Salmone affumicato, allarme Listeria in Europa: cosa rischia Italia

DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO: 25 Maggio 2021

Cibo, croce e delizia. Ci dà tante soddisfazioni, certo, ma è anche molto pericoloso. Quando si abusa di determinati alimenti, quando la provenienza stessa è pericolosa, quando li si cucina male. Le cause possono essere molteplici e possono colpire tanti tipi di cibo. Anche un alimento apparentemente salutare e semplice, quale il salmone affumicato.

Il salmone affumicato può anche portare la cosiddetta Listeria. Di cosa si tratta? La Listeria monocytogenes è un batterio presente nel suolo, sull’acqua e nella vegetazione. Esso può contaminare diversi alimenti, tra cui latte, verdura, formaggi molli, carni poco cotte, ed è responsabile della listeriosi.

Poiché la L. monocytogenes è un patogeno intracellulare, il controllo della listeriosi si basa sull’immunità cellulo-mediata; pertanto, i seguenti soggetti sono ad alto rischio: pazienti immunocompromessi, neonati, anziani. Anche le donne in gravidanza sono a rischio aumentato di sviluppare listeriosi, che si può diffondere prima e durante il parto da madre a figlio e può causare aborto o morte infantile precoce. I Listeria sono una causa frequente di meningite batterica neonatale.

Orbene, un altro focolaio di listeriosi ha colpito cinque Paesi europei – Estonia, Danimarca, Svezia, Finlandia e Francia – e anche questa volta il responsabile è il salmone affumicato a freddo attraverso aromi liquidi. Lo scorso anno, lo stesso problema ha causato 5 morti. Vediamo cosa rischia [sta_anchor id=”salmone”]l’Italia[/sta_anchor].

Salmone affumicato rischio Listeria, la situazione

listeria cos'è

Il fatto alimentare riporta che, come rivela un report congiunto dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), tra il 2014 e il 2019 sono stati registrati 22 casi di infezione da Listeria monocytogenes appartenenti allo stesso ceppo, di cui cinque fatali, causati da salmone e trota affumicati prodotti in Estonia.

Nel luglio 2014, proprio in Estonia è stato registrato il primo caso attribuito a questo focolaio, mentre l’ultima infezione accertata si è verificata in Danimarca pochi mesi fa, nel febbraio 2019. Tutte le persone coinvolte avevano più di 50 anni di età, tranne un neonato colpito nel 2014. Il Paese dove si sono registrati più casi è la Danimarca (9), seguita da Estonia (6), Svezia (4), Finlandia (2) e Francia (1).

Tracciando l’origine dei prodotti contaminati, si è riusciti a risalire alla fonte delle infezioni: si tratta di uno stabilimento produttivo in Estonia, che è risultato positivo alla Listeria monocytogenes nei successivi controlli ambientali. Le autorità estoni hanno bloccato le attività commerciali dell’azienda finché non sarà accertata l’assenza di contaminazione.

Le contaminazioni da Listeria monocytogenes sono frequenti nel salmone affumicato, perché è sempre più comune il trattamento di affumicatura a freddo a circa 30°C attraverso aromi diluiti in acqua, che vengono vaporizzati sul pesce. Il sistema è molto efficace e rapido, ma non è in grado di eliminare il batterio.

Nel 2018, Efsa ed Ecdc avevano dato notizia di un altro focolaio di listeriosi causato da salmone affumicato, in questo caso prodotto in uno stabilimento polacco, che era risultato positivo al batterio. Allora, erano state colpite 12 persone (di cui quattro morte) in tre Paesi, Danimarca, Germania e Francia.

Listeria e salmone affumicato, come sta messa l’Italia

salmone affumicato

Nelle indagini per scoprire l’origine delle infezioni è stata coinvolta anche l’Italia. Tra il 2018 e il 2019 sono arrivati quattro lotti di salmone e trota contaminati dal ceppo di Listeria responsabile del focolaio, fortunatamente senza conseguenze sulla salute dei consumatori italiani anche in considerazione del basso livello di contaminazione comunque entro i limiti di legge.

Solo due di questi lotti sono arrivati nei punti vendita prima di essere individuati. Inoltre, come spiega Gaia Scavia dell’Istituto superiore di sanità,

Le concentrazioni minime del batterio e le diverse abitudini alimentari rispetto ai Paesi del Nord Europa, hanno probabilmente contribuito a evitare infezioni tra i consumatori italiani”.

L’Istituto superiore di sanità – continua Scavia – sta monitorando attivamente la situazione. Ogni ceppo batterico isolato dai casi clinici di listeriosi che giunge presso il nostro laboratorio viene sottoposto a sequenziamento genomico per scoprire se fa parte del focolaio epidemico”.

Nessun allarme, dunque, per il nostro Paese, a patto di ricordarsi le normali raccomandazioni per la prevenzione della listeriosi: conservare il salmone affumicato alla temperatura più bassa possibile tra 0 e 4°C e consumarlo entro la data di scadenza.

Listeria monocytogenes è tuttavia un batterio che resiste e si moltiplica alla temperatura del frigorifero, e per eliminarlo è necessario cuocere gli alimenti a 70°C per almeno 10 secondi. L’affumicatura tradizionale è un modo per ridurre il rischio Listeria. Le persone a rischio (anziani, bambini piccoli, donne in gravidanza e persone con il sistema immunitario compromesso) dovrebbero evitare di consumare il salmone affumicato a freddo, o farlo solo dopo cottura.

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2 Risposte a “Salmone affumicato, allarme Listeria in Europa: cosa rischia Italia”

  1. A prescindere ,non mangio più salmone da anni dopo aver visto i filmati orrendi in cui veniva allevato e come del resto tutti i pesci da allevamento.

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