Sigarette elettroniche, i morti salgono a 5: le possibili cause

Da qualche anno, le sigarette elettroniche sono legali anche in Italia. Soluzione tecnologica alle sigarette tradizionali, al fine di evitare tutte le conseguenze negative per la salute di chi le fuma.

Sul fatto che facciano meno male delle sigarette, il dibattito e lo scetticismo è ancora aperto. Così come sul fatto che rappresentino per molti giovani l’anticamera, il primo passo per iniziare a fumare le sigarette normali.

Il dispositivo è elettrico e, per mezzo d’una scarica di corrente elettrica, riscalda elementi resistivi che portano a temperatura di ebollizione e quindi provocano l’evaporazione (e non la combustione) di un e-liquid. Pertanto, la sigaretta elettronica aggira la principale causa della nocività delle sigarette: la combustione.

Lo studio più importante sui suoi effetti reali lo troviamo in Gran Bretagna, presentato dal Governo, il quale afferma che i rischi delle sigarette elettroniche sono ridotti del 99%. Certo è che negli Stati Uniti è salito ad almeno 5 il numero delle morti per insufficienza polmonare dovuta presumibilmente all’uso delle sigarette elettroniche.

Le autorità sanitarie comunicano altresì anche che il numero di pazienti con gravi difficoltà respiratorie tra i fumatori delle cosiddette e-cigarette è raddoppiato: 450 casi in 33 Stati. L’ultimo decesso si è verificato in California, nella contea di Los Angeles, ed è il terzo del genere in meno di 48 ore. Le altre vittime si sono registrate in Minnesota, Indiana, Illinois e Oregon. Vediamo quali possono essere le possibili [sta_anchor id=”sigarette”]cause[/sta_anchor].

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Come riporta Sky Tg24, gli investigatori federali non hanno specificato quali marchi o sostanze utilizzate per le sigarette elettroniche avrebbero causato i problemi respiratori osservati.

C’è però un elemento ricorrente tra i pazienti: in molti “svapavano” prodotti contenenti Thc, il principio attivo della cannabis. I medici, comunque, hanno invitato alla cautela, non avendo ancora individuato una particolare sostanza responsabile degli specifici danni ai polmoni.

Gli ultimi due decessi sono avvenuti in California e Minnesota e si trattava di persone di 55 e 65 anni. Da quest’estate 450 persone, perlopiù giovani, sono finite in ospedale con problemi respiratori. Tutti sono utilizzatori di e-cig. Vengono ricoverati per fiato corto, crisi respiratoria, diarrea, vertigini, vomito. Agli esami tomografici i polmoni appaiono come colpiti da un’infezione molto aggressiva di cui i dottori non conoscono la causa.

Nella giornata di venerdì scorso, le autorità di New York hanno indicato un primo “sospettato” per le malattie polmonari legate all’uso di sigarette elettroniche: si tratta dell’acetato di vitamina E, un additivo trovato in almeno un prodotto usato da tutte le persone che si sono ammalate nello Stato.

La sostanza, comunemente usata come supplemento nutrizionale, non è approvata per l’uso nei prodotti da inalare e non è stata studiata la sua eventuale pericolosità se respirata. Mentre è innocua per ingestione e contatto con la pelle.

L’acetato è stato trovato nei liquidi a base di marijuana, mentre era assente in quelli normali a base di nicotina. Anche l’Fda, riporta il Washington Post citando una fonte anonima all’interno dell’agenzia, sta indagando sull’eventuale coinvolgimento della sostanza in casi che si sono verificati nel resto del paese.

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