SE NON ORA, QUANDO LAVORAVANO PER BERLUSCONI
ECCO ALCUNE TRA LE MANIFESTANTI CHE SONO SCESE IN PIAZZA CONTRO IL GOVERNO BERLUSCONI (E PER SOLLECITARE QUELLO MONTI POI), MA CHE SONO DIVENTATE FAMOSE PROPRIO GRAZIE ALLE SUE RETI
Le donne in Italia sono penalizzate da sempre, colpa di un sistema giuridico tutt’ora di matrice maschilista. In tempi di crisi come quelli che stiamo vivendo da un po’, i numeri in loro sfavore diventano ancora più ingiusti e disarmanti. Fanno bene dunque a manifestare, sebbene a mio avviso, su alcuni punti si pongono in contraddizione con le proprie istanze del ’68, come ad esempio la libertà di usare il proprio corpo a proprio piacimento. Se esistono donne-immagine in Tv o escort, ciò è una delle tante facce – seppur estreme e degenerate – di questa richiesta di libertà. Io scelgo dunque come usare la mia bellezza, salvo i casi in cui tale utilizzo non sia obbligato dalle mie condizioni economiche o da violente costrizioni.
Ma a parte questo aspetto, le donne di “Se non ora, quando?” dello scorso febbraio diventate domenica scorsa “Se non le donne, chi?” hanno un’altra contraddizione al loro interno, rappresentata da alcune vip che oggi criticano aspramente il berlusconismo (definito da Paola Turci “sottocultura”), ma che sono diventate famose proprio grazie al Cavaliere. Cito due casi: Ambra Angiolini ed Emma Marrone, più quello di Marina Rei, diventata sì famosa facendo la cantante, ma è anche stata ballerina a fine anni ’80 su Canale 5. Pure la Littizzetto – la quale se non erro non è scesa in piazza, ma ha dato comunque un suo apporto morale – è diventata famosa grazie a Berlusconi. Ma ormai, tornata da alcuni anni su Raitre a sfornare battute sul suo conto, se lo è dimenticato…
AMBRA ED EMMA, FIGLIE IRRICONOSCENTI DEL BERLUSCONISMO – Ambra Angiolini, come tutti sanno, è diventata famosa grazie a Non è la Rai, programma amatissimo dagli adolescenti in onda su Canale 5 dal 1991 al 1995, di cui è stata pure presentatrice nelle ultime due edizioni. In occasione delle elezioni politiche del ’94, in molti ricorderanno la scenetta di lei che parla con un disegno di un diavoletto, sussurrandogli per chi avrebbe votato. Lei, come altri presentatori Mediaset (allora Fininvest) fecero una campagna elettorale spudorata per Berlusconi, non essendoci all’epoca la minima idea di cosa fosse il suo conflitto di interessi.
Poi la Angiolini presentò altre trasmissioni, passando in Rai nel 1997 e collaborando negli anni per altre reti, pubblicando altresì album e singoli per tutta la seconda metà anni ’90. Dopo alcuni film per il piccolo schermo, da alcuni anni è diventata una consolidata attrice di Cinema, nonché anti-berlusconista convinta e stimata opinion leader, specie lo scorso febbraio proprio in occasione del succitato Se non ora, quando? Insomma, quel trampolino di lancio da ragazzina-immagine sulle reti di Berlusconi sembra un lontano ricordo, forse per lei pure fastidioso e imbarazzante.
Stesso dicasi per Emma Marrone, il cui caso è ancora più evidente se si considera che dalle reti Mediaset ci è uscita da poco. La bella cantante leccese (nata a Firenze) è “esplosa” prima nel Reality show “Superstar Tour”, condotto da Daniele Bossari su Italia uno nel 2003, che però ebbe una sola edizione dato lo scarso successo. Poi ci ha riprovato nelle file di Amici, vincendone la nona edizione nel marzo 2010. Da allora, tre album, quattro tour, una partecipazione a Sanremo e vari premi.
Non è diventata famosa grazie alle reti Mediaset? Grazie a quei Reality show colonna portante di quel berlusconismo da lei ora così attaccato? La Marrone ha partecipato a entrambe le manifestazioni femministe di quest’anno, per una sorta di contemporanea radical-chic che, come Ambra, ha il conto corrente ben fornito ma poi nel weekend scende in piazza perché “impegnata” e idealista convinta. Eppure prima di mettere piede negli studi Mediaset, faceva la commessa a 300 euro al mese.
