Già, perché Stanlio & Ollio hanno fatto breccia nel cuore di tantissime generazioni. Diciamo, quelle susseguitesi nell’ultimo secolo. Anche grazie alla continua riproposizione di lungometraggi e cortometraggi in Tv.
E, ovviamente, la loro leggendaria storia non poteva e non doveva sfuggire a Hollywood. Fabbrica dei sogni per antonomasia per che peraltro ultimamente si sta dedicando più del solito a Biopic di grandi artisti. Che siano attori, musicisti, registi. Forse perché al botteghino funzionano.
Ultimo esempio è Bohemian Rhapsody, lungometraggio che ha sfondato al botteghino, dedicato alla rock band che più di tutte ha saputo abbinare eccentricità a qualità della musica proposta. Mentre un altro si appresta ad approdare nelle sale: Rocketman. Dedicato ad un altro mito della musica: Sir. Elthon John.
Nel mezzo, ci troviamo questa pellicola dedicata a due grandi comici. La quale però racconta il lato meno conosciuto della loro carriera: la parte finale. Quando i riflettori cominciavano a spegnersi e la celebre coppia trovava riparo nei teatri europei. Quella fase, insomma, dove i grandi artisti si trovano in un limbo. Nel quale è troppo presto per diventare una leggenda e troppo tardi per segnare una nuova epoca.
Stanlio & Ollio è diretto dal poco noto Jon S. Baird, mentre i due mitici attori comici sono interpretati rispettivamente in modo magistrale da Steve Coogan e John C. Reilly. Vediamo trama e recensione di Stanlio & [sta_anchor id=”stanlio”]Ollio[/sta_anchor].
Stanlio & Ollio trama
1937. Stan Laurel e Oliver Hardy sono all’apice della loro carriera. Avendo inanellato un successo dopo l’altro tra corti e lungometraggi. Ad averli messi insieme è Hal Roach, che dopo un film “Cane fortunato”, dove i due attori lavoravano in ruoli diversi, capì che potevano funzionare come coppia. Del resto, Hal Roach ha fiuto per gli artisti. Basta solo dire che ha scoperto talenti come i bambini delle simpatiche canaglie (che da adulti hanno fatto tutti una brutta fine, ne ho parlato qui).
Tuttavia, Roach si scontrava spesso con Stan Laurel, il quale, malgrado negli sketch della coppia apparisse come quello più tonto, in realtà era colui che scriveva le esilaranti gag. I due arrivarono alla rottura, anche perché Laurel voleva più soldi mentre Hardy si accontentava. Malgrado il proprio bilancio economico fosse dissanguato dal vizio delle scommesse sui cavalli e dai tanti matrimoni falliti.
Così, mentre Stanlio lasciò Roach, Hardy ancora sotto contratto vi rimase. E girò anche un film da solo “Ollio sposò mattacchione”, che fu peraltro un mezzo flop.
Ciò provocò una crepa insanabile tra i due. Ed ebbe anche ripercussioni sulla qualità dei film successivi, che non riuscirono mai ad eguagliare il successo dei tempi d’oro. A tutto questo si aggiunse l’arrivo della Tv, che imponeva nuove esigenze artistiche, il fatto che la coppia sembrava ormai superata e verso il tramonto (stesso destinò che segnava la carriera di Chaplin e Keaton), con Hollywood che li aveva rimpiazzati con una nuova coppia: Gianni e Pinotto. Infine, la Seconda guerra mondiale, che influenzò pesantemente anche i temi cinematografici.
Così, Stanlio e Ollio negli anni ‘50 si “riciclano” in una tournée teatrale europea. La quale, dopo i primi tentennamenti con una sala semivuota, inizia a decollare quando l’impresario che li seguiva li spinge a farsi pubblicità.
Inoltre, Stanlio lavora ad un nuovo film. Una parodia di Robin Hood (Robbin Good, che ruba ai poveri per restituirgli poi il maltolto). Tuttavia, la salute sempre più precaria di Ollio e il naufragio di questo progetto cinematografico, minano di nuovo il loro successo.
Stanlio & Ollio recensione
Quando sei un grande fan della stella (o delle stelle) oggetto della trasposizione cinematografica, le aspettative sono sempre molto alte. E hai paura che non sia all’altezza delle stesse.
Per fortuna, almeno personalmente, nel caso di Stanio & Ollio, non è stato così. Il film non mette in atto licenze poetiche, che talvolta sono eccessive, come nel caso del succitato Bohemian Rhapsody (di cui ho parlato qui).
Probabilmente perché la vita di questi due grandi attori comici, è già fantasiosa di suo. I due, infatti, per quanto fallaci, litigiosi e pieni di difetti, proprio perché in tutto e per tutto umani, erano capaci di trasformare anche momenti del quotidiano in una gag.
Nel film, ad esempio, viene mostrato quando arrivano nell’albergo inglese e inscenano involontariamente la gag del campanello alla reception. Oppure quando salgono faticosamente una pesante valigia sulle scale della stazione, la quale però irrimediabilmente cade appena arrivano in cima (il che rievoca il mitico corto del pianoforte). O ancora, quando accolgono le rispettive mogli che li hanno raggiunti a Londra e inscenano dinanzi a Tv e giornali la gag degli sportelli.
A dare il decisivo tocco magico al film, che semplicemente si attiene alla realtà, ci pensa la grande interpretazione dei due attori protagonisti: Steve Coogan e John C. Reilly. Resi molto uguali agli originali grazie a trucco e parrucco, certo, ma capaci di inscenare meravigliosamente le loro mimiche. Sia nel quotidiano, che, soprattutto, sul palcoscenico.
Le rispettive mogli dei due comici, Ida Kitaeva Laurel (ballerina russa) e Lucille Hardy (ex segretaria di Roach), sono invece interpretate ottimamente da Nina Arianda e Shirley Henderson
Regista, è come detto, Jon S. Baird. Per ora sconosciuto ai più ed autore di film minori. Il quale, tramite la sceneggiatura di Jeff Pop, parte dal libro di A.J. Marriot sul tour europeo della mitica coppia. Questo film ben riuscito potrebbe dargli la spinta decisiva. O, magari, essere stata solo una illusione.
Resta da sperare che Stanio & Ollio possa suscitare l’interesse per la coppia nelle nuove generazioni. Proprio come successo con il film sui Queen. Le gag di Stanlio e Ollio hanno il dono dell’eternità, perché in esse ci rivediamo, e rivediamo chi ci circonda. Ci ritroviamo le cose buffe che ci accadono quotidianamente, la nostra imbranataggine, la nostra ingenuità. Ci fanno ancora ridere, malgrado ormai risalgano a quasi un secolo fa e siano in bianco e nero. Colori che li consegnano alla storia.
Stanlio & Ollio streaming
Dove vedere Stanlio & Ollio in streaming? Ricordo che lo streaming è vietato per legge. Ma soprattutto, che i siti di streaming vengono chiusi continuamente e cambiano dominio. Quelli attivi ormai chiedono la registrazione al sito, il che però è sconsigliabile visto che si tratta di una attività illegale.