Rischio attentati in Italia: è tornato il terrorismo anarchico

Mentre da anni si parla di pericolo fascista, sventolato al bisogno quando ci sono le elezioni da parte di chi non ha molti argomenti, il terrorismo anarchico è invece una concreta realtà. Con una serie di attentati in giro per l’Europa, ha dimostrato di essere vivo e vegeto.

Le ragioni di questo risveglio del terrorismo anarchico sembra avere un nome e cognome: Alfredo Cospito, uno dei leader della galassia anarchica detenuto al 41bis. Di cui gli anarchici chiedono la scarcerazione.

Ecco tutti gli attentati compiuti ad oggi dal terrorismo anarchico e quali sono le sedi più a rischio in Italia.

Attentati compiuti dal Terrorismo anarchico

Come riepiloga Il primato nazionale, il primo attentato rivendicato dagli anarchici il 2 dicembre ad Atene, firmato dal gruppo anarchico “Carlo Giuliani Revenge Nuclei”. Gli attentatori hanno incendiato l’auto del diplomatico Susanna Schlein. Sorella della candidata alle primarie del Partito democratico.

Dopo qualche settimana di silenzio, gli anarchici sono tornati con forza con una doppietta alle sedi diplomatiche italiane di Barcellona e Berlino.

Sabato 28 gennaio si sono poi verificati scontri tra i manifestanti e le forze dell’ordine in Piazza Trilussa a Roma. Un poliziotto è rimasto ferito alla testa. I manifestanti hanno lanciato bottiglie e oggetti contro le forze dell’ordine.

Terrorismo anarchico: le sedi più a rischio

Se il terrorismo fascista puntava a colpire masse indiscriminate – come dimostrano i tanti tragici esempi da Piazza Fontana a Milano passando per Piazza della Loggia a Brescia e sul treno Italicus fino alla Stazione di Bologna – affinché lo Stato prendesse decisioni autoritarie in nome della sicurezza pubblica, il terrorismo anarchico tende storicamente più a colpire singoli obiettivi. Generalmente riconducibili allo Stato. Uomini o sedi.

E ciò viene confermato dall’attentato ad una diplomatica e a due sedi diplomatiche in tre diverse zone d’Europa. Il che lascia anche intendere che a muoversi sia una rete europea. O, comunque, che quella italiana sia ben organizzata.

Come riporta LaRepubblica, l’intelligence italiana teme che ora l’operato del terrorismo anarchico si sposti in Italia, per aumentare la pressione e far liberare Cospito. Gli obiettivi più a rischio sono le carceri e i ministeri. Molta attenzione viene poi posta alle ambasciate italiane in Europa e nel Mondo.

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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