidente medici per l’ambiente.

Il dottor Marfella cura da tempo un blog su Il fatto quotidiano e nell’ultimo post riporta come il 20 aprile scorso abbia partecipato all’inaugurazione della quarta sottosezione provinciale dei Medici dell’Ambiente di Napoli a Quarto, presidente D.ssa Antonella Cicale. E scrive:

Siamo l’unica provincia di Italia dell’Associazione Scientifica Isde Medici dell’Ambiente ad avere formalmente registrato ben 4 sottosezioni provinciali (Napoli, Pompei, Nola-Acerra, Quarto-Pozzuoli). In epidemiologia potremmo dire che esiste una correlazione statisticamente significativa tra disastro ambientale e minore aspettativa di vita media di Italia con maggiore mortalità evitabile (e non evitata!) di Italia e numero di Sezioni Isde Medici Ambiente sul territorio

Per quanto mi riguarda, sono ormai migliaia di conferenze gratuite per spiegare realtà e verità di Terra dei Fuochi in Campania e in tutti questi anni ho incontrato, ho cercato di aiutare e ho sofferto insieme a loro, ormai centinaia di persone in tutta la provincia di Napoli. Provo sempre un dolore immenso, infinito, incontenibile quando devo scrivere e confessare su questo blog che – esattamente come certificano inascoltati Istat, ISS e tutte le altre istituzioni sanitarie non regionali – l’età media dei pazienti che ci chiedono di continuare a combattere questa battaglia è sempre più bassa, e non sempre possiamo essere testimoni di miracoli veri.

Toccante poi il ricordo che ha delle tante persone che si sono ammalate, così come delle tante “mamme cartolineincontrate. Ovvero quelle mamme che hanno visto ammalarsi così piccoli i loro figli, accolte anche dal Presidente della Repubblica Napolitano non del tutto esente da colpe in merito.

Non sono però mancate anche belle notizie, che lui chiama “miracoli veri“. Come la bellissima storia di Aurora, benedetta da Padre Maurizio Patriciello e da “mammaMarilena Natale, giornalista sotto scorta, che, con la sua vita continua a testimoniare che i miracoli esistono veramente e sono tra noi.

Parla poi dell’incontro con Chiara, una ragazza di appena 13 anni:

non ho mai partecipato ad un convegno- come quello organizzato dalla D.ssa Antonella Cicale – dove la principale relatrice del convegno, la più importante tra tutti noi, è stata la piccola Chiara Barone di 13 anni, che ci ha chiesto esplicitamente di studiare, combattere e non tacere per aiutarla a combattere il suo cancro, che in ogni caso ha cambiato e stravolto completamente la sua vita

Chiara tra le lacrime ha detto che questo non era giusto né per lei né per i tanti bambini che vivono in Provincia di Napoli e che oggi sanno scientificamente che, semplicemente nascendo nei nostri pur bellissimi territori, hanno l’aspettativa di vita media più breve tra tutti i bambini di Italia e la maggiore incidenza di morti evitabili, ma senza che nessuno, tranne noi Medici dell’Ambiente, gli sappia spiegare esattamente perché e cercare di evitare

Non sono riuscito a trattenere dolore, lacrime e rabbia dopo avere sentito Chiara

E noi con lei, dottor Marfella. O, per lo meno, quanti come noi non hanno mai perso l’attenzione per la Terra dei fuochi e non se ne sono occupati solo per puri scopi pubblicitari o elettorali.

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