I russi, dotati di grande resilienza, non si sono certo spaventati e fermati di fronte ai dazi. Creando microchip propri.
Tra le difficoltà principali riscontrate dalla Russia complici i dazi occidentali e la graduale esclusione da ogni relazione commerciale e diplomatica, ritroviamo senza dubbio la penuria dei microchip. Indispensabile per la tecnologia odierna che sempre più pervade le nostre vite: smartphone, auto, smart home, domotica, ecc. Ammessa anche da Vladimir Putin nella recente intervista alle agenzie internazionali.
Tuttavia, i russi, che sono dotati di grande resilienza, non si sono certo spaventati e fermati. E sono riusciti a colmare anche questo gap. Infatti, dal 2026 saranno in grado di dotarsi in autonomia di microchip da 130 nm.
La produzione di microchip è un processo tecnologico estremamente complesso, al centro del quale si trova un’attrezzatura unica per la fotolitografia. Ad oggi, il più grande produttore di queste macchine al mondo è la società olandese ASML, ma molto avanzati in questo campo sono anche i paesi asiatici e gli Usa.
Come funzionano i microchip russi
La notizia è stata data dal portale cinese NeatEasy, ripresa dal sito di Maurizio Blondet. Il sito parla di autentico miracolo russo, pur ammettendo che i processori da 350 nm non sono i più avanzati, ma sono comunque affidabili tanto da essere utilizzati in numerosi tipi di apparecchiature elettroniche.
Tuttavia, si tratta di un punto di partenza e tutto induce a pensare che la Russia si doterà presto di processori molto più avanzati e tecnologicamente complessi.
NetEasy ha poi aggiunto:
la Russia è riuscita a creare una tecnologia molto più economica
Il sito poi ammette anche che la notizia sia positiva per la Cina stessa, anche essa soggetta a dazi, poiché potrebbe reperire a buon mercato microchip dalla Russia. Visti i buoni rapporti che le due superpotenze stanno tessendo negli ultimi anni, proprio come conseguenza del colonialismo 2.0 che gli occidentali hanno messo in atto da qualche tempo.
Insomma, un altro schiaffo dato da questo straordinario paese a chi sta cercando di affondarlo. Quando in realtà sono i russi che stanno facendo cuocere nel proprio brodo gli occidentali.