L’Italia, per quanto riguarda la classifica del medagliere Oro, si è classificata nona, avendo vinto 8 medaglie d’oro, su un totale di 203 nazioni (prima la Cina, presentatasi al meglio in quasi tutte le competizioni, con 51 medaglie); stessa posizione se si guarda il totale delle medaglie vinte (mentre cambia la capolista, poiché gli USA hanno vinto 10 medaglie in più rispetto alla Cina, ossia 110 a 100).
Ciò dimostra come l’Italia non sia solo calcio, ma vi sono tanti nostri connazionali appassionati di altri sport meno popolari, ma che necessitano di un sacrificio in molti casi anche superiore a quello richiesto dallo sport calcistico, ma con una risonanza mediatica e un guadagno di gran lunga inferiore.
Fa piacere constatare poi che, tra gli atleti premiati con la medaglia, ve ne sono tre campani, di cui due di Casoria, il mio Comune di residenza, e un ragazzo di Marcianise (distante una ventina di Km da qui). I primi due sono Mauro Sarmiento, medaglia d’argento nella disciplina del Taekwondo ed Enzo Picardi, medaglia di bronzo nel Pugilato (entrambi li ho conosciuti in età adolescenziale); il terzo, Clemente Russo, medaglia d’argento sempre nel pugilato in un’altra categoria. A loro vanno le mie congratulazioni, sperando che alle prossime Olimpiadi quelle medaglie diventino d’oro.
Da domani tutto ritornerà alla normalità in Cina. Quando si spegneranno definitivamente i riflettori sui giochi, i grandi della Terra torneranno a girare di nuovo la faccia dall’altra parte; la grande massa di cinesi tornerà ad essere sfruttata e qualcuno a sfruttare; la popolazione tibetana, nordcoreana e birmana tornerà ad essere uccisa.