Non c’è Speranza, il Ministro della sanità che non si vede

Italia ancora alle prese con il Coronavirus Covid-19. I casi di nuovi decessi e infetti non accenna a rallentare, tanto da spingere il Governo Conte a chiudere altre attività. Fino ad oggi, probabilmente, il problema principale sono state le fabbriche.

Che comportano l’assembramento di decine, centinaia, o migliaia di persone (a seconda della dimensione dell’impresa) in un luogo chiuso. Fabbriche ancora aperte perfino nelle zone rosse.

Forse il tentativo è stato quello di non fermare del tutto l’economia. Ma il risultato è stato un drammatico prolungamento dei decessi e ulteriori danni al sistema economico.

In tutto ciò, si vede e si sente poco, o quasi per niente, il Ministro della sanità Roberto Speranza. Le conferenze stampa sono tenute dalla Protezione civile. Mentre durante l’emergenza Sars del 2003 (per giunta molto più contenuta), il Ministro Girolamo Sirchia teneva una conferenza stampa al giorno.

A guardare la sua biografia, comunque, si capisce il perché sia [sta_anchor id=”speranza”]silente[/sta_anchor].

Roberto Speranza chi è

Roberto Speranza chi è ministro

Ho cercato la biografia di Roberto Speranza su più siti. E tutti riportano la stessa cosa. Una carriera politica alla quale non ha affiancato parallelamente, una carriera professionale. Ho scelto quindi Wikipedia, sito dal quale forse hanno attinto tutti.

Nato a Potenza il 4 gennaio 1979, si è diplomato al Liceo scientifico Galileo Galilei della stessa città, per poi laurearsi in scienze politiche alla LUISS di Roma.

Ha iniziato la sua carriera politica nella Sinistra giovanile ad inizio anni 2000, facendo parte dal 2005 dell’esecutivo nazionale.

Due anni dopo viene eletto presidente nazionale prima e fa parte poi della costituente nazionale del nascente Partito Democratico.

Nel febbraio 2008 viene nominato da Walter Veltroni nel comitato nazionale dei Giovani Democratici.

Dal 2004 al 2009 è stato consigliere comunale di Potenza nelle fila dei Ds (poi Pd). Per poi diventare assessore all’Urbanistica del capoluogo lucano dal 2009 al 2010.

Il 9 novembre 2009 è eletto segretario regionale del PD della Basilicata.

Nel 2012 diventa coordinatore delle primarie del PD. Mentre l’anno seguente è capolista alla Camera dei deputati nella circoscrizione della regione di provenienza. Venendo di fatto eletto. Diventando pure capogruppo alla Camera dei Deputati per il Partito Democratico.

Lascia questo incarico nel 2015, facendo parte dell’opposizione interna al Pd contro Renzi. Sebbene la goccia che ha fatto traboccare il vaso sia stato l’Italicum e la relativa fiducia che l’ex Sindaco di Firenze aveva posto sulla sua approvazione.

Il 20 febbraio 2017 abbandona definitivamente il Partito Democratico, fondando insieme ad altri, tra cui Bersani, Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista. Due mesi dopo ne diventa coordinatore nazionale.

Viene candidato alle elezioni politiche del 2018 nelle fila di Liberi e Uguali, ma nella circoscrizione Toscana. Una geolocalizzazione diversa da quella originaria, dunque, come hanno fatto altri. Venendo rieletto deputato.

L’anno seguente diventa Segretario di Articolo 1.

Con la caduta del Governo Conte I e la nascita della profondamente rivisitata versione bis, nel settembre 2019 diventa Ministro della sanità.

Roberto Speranza cosa ha fatto

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Ad oggi, l’unico provvedimento che porta la sua firma è stato l’abolizione del Superticket in vigore dal settembre 2020. Per il resto, le decisioni sono giunte da altri posti.

Un laureato in Scienze politiche, che non ha mai fatto un giorno di lavoro, men che meno in ambito sanitario. Che ha avuto come unico merito una galoppante carriera politica. Ma il Coronavirus si sconfigge con la competenza.

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