SENZA PINO DANIELE NAPUL’E’ MILL PAUR
IL CANTAUTORE E’ MORTO DOMENICA NOTTE STRONCATO DA UN INFARTO A 59 ANNI. NEGLI ANNI ’70 E ’80 LA SUA MUSICA HA CANTATO LE BELLEZZE E LE BRUTTEZZE DELLA CITTA’
Massimo Ranieri, l’ultimo baluardo rimasto a Napoli contro Gigi D’Alessio, Alessandro Siani, gli pseudocomici di Made in Sud e tutto quanto oggi rappresenta, purtroppo, Napoli in Italia e nel Mondo. Domenica notte si è spento anche Pino Daniele, a 59 anni, stroncato da un infarto. Il cantautore, che viveva in provincia di Grosseto da sette anni, forse poteva essere salvato, ma ha scelto di farsi controllare dal suo medico di fiducia a Roma all’Ospedale Sant’Eugenio. Il pronto soccorso giunto dopo 10 minuti è stato rimandato indietro. Ma ci si è messa pure la sfiga: durante il viaggio verso la Capitale, l’auto ha perforato una ruota. Infatti si dice anche che a Roma ci sia arrivato già morto.
La città partenopea perde così chi ne ha descritto egregiamente, specie tra la fine degli anni ’70 e la fine degli anni ’80, le cose belle e le cose brutte: quella sua “Bellezza e l’Inferno” per dirla alla Saviano. Una descrizione sempre sincera, tra rabbia e speranza, frutto del suo odio e amore verso la città, sintomo di un rapporto viscerale con essa. Poi dal 1995 la definitiva svolta Pop che ha portato anche uno smarrimento tra i fan e non poche critiche. Come se la morte del grande amico Massimo Troisi, avvenuta un anno prima, lo avesse spinto ad occuparsi di altro.
I funerali si terranno a Roma e sarà seppellito in Toscana. Evidentemente la città non lo ha meritato.
Con lui se ne va definitivamente quella illusione di una Napoli migliore, profusa negli anni ’80 dalle magie di Maradona, dai film di Troisi e, appunto, dalle sue canzoni. Di lui ci resteranno le sue belle canzoni. Su tutte Napul’è, che più di ogni altro brano dedicato alla città partenopea nella storia della musica, descrive al meglio la città. Ciao Pino, e dicci se il Paradiso esiste.