Il settore delle scommesse e del gioco online è particolarmente florido in Italia; negli ultimi quindi anni, complice anche la recente crescita del canale online, la raccolta complessiva è notevolmente aumentata, così come il numero di utenti. Secondo alcuni dati diffusi dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato, infatti, sarebbero poco più di 4 milioni i giocatori attivi registrati in Italia all’inizio del 2023 mentre i conti attivi sarebbero oltre 17 milioni. Il dato ben fotografa la diffusione del gioco pubblico nel Bel Paese, specie se si considera come in tutta Europa (incluso il Regno Unito), gli utenti dediti al gioco siano circa 33 milioni. Ma su cosa scommettono gli italiani? Nel nostro approfondimento, vediamo qual è la risposta fornita dalle statistiche di settore.
I canali per scommettere e giocare
In Italia, il gioco è regolamentato in maniera piuttosto rigida; oltre ad essere permesso soltanto a coloro i quali hanno compiuto almeno 18 anni, è gestito da agenzie statali o da aziende private in possesso di una concessione rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Ciò vale sia per i retailer fisici sia per gli operatori attivi online; i primi rappresentano la rete di sale da gioco, casinò ‘di terra’ e affini, dove è possibile giocare d’azzardo o scommettere utilizzando macchinari e supporti fisici.
Il gioco digitale, invece, si svolge su piattaforme online come, ad esempio, Netbet, che concentrano in un unico ambiente virtuale svariate opzioni di gioco, dalle scommesse sportive alle lotterie, passando per i table games e i classici giochi di carte della tradizione regionale italiana. I meccanismi sono leggermente diversi, dal momento che i casinò online offrono bonus di benvenuto e altri incentivi ai propri utenti; inoltre, per giocare online è necessario aprire un conto, previa registrazione al sito. La possibilità di accedere ad un ventaglio più ampio di alternative e, al contempo, mantenere l’anonimato, sono tra i fattori che hanno sospinto la crescita del canale digitale che, tra il 2019 e il 2020, ha superato quello fisico per raccolta complessiva.
Su cosa si scommette e si gioca in Italia
Come già accennato, le opzioni per giocare e scommettere sono molteplici. Da un’analisi condotta nel 2021 da Nomisma emerge come vi siano sostanziali differenze di gioco in base al canale retail utilizzato.
Il cosiddetto ‘azzardo fisico’, infatti, è sostenuto principalmente dai gratta e vinci (56%), seguito a distanza dalle scommesse sportive in agenzia (22%) e dai giochi numerici a totalizzatore (19%). Il lotto e le lotterie nazionali rappresentano, rispettivamente, il 15% e il 13% delle risposte fornite dal campione interpellato; in coda, tra le opzioni meno gettonate, figurano le scommesse ippiche e il Bingo.
Diverso, invece, lo scenario offerto dai dati relativi al gioco online; come detto, l’offerta è strutturata in maniera diversa e ciò si ripercuote anche sul comportamento degli utenti. Tramite le piattaforme autorizzate, gli utenti italiani si cimentano prevalentemente con le scommesse sportive (42%), seguite dal poker online (24%) e dai giochi dei casinò digitali (21%), costituiti principalmente da slot, roulette e giochi di carte. Per il resto, quasi un utente su cinque gioca a digital games di fortuna mentre il 16% sfida la sorte tramite gli ‘skill games’ (giochi di abilità); infine, un 15% è dedito alle scommesse sull’ippica.
Vediamo, infine, quanto scommettono ogni anno i giocatori italiani. Secondo i dati ADM diffusi da Federconsumatori, nel 2023 sono stati investiti in media oltre 1670 euro al mese da parte dei giocatori attivi in Italia. Su base annua, invece, il dato sfiora i 20mila euro, sebbene vi siano forti differenze a livello territoriale; inoltre, i circa 17 milioni di conti attivi hanno raccolto, in media, più di 4700 euro l’anno.