Ecco alcune semplici regole SEO per posizionarsi primi su Google, ma anche cosa sia la SEO e differenza tra posizionamento e indicizzazione.
I web creator hanno solitamente come obiettivo quello di posizionarsi primi sul motore di ricerca Google. Poiché ciò può portare potenziali visitatori al proprio sito o a quello del proprio cliente. Dunque, cercano di ideare testi che rispettino le buone pratiche SEO. La vera stella polare per chi svolge questa professione da un po’ di anni ormai.
Certo, diverse cose sono cambiate e ne abbiamo parlato in un articolo precedente dedicato al se convenga o meno aprire un Blog. Tante sono le cose cambiate sul motore di ricerca di Big G, il più visitato al mondo, tra le quali la più importante il fatto che sia passata dall’essere un motore di ricerca a un motore di risposta.
Aggiungiamoci poi che spesso Google “faccia un po’ come gli pare” e che attui periodicamente dei core update che rimescolano le carte.
Comunque, è giusto che un creator rispetti ancora quelle poche semplici regole SEO per sperare di apparire tra i primi posti del motore di ricerca. Vediamo quali sono, con una premessa su cos’è la SEO e la differenza tra indicizzazione e posizionamento.
Cos’è la SEO
SEO è l’acronimo di Search engine optimization, traducibile in ottimizzazione per i motori di ricerca. Con esso, pertanto, si intende la scienza informatica e la teoria dei grafi che comprendono l’analisi degli aggiornamenti e delle fluttuazioni di traffico nei motori di ricerca. Nonché tutte quelle attività volte a migliorare la scansione, l’indicizzazione ed il posizionamento di un’informazione o contenuto presente in un sito web, da parte dei cosiddetti crawler (meglio noti come bot) che si trovano alla base dei motori di ricerca.
Il motore di ricerca più ambito è Google, ma altri molto utilizzati nel mondo sono Yahoo!, Bing, Yandex, Baidu, ecc.
Pertanto, un professionista SEO cerca di soddisfare tutti i requisiti al fine di migliorare (o mantenere) il posizionamento nella pagina dei risultati del motore di ricerca (la cosiddetta SERP). Posizionarsi tra i primi risultati della prima pagina è ideale poiché la maggior parte dei navigatori si ferma ai risultati della prima pagina e pochi si affacciano sulla seconda. Pochissimi si spingono fino alla terza.
Differenza tra indicizzazione e posizionamento sul motore di ricerca
Molti confondono, erroneamente, l’indicizzazione con il posizionamento di un articolo. Tuttavia, esiste una sostanziale differenza.
Se il secondo riguarda quanto detto in precedenza, quindi la possibilità di apparire tra i primi risultati della prima pagina di un motore di ricerca, l’indicizzazione si ferma al semplice fatto di apparire su un motore di ricerca, a prescindere dal posizionamento.
Come verificare se una pagina si trova su Google
Per verificare se una nostra pagina, link o articolo si trovi su Google, ovvero sia indicizzata, possiamo digitare:
site:nomesito.it/nome-pagina/
Verificare il posizionamento su Google è molto utile quando abbiamo avviato un sito da poco tempo. In questo modo, possiamo valutare se cominci ad essere presente su Google. In genere, quando si parte da zero, possono volerci da alcune settimane ad alcuni mesi.
Come posizionarsi primi su Google
Dunque, specificati alcuni semplici aspetti, passiamo al nocciolo della questione. Possiamo dire che sono 15 gli aspetti da tener presenti quando si redige un testo in ottica SEO. Dando per scontato che il testo deve essere originale al 100% o quasi e che non deve essere redatto utilizzando software basati sull’Intelligenza artificiale. Pare infatti che Google, almeno in questi primi tempi, penalizzi i testi redatti tramite IA.
Lunghezza del titolo di massimo 50 caratteri
Partiamo dalla componente che in genere scriviamo per prima: il titolo. Esso non deve superare i 50 caratteri poiché rischierà di essere “tagliato” da Google. Non esiste un minimo, ma va da sé che debba contenere un minimo di 5-6 parole per formare una frase di senso compiuto. Deve essere evocativo e non votato al clickbait e al sensazionalismo.
Testo di almeno 300 parole (minimo sindacale)
Il testo non deve essere inferiore alle 300 parole. Si tratta però di un minimo sindacale, sarebbe infatti meglio che fosse di 500 parole almeno. Se l’argomento lo consente e ne siamo capaci, dovremmo però puntare a quasi il doppio, ovvero 900 parole.
Almeno un link in uscita
Riportare la fonte da cui abbiamo attinto o citare siti autorevoli all’interno del testo, è un fatto molto apprezzato da Google. In questo modo, diamo maggiore credibilità a quanto riportiamo, dimostrando che abbiamo attinto informazioni da esperti competenti o da siti ufficiali o istituzionali.
Curare l’immagine: grandezza, alt e coerenza col testo
Se il titolo fa il 50% di un articolo, l’immagine costituisce l’altro 50%. Sono infatti i due aspetti che balzano subito agli occhi dell’utente. Un’immagine dovrebbe rispettare tre aspetti:
- larghezza di almeno 1200 px
- deve contenere l’alt con la parola chiave
- deve evocare il contenuto del testo, meglio se di massima qualità
In un articolo precedente abbiamo parlato delle piattaforme da cui prendere immagini senza copyright.
