Sexgate in Gran Bretagna: troppi casi di violenze e molestie dei parlamentari

Sexgate in Gran Bretagna: troppi casi di violenze e molestie dei parlamentari

Introduzione

Niente sesso siamo inglesi” titola un film anni ’70. Ma, probabilmente, non vale per i parlamentari, che di scandali e violenze a sfondo sessuale ne sanno fin troppo.

Già qualche anno fa furono travolti da fatti simili, ma ora il fenomeno torna in auge e travolge soprattutto i conservatori. Un atteggiamento, quello degli astanti di Westminster, che cozza con la figura plasticamente austera che Elisabetta II ha sempre cercato di dare alle istituzioni britanniche. Sebbene, alla fine, proprio suo figlio con l’affaire Diana ha visto naufragare il suo matrimonio nel gossip più becero dei tabloid inglesi. Uno dei motivi che ha spinto Harry ad andarsene oltreoceano con la sua bella Meghan.

Ma torniamo ai parlamentari britannici e ai loro scandali sessuali.

Scandali sessuali dei parlamentari britannici

Come riporta Il Giornale, l’ultimo caso, gravissimo, riguarda un deputato conservatore, ad oggi ancora rimasto nell’anonimato, finito in manette per violenza sessuale. Il politico, un 50enne, è stato arrestato martedì scorso e rilasciato ieri su cauzione, Ma su di lui pendono le accuse di assalto indecente, abuso di posizione di fiducia e cattiva condotta in ruolo ufficiale.

Il caso fa seguito a quello del deputato britannico Neil Parish, beccato a guardare un video porno in Aula. A ciò si aggiungono fatti avvenuti quasi vent’anni fa, perpetuati per almeno 7 anni (2002 – 2009). Al termine di un’indagine durata 2 anni, è scattato il fermo.

Nelle settimane scorse ben 56 deputati, fra cui anche 3 membri del governo, sono finiti sotto accusa per comportamenti sessuali inappropriati. Tra questi Imran Ahmad Kahn, dimessosi a seguito di una condanna per molestie sessuali nei confronti di un ragazzino di soli 15 anni.

Scandali sessuali in Gran Bretagna riguardano soprattutto conservatori

Un altro dato curioso è che buona parte degli scandali riguardi soprattutto i Tories, ovvero i conservatori. Peraltro al governo ormai da diversi anni. I casi riguardano anche uso di cocaina e violenze domestiche, quindi non solo abusi verso estranei. Tanto che la procuratrice generale Suella Braverman ha affermato senza mezzi termini che in Parlamento ci sono “uomini che si comportano come animali“. E lo stesso ministro della Difesa Ben Wallace ha ammesso che la questione è seria.

Fra le proposte avanzate, quella di aumentare le quote rosa, quindi la presenza di donne tra gli scranni parlamentari. E’ come se tra i parlamentari conservatori si fosse creata una autentica rete di pedofili e molestatori. In stile preti.

Chissà se si riuscirà a fare chiarezza. Nel frattempo, il governo in carica avrebbe dovuto dimettersi, anche alla luce della recente mazzata elettorale.

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