In Spagna, il governo guidato dal socialista Pedro Sanchez, si sta distinguendo per una serie di misure atte a contrastare la crisi. Mentre in Italia assistiamo al solito teatrino dei parlamentari, con i Cinquestelle che hanno innescato una crisi di governo senza però dimettersi e adducendo come motivo la realizzazione di un Termovalorizzatore a Roma. Nonostante le impietose immagini dei rifiuti riversati ovunque.
Dopo aver stabilito a febbraio, di concerto con i due principali sindacati del Paese Ugt e Comisiones Obreras, l’introduzione di un salario minimo a 1.000 euro al mese (per 14 mensilità), con un aumento di 35 euro rispetto a quello del 2021, e aver facilitato le assunzioni a tempo indeterminato, in questi giorni ha varato altre misure in favore delle classi medie e dei meno abbienti. In un periodo storicamente complicato.
In Spagna tassate le banche a favore del trasporto gratuito e delle borse di studio
Il governo Sanchez sta agendo da vero governo socialista e, come spiega Money, ha introdotto per i prossimi due anni una tassazione che, secondo le previsioni, faranno entrare nelle casse spagnole 7 miliardi di euro. E riguardano i profitti:
- delle società energetiche
- accumulati dalle banche, grazie ai tassi d’interesse rialzati
Ad essere tassate saranno le società dei due settori con un fatturato superiore a 1.000 milioni di euro annui.
Il denaro ottenuto sarà utilizzato per 2 scopi precisi. L’innalzamento del sussidio pubblico al 100% per gli abbonamenti dei treni su corta e media percorrenza. Ciò significa che si viaggerà gratis in treno dal 1° settembre al 31 dicembre. Gli abbonamenti, quindi, saranno totalmente detraibili.
L’altra misura prevede una borsa di studio complementare di 100 euro agli studenti con più di 16 anni e che hanno già una borsa di studio. I primi studenti a essere considerati saranno ovviamente quelli a famiglie con redditi bassi.
Infine, in prospettiva delle future difficoltà sul campo energetico, Sanchez sta cercando di promuovere due direttrici fondamentali: telelavoro, limitazione nell’uso di riscaldamento e dei condizionatori.
La Spagna si muove in direzione opposta all’Ue
Insomma, mentre il resto dei paesi dell’Unione europea si muove in direzione delle politiche di tagli al Welfare e in favore di banche, alta finanza e multinazionali, in nome del rigore da far pagare alla classe media, la Spagna sta andando dall’altra parte. Con coraggio e determinazione. Tra un anno nel paese iberico ci saranno le elezioni e vedremo se Sanchez sarà premiato o meno.