SOLO UNA SCUOLA SU QUATTRO E’ SICURA
A DIRLO IL X RAPPORTO DI CITTADINANZATTIVA, CHE DISCERNE DATI ANCHE SU MOLTI ALTRI DISSERVIZI DEGLI ISTITUTI ITALIANI
Anno scolastico nuovo, problemi vecchi. I dati proposti dal X rapporto su sicurezza, qualità e comfort degli edifici scolastici proposto da Cittadinanzattiva sono alquanto inquietanti oltre che disarmanti, poiché ci dicono quanto siano pericolose le scuole italiane per la salute degli alunni e di quanti ci lavorano, e quanto siano inadeguate nell’offrire una discreta formazione alle nuove generazioni.
SOLO UNA SU QUATTRO E’ A NORMA– “Solo un quarto delle scuole è in regola con tutte le certificazioni di sicurezza e la manutenzione è ridotta a lumicino, tanto che ad esempio nel 45% delle scuole monitorate da Cittadinanzattiva sono stati richiesti interventi strutturali, ma in oltre la metà dei casi l’ente proprietario non è mai intervenuto. Lesioni strutturali in una scuola su dieci, distacchi di intonaco in una su cinque, muffe ed infiltrazioni in una su quattro.
Molti degli edifici scolastici monitorati presentano lesioni strutturali in gran parte sulla facciata esterna dell’edificio, i crolli di intonaco in corridoi (19%), aule (14%) e bagni (14%); muffe, infiltrazioni e umidità in bagni ed aule (24%), mense (18%), palestre (17%).
Sempre secondo lo studio di Cittadinanza attiva, 21% delle scuole presenta uno stato di manutenzione del tutto inadeguato. Nell’87% dei casi hanno richiesto interventi mantenutivi all’ente interessato, ma quest’ultimo, nel 15% delle situazioni, non è mai intervenuto o l’ha fatto con estremo ritardo. Gli interventi di tipo strutturale, che richiedono più soldi e tempo, sono stati richiesti nel 45% delle scuole ma in ben il 58% non hanno ottenuto alcuna risposta da parte dell’ente proprietario. Certificazioni di sicurezza grandi assenti, più che nel passato: il certificato di agibilità statica, quello di agibilità igienico-sanitaria e quello di prevenzione incendi sono presenti solo nel 24% delle scuole.
AULE FATISCENTI E SOVRAFFOLLATE– Direttamente connesso alla cattiva manutenzione è così lo stato delle aule scolastiche che nel 24% dei casi presenta segni di fatiscenza, come umidità muffe, infiltrazioni di acqua oltre che distacchi di intonaco visibili in più di un’aula su 10 (14%). A questo vanno aggiunte le Barriere architettoniche (11%) e pavimenti sconnessi (10%) che ostacolano la vita agli studenti con disabilità presenti in numero sempre crescente nelle nostre scuole (in dieci anni il loro numero è cresciuto del 56%, ad oggi siamo ad oltre 190 mila studenti disabili).
E sedere sui banchi di scuola risulta dannoso per la salute: temperature ed aerazione non sono adeguate nella gran parte delle aule, visto che il 49% di esse è senza tapparelle o persiane e il 57% ha le finestre rotte. E ancora il 10% delle sedie e il 12% dei banchi è rotto e in oltre la metà dei casi gli arredi non sono a norma, adeguati ad esempio all’altezza degli alunni.
Dal rapporto di Cittadinanza attiva risulta inoltre che “1 classe su 4 del nostro campione ha più di 25 alunni, dunque non è adeguata alla normativa antincendio. E pur facendo riferimento al pluricontestato art.64 della legge 133/2008, che ha innalzamento il limite di alunni per classe, abbiamo riscontrato ben 60 classi fuorilegge”.
I dati sul sovraffollamento vanno letti insieme ad altri fattori relativi alla sicurezza interna come: le porte con apertura anti-panico assenti nel 78% delle scuole monitorate, le scale di sicurezza assenti nel 21% dei casi, le uscite di emergenza assenti nel 16% e non segnalate nel 15%, la larghezza dei passaggi di almeno 120 cm non rispettata nel 18% dei casi, la già citata certificazione antincendio in regola solo nel 24% delle scuole. La conclusione è che, in queste aule, il rischio di rimanere intrappolati in caso di emergenza è elevato.
CARENZA DI PALESTRE, CORTILI, MENSE E LABORATORI – Il 46% degli edifici monitorati non ha una palestra al proprio interno, in un terzo dei casi i cortili sono usati come parcheggio, un terzo delle scuole non è dotato di aule computer e quasi la metà è priva di laboratori didattici, senza contare mense e biblioteche. Le prime sono presenti solo in una scuola su tre, un po’ meglio le seconde che troviamo in una scuola su due.
Nel 56% dei casi sono presenti distributori automatici di bevande e nel 36% di snack, ma solo in 3 scuole sono previsti anche prodotti naturali.
Palestre e cortili, laddove ci sono, risultano in cattive condizioni. Le palestre presentano segni di fatiscenza nel 17% dei casi, distacchi di intonaco nel 7%, sono senza spogliatoi nel 18%, hanno attrezzature danneggiate nel 13%, mancano di cassetta di pronto soccorso in un caso su tre (34%). I cortili, a loro volta, hanno pavimentazione sconnessa nel 44% dei casi, rifluiti non rimossi o ingombri nel 12%, nella stessa percentuale presentano barriere architettoniche.
DISSERVIZI PER GLI STUDENTI DISABILI– Sono 191.037 studenti disabili inseriti nelle nostre scuole, con una crescita in percentuale del 56% rispetto a dieci anni fa. Secondo il campione analizzato, su 31.580 alunni, 1.348 sono affetti da disabilità. Scalini all’ingresso del 14% delle scuole, ascensore assente nel 54% degli edifici e non funzionante nel 14% di quelli che ne sono dotati; barriere architettoniche nel 18% delle mense, nel 14% all’ ingresso, nel 13% dei laboratori, nel 12% dei cortili, nell’11% delle aule e dei laboratori multimediali, nell’8% delle palestre. Nel 34% delle scuole non esistono bagni per disabili, e il 7% di chi c’è l’ha presenta barriere architettoniche.
SCARSA PREVENZIONE E VIGILANZA– Da alcuni anni, viene sottolineata un’accresciuta attenzione nei confronti di aspetti relativi alla prevenzione e alla vigilanza all’interno degli edifici scolastici. Le prove di evacuazione sono effettuate almeno due volte l’anno dal 93% delle scuole, il piano di evacuazione è presente nel 98% dei casi, i cancelli sono tenuti chiusi durante l’orario scolastico nel 64% delle scuole.
Un Paese che non garantisce alle nuove generazioni almeno i servizi minimi per un’adeguata formazione, è un Paese senza futuro.
(Fonte: Irispress)
devo, mio malgrado , sfatare questo mito!!!!i soldi non si danno ne al pubblico ne al privato!!! o comunque anche tra gli istituti paritario ci sono quelli di serie A e quelli di serie Blucia
alla fine è sempre una lotta di classe…si danno soldi alle scuole private e si impoveriscono le pubblicheangela
giusto per confermare ciò: i miei figli oggi sono tornati dicendo che domani non ci sarà scuola perché è saltato l'impianto elettrico in palestra…maria
difficile la situazione nelle scuole, maggiormente per i ragazzi disabiliIvan