Il modello della NovaSky Sky-T1 vanta prestazioni di tutto rispetto a una frazione del costo e del tempo di addestramento dei rivali.
L’uso dell’Intelligenza Artificiale (IA), soprattutto sotto forma di Large Language Model (LLM) come ChatGPT, ormai è un’occorrenza comune e verosimilmente lo diventerà sempre più in futuro, a discapito delle innumerevoli controversie sollevate. Particolare interesse sta suscitando il progetto legato a Sky-T1.
Ma partiamo dal fatto che, tra i punti critici legati all’utilizzo su larga scala della IA, vi sono sicuramente le tensioni internazionali, sfociate nelle restrizioni alle esportazioni di chip verso la Cina, e l’impatto ambientale, a causa dell’utilizzo di enormi quantità non solo di elettricità, ma anche di acqua per raffreddare i data center (si stima che per il 2027 ne verranno consumati 6,6 miliardi di metri cubi).
Cos’è e come funziona Sky-T1
Mentre molti dei giganti del settore tendono a ignorare tali problemi, concentrandosi piuttosto sul miglioramento delle prestazioni dei loro modelli, per fortuna c’è chi come l’umile NovaSky, composta da studenti e professori presso la UC Berkeley, non ci sta.
Il loro recente prodotto, Sky-T1, pur essendo stato addestrato a costi ridicolmente bassi (meno di 450$!), sembra tenere testa ai modelli più famosi e il suo codice, dati e quant’altro sono completamente open-source, cioè gratuitamente disponibili a chiunque.