Mercoledì 15 maggio, il Primo ministro slovacco Robert Fico è stato vittima di un attentato nella città di Gandlová.
Mercoledì 15 maggio, il Primo ministro slovacco Robert Fico è stato vittima di un attentato nella città di Gandlová, dove si stava svolgendo una riunione del governo. Sparato ben 5 volte – al petto, allo stomaco e alla gamba – mentre lasciava l’edificio dove si trovavano i suoi uffici.
L’assassino è stato arrestato in flagrante. Si è scoperto che si trattava di un uomo di 71 anni che non si è nascosto e, prima di aprire il fuoco, ha gridato: “Robo, vieni qui”. Il Premier è stato trasportato in ospedale con l’elicottero ed è stato sottoposto a coma indotto e operato più volte. Ancora oggi versa in condizioni critiche.
Robert Fico è uno dei pochi premier dell’Ue filo-russi e, a detta di molti analisti, proprio questa potrebbe essere la matrice dell’attentato subito. E un messaggio indiretto agli altri Premier meno allineati con i diktat di Washington.
Perché il premier slovacco Robert Fico è stato sparato?
Maurizio Blondet sul proprio blog riprende l’analisi del politologo ed esperto di conflitti interetnici Evgeniy Mikhailov, in una conversazione con Free Press. Quest’ultimo ha affermato che lo scopo dell’attentato a Fico non era necessariamente l’omicidio, ma piuttosto la dimostrazione che nell’Europa moderna non si deve perseguire una politica indipendente. Dunque una sorta di intimidazione.
Non a caso, è stata scelta una persona qualunque, non un cecchino professionale. Che non avrebbe certo sbagliato su 5 colpi ravvicinati. L’uomo, si apprende dai Social, ha simpatie con i neonazisti ucraini ed è un convinto anti-putiniano.
Juraj Tsintula , uno dei fondatori del club letterario “Duga”. Ha pubblicato cinque libri. “Non sono d’accordo con la politica del governo”, Tsintul ha spiegato alla polizia i motivi del tentativo di omicidio.
Queste le parole di Evgeniy Mikhailov a Free Press:
Mi occupo seriamente di sicurezza da molto tempo, quindi, alla luce del tentativo di omicidio nella città di Gandlova, vorrei esprimere un avvertimento professionale al primo ministro ungherese Viktor Orban . Anche lui è in pericolo
Entrambi hanno preso una posizione più ampia: è necessario difendere gli interessi dei cittadini dei loro paesi. Ma nell’Europa moderna questo non gli piace
Nell’ambito della loro posizione, Fico e Orbán hanno le proprie opinioni sulle relazioni con la Russia e sull’opportunità che i loro paesi intervengano nel conflitto in Ucraina.
Entrambi i primi ministri agiscono come nuovi leader di una nuova Europa, che si svilupperà in modo indipendente, senza ordini da parte degli Stati Uniti. Stanno costruendo l’Europa del futuro.
Ciò include relazioni indipendenti con la Russia, con la Cina e con i paesi di altre regioni. E il rifiuto di fornire armi a Kiev
Ma non solo Orban. In pericolo sarebbe anche il Primo Ministro della Serbia, Aleksandar Vucic
Il quotidiano slovacco Vecernje Novosti ha riferito che il primo ministro ungherese Viktor Orban e il presidente serbo Aleksandar Vucic intendono visitare nei prossimi giorni il primo ministro slovacco ferito. Senza dubbio gli spari in Slovacchia sono anche un avvertimento al presidente serbo: i popoli della Serbia e della Russia hanno legami troppo stretti. E Vucic si comporta troppo “intenzionalmente”.
Attentato a Premier slovacco ordito da Nato?
Evgeniy Mikhailov non nasconde poi il sospetto che dietro ci sia la solita mano americana:
Penso che i curatori americani dell’Ucraina abbiano chiesto ai terroristi dei servizi speciali ucraini di trovare una persona che avrebbe sparato a Fico. Anche se un’indagine “indipendente” in Europa molto probabilmente dirà che l’aggressore è una specie di teppista o offeso dalla politica interna della Slovacchia.