La smart home miete la prima vittima: succede a Castel Bolognese

La smart home miete la prima vittima: succede a Castel Bolognese

La smart home, che in italiano sarebbe letteralmente “casa intelligente” è il futuro che ci aspetta e che è una realtà già per molte persone.

Per casa smart si intende un’abitazione dove tutti gli elettrodomestici sono connessi ad una rete WiFi comune e possono essere controllati da remoto col proprio smartphone, sul quale ci inviano notifiche di ogni tipo.

Il forno, per esempio, ci dirà quando la pappa è pronta. La lavatrice ci avviserà quando il bucato è pronto per essere steso. Il frigorifero ci avvertirà se manca questo o quel cibo. Ed ancora, potremmo ascoltare musica facendo partire un brano a distanza, sentire le previsioni meteo ed essere avvertiti se sta per arrivare un temporale, accendere e spegnere le luci, aprire e chiudere le finestre o la porta d’ingresso a comando, ecc.

Peccato che, proprio questa ultima funzione, sia costata caro ad un uomo in provincia di Bologna.

Uomo rimane intrappolato nella sua smart home a Castel Bolognese

Come riporta Il Giornale, il caso di cronaca assurdo è accaduto a Castel Bolognese, in provincia di Ravenna. E’ quello di Giamberto Pavani, 75 anni, rimasto intrappolato nella propria abitazione ipertecnologica, appunto una Smart home, poiché l’alluvione avvenuta di recente in Emilia Romagna ha provocato un black out elettrico che ha così mandato fuori uso tutta la tecnologia che amava tanto. Compresa l’apertura della porta.

Stando a quanto raccontato a La vita in diretta, i vicini hanno testimoniato che l’uomo è rimasto chiuso in casa mentre l’acqua saliva e chiedeva aiuto. I vicini prima e i soccorsi dopo sono prontamente intervenuti, ma anche loro non sono riusciti a entrare.

La smart home si è così trasformata per lui in una trappola mortale, a mo’ di cinema thriller-horror made in Hollywood. Ecco il servizio de La vita in diretta:

I rischi della smart home

La tecnologia ha avuto sempre il rovescio pericoloso della medaglia. Qui abbiamo parlato del rischio di guidare un’auto elettrica in una strada allagata. Fermo restando che, alla passione per la tecnologia, forse a Giamberto va imputata anche la testardaggine di non aver lasciato anzitempo la sua abitazione. Ma non è neanche giusto giudicare la sua scelta a tragedia avvenuta.

Quanto alla smart home, andrebbe imposta per legge quanto meno l’apertura meccanica e tradizionale della porta d’ingresso, facendo rientrare questo obbligo nelle ordinarie normative antincendio e di sicurezza.

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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