RSA, 1 struttura su 4 è fuorilegge: a chi affidiamo anziani?

RSA, 1 struttura su 4 è fuorilegge: a chi affidiamo anziani?

RSA di nuovo nella bufera, dopo il caso Covid esploso ad inizio Pandemia. Acronimo di Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA), ricordiamo che si tratta di una struttura sociosanitaria residenziale dedicata ad anziani non autosufficienti. Ma anche ad adulti disabili, che necessitano di assistenza medica, infermieristica e riabilitativa a tempo pieno.

I NAS, ramo dei carabinieri che si occupa di controlli in ambito igienico-sanitario, hanno effettuato controlli capillari effettuati durante le feste natalizie su 607 strutture in tutta Italia.

Orbene, il quadro che ne emerge è disarmante: praticamente in Italia una RSA su quattro è fuorilegge. I motivi principali sono la presenza di farmaci e dispositivi medici scaduti, carenze igieniche e strutturali, mancanza di autorizzazioni necessarie, sovraffollamento rispetto alla reale carenza, alimenti mal conservati.

RSA: controllo dei NAS rileva tante irregolarità

Come riporta Il Primato Nazionale, su 607 strutture in tutta Italia, per esempio, sei sono state chiuse poiché risultate abusive o comunque deficitarie in materia assistenziale e sanitaria. Tutti gli anziani ospitati hanno fatto ritorno presso le famiglie di origine o sono stati trasferiti in altre Rsa idonee.

Emesse poi sanzioni per 167mila euro, sono state denunciate 27 persone per violazioni penali e altre 133 per illeciti amministrativi.

Per quanto concerne la geolocalizzazione delle aree più critiche, si rileva che in provincia di Napoli è stato denunciato un legale responsabile per aver detenuto quattro confezioni di morfina – per un totale di 20 fiale – non registrate sul prescritto registro di carico e scarico degli stupefacenti. Oltre alla mancata consegna delle prescrizioni mediche e/o piani terapeutici riferiti alle persone ospitate nella struttura.

In provincia di Bari, i carabinieri hanno rinvenuto “aghi ed elettrodi per defibrillatore scaduti”, sequestrandone 119 in una residenza sanitaria. Al legale responsabile della struttura è stata contestata una violazione amministrativa per oltre 48mila euro.

Ma non solo Sud: a Torino un’infermiera è stata denunciata per truffa aggravata per essersi assentata arbitrariamente – nel periodo delle feste natalizie – pur essendo di turno. Provocando pertanto un “disservizio per gli anziani degenti, e danno al Servizio Sanitario Regionale”.

Come scegliere una RSA?

Certo, le notizie di irregolarità e maltrattamenti verso gli anziani non sono un fatto nuovo. E la cronaca ogni anno ci restituisce decine di casi del genere, che probabilmente sono anche sottostimati se si considera i tanti casi che non vengono alla luce.

Occorre ovviamente non generalizzare, ma è sempre meglio scegliere bene la RSA a cui affidiamo i nostri cari non autosufficienti, reperendo quante più informazioni possibili sul loro conto. Inoltre, meglio fargli visita quanto più spesso possibile. Oltre che per un fatto umano, anche per controllare che stiano bene e indagare se li si vede straniti, depressi, fisicamente provati, controllando anche eventuali segni di percosse, ecc.

Meglio anche sottoporli ad esami clinici frequenti presso strutture terze, per stabilire se sono curati a dovere.

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