Frase chiave nei sottotitoli (H2)
Dividere un testo in paragrafi ne migliora la leggibilità. Lo rende più chiaro e piacevole. Un po’ come usare i grassetti per evidenziare le parole importanti. Essi vanno separati in titoli da impostare con H2, i quali devono contenere la parola chiave ma senza esagerare. Infatti, deve essere inserita al massimo nel 75% degli H2 presenti nel testo e almeno nella metà di essi (3 su 5, 2 su 3, 4 su 6).
Per evitare di ripeterla, usare anche sinonimi e frasi alternative (ci si può aiutare con software gratuiti e semplici come Answer the public per esempio).
Almeno 1 link interno
Oltre a link esterni, occorre inserire anche link interni al proprio sito. Ciò è importante pure per il link building, poiché fa sì che un utente acceda ad altri link del proprio sito e non esca. Il minimo sindacale è 1, ma meglio almeno tre proprio per quanto detto.
Frase chiave nell’introduzione
La keyword dovrebbe essere presente nel primo paragrafo, il cosiddetto incipit. Meglio se nelle prime 2-3 frasi se è piuttosto lungo.
Densità della frase chiave
Occorre inserire spesso la Keyword scelta all’interno del testo, ma senza esagerare. Una buona norma potrebbe essere ripeterla 1 volta ogni 100 parole, proprio perché la sua presenza deve essere proporzionata al testo. Usare poi anche sinonimi.
Frase chiave nel titolo e all’inizio
Altra regola fondamentale che riguarda il titolo, il fatto che la parola chiave deve essere, oltre che presente, anche inserita all’inizio.
Lunghezza della parola chiave
Abbiamo spesso citato la parola chiave o keyword perché in effetti costituisce il fulcro della SEO. Ma come deve essere? Inutile dire che deve sintetizzare il più possibile l’argomento del testo, deve essere fortemente ricercata e sarebbe meglio se costituita da una sola parola secca.
Può andare bene anche fino a un massimo di 3 parole, meglio però non andare oltre le 5 (in questi casi parliamo di frase chiave).
Parola chiave presente nella descrizione Meta
La Keyword o la frase chiave deve essere presente anche nella Meta descrizione, il cosiddetto snippet che appare nel motore di ricerca sotto il titolo e sintetizza l’argomento.
Lunghezza della descrizione Meta
La descrizione Meta è molto importante e se manca sarà Google a inserirla, generalmente riportando l’inizio del testo. Oltre a contenere come detto la parola o frase chiave, dovrebbe essere di almeno 107 caratteri e massimo di 140 per non farla tagliata sulla SERP.
Frase chiave mai usata in precedenza
Meglio sempre usare una Keyword diversa per ogni testo all’interno della nostra piattaforma.
Curare lo slug
Lo slug è ciò che compone il link di una pagina. Dobbiamo curarla e non trascurarla, perché aiuta a portare traffico e può essere l’unico aspetto visibile per esempio quando viene spammata su Forum o in messaggi di testo. Dunque, via a uno slug breve, di minimo 3 parole e massimo 5-6 parole, tutte ricercate, che tocchino gli argomenti chiave del testo, compresa, inutile dirlo, la keyword.
Grassetti e testo spezzettato
Veniamo all’ultima regola, importante anche e soprattutto per rendere la lettura chiara e gradevole: rimarcare con Grassetti le parole più importanti (almeno una volta la Keyword) ed evitare il cosiddetto “muro di testo“. Ovvero periodi troppo lungi, che tendono a sconfortare il lettore fin da subito. Meglio la suddivisione in periodi e l’utilizzo di H2.
Quali sono le regole SEO per posizionarsi primi sui motori di ricerca
Ecco un riepilogo delle poche semplici regole da seguire per redigere una pagina con un testo ottimizzato SEO.
- Lunghezza del titolo SEO: 50 caratteri massimo, minimo non indispensabile ma comunque chiaro ed evocativo. No clickbait
- Lunghezza del testo: minimo 300 parole, meglio se 500, ideale 900
- Immagine in evidenza rispettando larghezza da 1200 px, alt con keyword ed evocativa del testo
- Frase chiave nei sottotitoli (H2) presente al massimo nel 75% dei sottotitoli e minimo nel 50%
- Almeno un Link in uscita, con fonte autorevole o ben posizionata su Google
- Almeno 1 link interno, meglio 3
- Frase chiave nell’introduzione, quindi nel primo paragrafo dell’incipit o almeno nelle prime frasi se lunga.
- Densità della frase chiave: deve essere proporzionata al testo. Dunque non esagerare né riportarla poche volte. Una regola potrebbe essere ripeterla 1 volta ogni 100.
- Frase chiave nel titolo SEO: deve essere presente e all’inizio.
- Lunghezza della frase chiave: massimo 5 parole, ma meglio che sia una solta keyword o al massimo 3
- Frase chiave presente nella descrizione Meta
- Lunghezza della descrizione Meta: 107 caratteri descrizione minimo, 140 massimo.
- Frase chiave mai usata in precedenza
- Frase chiave presente nello slug, anche qui poche parole, in media 5-7 separate da trattino ed evocative
- Testo scorrevole: Grassetti e No “muro di testo”
In un altro articolo abbiamo fornito una guida su come apparire su Google Discover.
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