Introduzione
Che Matteo Salvini in Polonia, in quel di Przemysl, abbia fatto una figuraccia, è fuori discussione.
Lui era andato lì per mostrare la sua vicinanza e quella della Lega alla cittadina che sta ospitando i rifugiati ucraini – nel nome di quella speculazione elettorale che da sempre caratterizza la sua leadership del Carroccio – ma Wojciech Bakun, il giovane sindaco della città polacca, gli ha mostrato una t-shirt pro-Putin che egli esibì nel 2017. Davanti alle mura del Cremlino.
La notizia ha subito fatto il giro del web, con tanto di inevitabili meme al seguito. E la sinistra ha subito utilizzato quell’immagine plastica contro Salvini. Peccato che non sappiano o fingano di non sapere chi sia davvero Bakun.
Rinfreschiamo un po’ la memoria.
Chi è il Sindaco della figuraccia di Salvini in Polonia
Come riporta True-News, Bakun è membro di Kukiz 15, una formazione populista di destra radicale fondata nel 2015. Dopo che il suo padre nobile, il musicista Pawel Kukiz, si era presentato alle presidenziali, giungendo terzo al primo turno col 21% dei voti. Un mix tra le istanze anti-partitocratiche simil Movimento Cinque Stelle della prima ora e la più dura e pura base del sovranismo esteuropeo al governo dal 2015 in Polonia. Anche qui, potremmo dire la Lega della prima ora.
Kukiz 15 è dallo scorso anno sostenitore dall’esterno del governo di Varsavia guidata dalla destra catto-conservatrice di Diritto e Giustizia.
Volendogli dare una collocazione ideologica, si tratta di una formazione nazional-conservatrice, i cui esponenti sono stati più volte, con la presenza del leader del partito, impegnati negli sforzi politici del parlamento di Varsavia contro il Gay Pride a Varsavia e i diritti all’adozione delle coppie omosessuali.
Kukiz, cattolico praticante e piuttosto devoto, ritiene che la Chiesa svolga un ruolo positivo nella vita pubblica e ha più volte espresso posizioni contrarie all’aborto – in un Paese in cui il tema dell’interruzione volontaria di gravidanza è delicatissimo.
Perché figuraccia di Salvini in Polonia aiuta la Meloni
Alle prossime elezioni, il movimento si proporrà come alleato del partito guidato dal premier Mateusz Morawiecki e dal padre nobile Jaroslaw Kaczynski. Fedele alleato di altri euroscettici e sovranisti come Orban e la “nostra” Meloni.
La Polonia governata dal PiS è, oggigiorno, un bastione della russofobia. Del resto, la Polonia ha patito il comunismo, rinnegandolo appena ne ha avuto occasione.
In Europa Kukiz 15 è membro di un’eterogenea alleanza che racchiude partiti populisti e libertari di ogni tipo: l’Alleanza Europea per la Libertà e la Democrazia. La figuraccia di Salvini aiuta senz’altro la sua concorrente elettorale principale in Italia: Giorgia Meloni. Ma anche in Europa, visto che anche nel parlamento europeo Lega e Fratelli d’Italia si giocano il ruolo di euroscettici per eccellenza. E Bakun, che a Bruxelles siede gli stessi scranni della leader romana, ha sicuramente fatto lei un favore sbeffeggiano il leader leghista.
La sinistra non ne esce di certo bene, ma, ovviamente Salvini ci perde due volte. Anzi tre. Perché ha sempre sostenuto Putin, proponendolo come migliore statista al Mondo. Ed ora cerca proseliti solidarizzando per gli ucraini.