
Gli estremismi vanno condannati…Ma direi che ne vanno anche capite le ragioni…Gli estremismi nascono laddove ci sono problemi sociali, che creano malcontento, che tendono a far creare in ogni cittadino un capo espiatorio e ciò si tramuta poi nei giovani in un fervente e violento attivismo ideologico.

Ecco che problemi come la disoccupazione, l’immigrazione incontrollata, il malfunzionamento dei servizi, le mancate risposte concrete della politica, fomentano gli estremismi, come ad esempio quelli musulmani nei Paesi più poveri, che da vita all’integralismo islamico…

Del resto, le dittature del ‘900 sono nate in quei Paesi che da anni accumulavano problemi socio-economici, come quelli elencati sopra…

Per questo, tanti politici e tanti analisti della società e della psiche, anzichè riempirsi la bocca con tante parole di condanna e di disprezzo nei confronti di chi compie determinati atti vandalici, lavorino per creare valide alternative alla violenza civile…Perchè l’estremismo di oggi non è prevalentemente ideologico come quello degli anni 60-70, ma è frutto di concreti problemi sociali…


Quando si parla di estremismi si tende troppo spesso a non considerare l'estremismo di stampo capitalistico borghese, politici, banchieri, industriali. Gente che per tutelare i propri interessi sono disposti a tutto.
Quando non si danno risposte alla rabbia, essa esplode.Il fatto che sia una furia cieca e insensata e la giustissima condanna, non rimuovono il problema.Sono d'accordo, a questa rabbia occorre dare risposte positive.Un sorriso calorosoMister X di Comicomix
Non si può essere d'accordo. Gli estremismi vanno condannati e basta. Sempre. A prescindere.Prendiamo il terrorismo islamico. Il sociologo studia l'ambiente in cui matura, per fornire gli elementi di difesa, ma non per la comprensione del fenomeno le cui radici distruttive sono inaccettabili.
come non sottoscrivere quello che scrivi?buona settimana
Sono concorde. C'è disagio, ci sono aspettative disattese e provvedimenti statali sentiti come minacce. La rivolta è sempre dietro l'angolo. Non è la rivoluzione, ma la guerriglia, che non vede la gente partecipare, ma pensare "colpirne uno per educarne cento". Una domanda: erano comandati dal commissario Basettoni quelli che hanno fatto irruzione durante il concerto della Banda Bassotti?:-)Buona l'idea di pubblicare i funerali dell'anarchico Galli.Bene.