Renzi dichiara guerra a Magistrati come il suo maestro Berlusconi

All’indomani dell’auto-investitura di Matteo Renzi a Presidente del consiglio, si è coniato il termine Renzusconi. Per indicare le tante assonanze tra l’ex Sindaco di Firenze e Silvio Berlusconi. In effetti, quanto visto in questi due anni e passa di prova al Governo del fiorentino, non hanno smentito questo collegamento tra i due. Renzi sta facendo le riforme che avrebbe voluto fare Berlusconi e che non ha portato a termine malgrado la lauta maggioranza parlamentare che aveva disposizione. Troppo preso com’era dai suoi guai con la giustizia ma anche dalle accuse da sinistra di autoritarismo. Mancava solo la comunanza in termini di scontro con la Magistratura. E pure questa è arrivata.

Renzi dichiara guerra a Magistrati, 102 indagati posson bastare?

Del resto, il Pd sta raggiungendo Forza Italia per quanto riguarda la frequenza di indagati e condannati. Come ricorda Beppe Grillo, ad oggi sono 102 gli indagati tra i suoi membri di partito. A cui poi vanno sommati quelli dei suoi alleati: Ncd (che vanta nelle sue fila gente come Formigoni) e Ala (parlamentari vicini a Verdini, altro plurindagato) e i problemi giudiziari dei suoi Ministri. Gli stessi giornali vicini al Pd – LaRepubblica e l’Unità – somigliano sempre più a Il Giornale e Libero degli anni ’90-2000 per come parlano dei magistrati. Nel mese scorso, si è poi assistito a un grave scontro istituzionale tra il neoletto presidente dell’Anm, Piercamillo Davigo, e il Premier Renzi, sempre sul difficile rapporto politica-magistratura.

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Renzi dichiara guerra a Magistrati: Terza Repubblica peggiore della Seconda?

Insomma, se la Seconda Repubblica è stata peggiore della Prima (ed era difficile), la Terza Repubblica ha tutte le carte in regola per essere perfino peggiore della Seconda. Ciò è dovuto ai loro protagonisti, continuum peggiorativi dei loro maestri: Berlusconi lo fu di Craxi, Renzi di Berlusconi.