Romano Prodi ha tirato i capelli all’Italia: la biografia

Romano Prodi ha tirato i capelli all’Italia: la biografia

Romano Prodi è finito nella bufera per aver tirato i capelli alla giornalista di Quarta Repubblica Lavinia Orefici. Ecco la sua biografia.

Romano Prodi è finito nella bufera per aver tirato i capelli alla giornalista di Quarta Repubblica Lavinia Orefici. Dopo aver inizialmente negato il fatto, ha dovuto ravvedersi e chiedere scusa inchiodato da video che, da una prospettiva diversa, mostrano il gesto in modo eloquente. Affermando che si trattasse di un gesto familiare e affettuoso, comunque non compatibile con quel contesto.

Vale comunque la pena ricordare chi sia Romano Prodi e come abbia letteralmente tirato i capelli a buona parte degli italiani.

Chi è Romano Prodi

Byoblu traccia in breve la biografia di Romano Prodi. Cresciuto nell’Università di Bologna all’ombra di Beniamino Andreatta, democristiano fervente liberista, ha iniziato a prendere parte attiva nella vita politica del Paese nel corso dei ruggenti anni ’80. Quando l’Italia era a trazione craxiana, era entrata nel G7 e viveva un illusorio benessere. E, per questo, andava subito fermata.

Con Andreatta, Prodi ha condiviso la frequentazione nelle conferenze del gruppo Bilderberg, dove si decide il destino del Mondo a porte chiuse. Andreatta divenne Ministro del Tesoro, diventando anche promotore del divorzio tra il suo Ministero e la Banca d’Italia. Un primo passaggio decisivo verso la perdita di sovranità politica ed economica del nostro paese.

Nel frattempo, parallelamente, Romano Prodi viene nominato alla Presidenza dell’IRI, l’istituto di ricostruzione industriale che in quel momento controllava circa 1.000 società e dava lavoro a 600.000 dipendenti. Anche qui la Mission è chiara: smantellare un istituto che è stato fondamentale per la ripresa dell’Italia negli anni ’30 del secolo scorso (quando fu istituito) e che oggi è, di fatto, il modello alla base della crescita economica della Cina.

Cosa che avverrà alla fine degli anni ’90, a culmine di una liquidazione fallimentare dell’Italia proseguita per tutto il decennio. Come anticipato da Mario Draghi nel 1992 in un discorso sul Britannia.

Prodi, tra il 1990 e il 1993, è stato anche consulente per la banca d’affari americana Goldman Sachs. Secondo un’inchiesta del giornalista britannico Evans-Pritchard, in quegli anni, l’ex Presidente del consiglio avrebbe ricevuto 1,4 miliardi di lire per mezzo di una società di sua proprietà denominata “Analisi e Studi Economici”.

Immagine plastica della carriera e dell’operato del Professor Prodi – chiamato mortadella dai suoi detrattori – è una foto datata 30 ottobre 1995, quando ha consegnato la laurea ad honorem in Economia a un certo George Soros. Lo speculatore ungherese che solo tre anni prima aveva affossato la lira con una pesante speculazione finanziaria con gravi danni per l’erario italiano e che ancora oggi, seppur per mezzo del figlio, ha una pesante influenza sulle sorti del nostro paese e dell’Europa in generale.

Romano Prodi sarà anche per ben 2 volte Presidente del consiglio nelle fila del centro-sinistra (1996-98 e 2006-08) e durante le sue legislature saranno approvate diverse leggi simbolo della sinistra neoliberista.

La sua carriera toccherà l’apice con la nomina a Presidente della Commissione europea, dove completerà il suo lavoro nelle istituzioni europee.

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Riepilogo dell'articolo

Pubblicato da Carlo Brigante

Mi definisco un "ribelle" del web

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