Sono solo canzonette: la Rai finalmente omaggia Bennato

Sono solo canzonette: la Rai finalmente omaggia Bennato

Il documentario si intitola Sono solo canzonette, proprio come una delle canzoni più apprezzate di Edoardo Bennato.

Edoardo Bennato, il Bob Dylan dei campi flegrei. Armonica, postura, canzoni di denuncia. Il cantautore di Bagnoli richiama per diversi aspetti il cantautore statunitense insignito anche di un Nobel per la Letteratura.

Ma ridurre a questo Bennato sarebbe un grave errore: ha sempre avuto un suo stile definito, non lo ha mai scimmiottato rispetto a quanto invece hanno fatto altri artisti italiani. Ci ha messo tempo ad emergere, ha insistito tra tante porte chiuse e diffidenza, fino all’esplosione a livello nazionale nella seconda metà anni ’70.

Spirito ribelle, non si è mai piegato alle logiche discografiche e a quelle imposte dagli “impresari di partito” come canta in Sono solo canzonette. E anche quando ha prodotto musica commerciale dagli anni ’80, lo ha fatto sempre con un taglio sarcastico e impegnato (si pensi a Ok, Italia).

E Sono solo canzonette è anche il titolo di un documentario che andrà in onda sulla Rai che ripercorrerà la sua storia, intervallando i flashback e il racconto con interviste ad altri colleghi su cui ha avuto una certa influenza.

Sono solo canzonette: di cosa parla il documentario dedicato a Edoardo Bennato

Come raccontato sul sito ufficiale dei David di Donatello, il docufilm durerà 90 minuti, per la regia di Stefano Salvati, distribuito da Rai documentari e prodotto da DAIMON FILM.

Il documentario inizia dai primi anni ’60, quando un giovane Edoardo Bennato, dopo aver concluso il liceo artistico, coltiva la passione per la musica, cercando la via discografica.

Ma il suo stile è troppo innovativo e trova diverse porte chiuse, fino a quando arriva il tanto sospirato primo album che però vende solo…2 copie.

Ma Edoardo non demorde: canta e suona per la strada. con il suo tamburello a pedale, la chitarra 12 corde, la proverbiale armonica ed il kazoo.

E’ il primo in Italia a suonare il punk, facendosi notare da alcuni giovani giornalisti, intenditori di musica e con visione per il futuro, che lo invitano ad un grande festival musicale. La cornice è quella degli anni ’70, dunque gli anni di piombo . Ogni concerto è organizzato da studenti, ma Bennato non è interessato ad alcuna bandiera. Fa musica per passione e per denuncia, quella vera e non ruffiana per vendere dischi e biglietti in più.

Nel 1978 la svolta definitiva: pubblica l’album Burattino senza fili, nel quale utilizza la metafora del mitico Pinocchio per parlare di questioni sociali. Sarà il primo a riempire lo stadio San Siro, cosa che oggi riesce a tutti.

Quando va in onda il documentario su Bennato della Rai?

Il docufilm Sono solo canzonette dedicato a Eduardo Bennato andrà in onda mercoledì 19 febbraio in prima serata su Rai 1.

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