MARINA REI, LA BALLERINA DIVENTATA CANTANTE – Nella sua biografia ufficiale non c’è, eppure Marina Rei prima di diventare una cantante è stata ballerina su Canale 5
Marina Restuccia è figlia di Vincenzo (che nei dischi in cui ha suonato si è firmato come Enzo Restuccia), batterista dell’orchestra di Ennio Morricone e poi con vari cantautori, quali Fabrizio De André e Angelo Branduardi, e Anna Giordano, violista. A fine anni ’80-inizio anni ’90 ha fatto parte delle coreografie di Gino Landi e Franco Miseria per la Rai e Canale 5. A “smascherarla” un video che la ritrae ballare beatamente insieme, tra le altre, a Heather Parisi all’apice della sua carriera. E se invece quella della Rei non avesse virato verso il microfono? Grazie soprattutto a qualche brano a fine anni ’90? Da qualche anno si è data anch’ella alla devolution, partecipando a concerti vari ed eventuali. Ma se le avessero proposto qualche lauto contratto da ballerina in quel di Fininvest? Avrebbe fatto la guerra ugualmente la guerra al berlusconismo?
LA LITTIZZETTO DIVENTATA FAMOSA SU MEDIASET – Una che invece ha esordito in Rai (su Raitre) ma che poi è diventata nota ai più grazie a Mediaset – da Facciamo Cabaret del 1997 fino a Le Iene del 2005, passando per Ciro, il figlio di Target, Mai dire gol e Mai dire domenica – è Luciana Littizzetto. Eppure da sei anni, tra le vittime delle sue invettive stridule a Che tempo che fa in onda la domenica su Raitre, figurano proprio Berlusconi e il suo Governo. Lo stesso che le ha permesso di stare dov’è. Anche Maria De Filippi fu tra le vittime della sua satira, ma le rispose per le righe: «Maria è una donna intelligentissima ma fa dei programmi schifosi» disse Lucianina, e la moglie di Costanzo: «Forse il cachet che Luciana prendeva per venire alle mie trasmissioni le sembrava meno schifoso».
Insomma, anche io sono tra i più accesi critici del berlusconismo. Ma non amo l’incoerenza e il finto impegno politico di chi sfrutta determinate strade per diventare qualcuno e poi è pronto a sputare nel piatto dove ha mangiato. Ho citato solo qualche esempio, e pure di sole donne, ma la lista degli uomini giuda del berlusconismo o quanto meno incoerenti pure ci sono. Si pensi ai tanti giornalisti e scrittori che parlano male del Cavaliere, ma che poi pubblicano libri per la Mondadori. O a quanti sono diventati famosi lavorando nelle sue reti televisive e oggi ne parlano con disprezzo.
Le donne ke fanno spettacolo dove vuoi ke lo facciano se nn attraverso i media, mi sembra un pò riduttiva la critica. Luca, scusa, ma penso ke tu nn abbia ben afferrato il concetto x cui è nato qst movimento. Lì nn c'erano solo le donne di spettacolo ma Donne ke vivono, o meglio, sopravvivono in qst Paese e ke non si sentono rappresentate. Il fallimento di un’intera classe dirigente tutta maschile è sotto gli occhi di tutte e tutti . Il Paese ha bisogno della voce, della presenza, delle idee , delle competenze e dell’energia delle donne e, perché questo sia possibile ed efficace, è necessaria una condivisione reale da parte di tutte le realtà femminili. Quindi ke ben vengano cortei, manifestazioni, convegni, articoli giornalistici, tanto se non parliamo noi di "problemi di donne" chi vuoi ke lo faccia.Ndp, kissangela
senza offesa: non valgono un c..oLuigi
Non credo sia incoerenza,io ora lavoro per una ditta di "sinistra",la quale però è presa in appalto da un comune con sindaco di destra.Ho lavorato in ditte di "destra"patrocinata da sindacati di "sinistra"; Berlusconi è si il "capo supremo"delle reti di cui parli,sessista si,ma padre del libertinaggio che tanto è piaciuto proprio perchè questo paese è il regno delle "tante chiese (tabù) e tante perversioni".Le donne sono una categoria tra le più discriminate proprio perché se usano la bellezza saranno tacciate come "troie",anche se poi non fanno le mantenute.Se mi portassi ad esempio una RosiBindi in qualità di ex velona,allora si,vedrei l'incoerenza,essendosi scagliata con perbenismo e bigottaggine contro l'ex premier e solo per portare acqua al suo mulino ,che poi mi risulta essere lo stesso di tutti GLI INCOERENTI DEMOCRATICI DEMAGOGISTI CHE CI HANNO OFFERTI IN PASTO AI TECNICI E STANNO ANCORATI ALLE POLTRONE PEGGIO DEGLI "ANTAGONISTI" Pidiellini!