Sanzioni contro la Russia: le 5 Regioni italiane più danneggiate

Introduzione

Le pesanti sanzioni dell’Occidente nei confronti della Russia, stanno avendo altrettante pesanti ripercussioni economiche sul paese.

Come riporta Il Post, il Rublo è in caduta libera da giorni. Mentre diverse multinazionali petrolifere – come l’americana Shell, la britannica Bp e la norvegese Equinor – hanno rinunciato a importanti progetti con il paese. Ed ancora, alcune importanti compagnie automobilistiche – come la svedese Volto o la francese Renault – hanno sospeso la produzione presso alcuni impianti produttivi nel paese.

Anche nel settore agroalimentare si fanno sentire le prime pesanti conseguenze. Marchi come la francese Danone o la danese Carlsberg, stanno pensando seriamente di sospendere le proprie attività in Russia.

Tutto questo proprio perché la chiusura della borsa a Mosca, il blocco delle banche e le limitazioni alle transazioni finanziarie stanno intanto rendendo praticamente impossibili gli investimenti in Russia. Si sta cercando in questo modo di isolare Putin dai paperoni del paese, rendendolo sconveniente per l’economia del paese.

Ma anche l’Italia risentirà delle sanzioni volute dall’Unione europea, avendo il nostro Paese importanti relazioni commerciali con il paese russo. In particolare, sono 5 le Regioni più danneggiate dalle sanzioni alla Russia.

Regioni italiane più danneggiate dalle sanzioni alla Russia

InItalia riporta le regioni italiane che, di riflesso, saranno danneggiate dalle sanzioni e dai dazi inflitti alla Russia.

Lombardia

La Lombardia, considerata dal dopoguerra locomotore economico del nostro Paese, è la regione più colpita. Ciò in quanto rappresenta il 28% dell’export italiano verso lo stato russo e il 18% dell’interscambio.

Durante i primi nove mesi del 2021, l’interscambio commerciale tra la Lombardia e la Federazione Russa era aumentato notevolmente: da gennaio a 2021 era cresciuto del 34% rispetto al 2020, arrivando a quota 2,87 miliardi di euro. Prima dell’inizio della Pandemia di Covid-19 le cifre erano superiori: da gennaio a settembre del 2019 il valore dell’interscambio tra la Russia e la Lombardia, inserita nella classifica delle Regioni italiane dove c’è più lavoro, era di 3,31 miliardi di euro.

Veneto

Subito dopo la Lombardia abbiamo il Veneto, confinante e tra le regioni che offrono maggiori opportunità lavorative.

Qui il settore manifatturiero vale quasi 1,5 miliardi di euro all’anno nell’export verso Russia e Ucraina. Al giorno d’oggi il Veneto, tra le 10 migliori mete d’Italia del 2022 secondo il Touring Club Italiano, è tra le zone del nostro Paese più esposte sul mercato russo. Con quasi un miliardo nei primi tre trimestri del 2021 e un’incidenza delle esportazioni manifatturiere sul valore aggiunto del territorio pari allo 0,89%.

Piemonte

Chiude il podio il Piemonte, che a settembre del 2021, vantava verso la Russia un export a quota 591 milioni di euro. L’interscambio commerciale con Mosca era cresciuto del 42% nei primi sei mesi dell’anno, passando dai 282 milioni di euro del 2020 fino ad arrivare a quota 400,6 milioni di euro. Erano stati superati anche abbondantemente i livelli raggiunti prima della pandemia di Covid-19.

Il conflitto ha delle ripercussioni anche sull’Eurovision Song-Contest che verrà ospitato a Torino, avendo vinto l’ultima edizione una band italiana: i Maneskin. La guerra Russia-Ucraina, infatti, ha fatto esplodere un nuovo “caso” per la manifestazione in programma a Torino e la conseguente esclusione della Russia dalla kermesse musicale. Ciò significa anche il venir meno del mercato televisivo russo, sempre molto appassionato dei nostri prodotti culturali.

Emilia-Romagna

Subito dopo il podio l’Emilia-Romagna, dove l’export verso l’Ucraina e la Russia valgono circa 2 miliardi di euro: quasi il 3% di tutta la commercializzazione della Regione sui mercati esteri. In totale sono 136 le imprese emiliane e romagnole che hanno acquisito il controllo di società russe, soprattutto nei settori della metalmeccanica e in quello alimentare.

Complessivamente le imprese dell’Emilia Romagna che hanno esportato i propri prodotti verso la Russia negli ultimi tre anni sono state 3.997 con un valore di oltre un milione di euro raggiunto nei primi sei mesi del 2021 e un incremento del 2,9% rispetto ai dati del 2019.

Marche

Chiudono la Top 5 delle regioni italiane più danneggiate della guerra in Ucraina le Marche, che figurano tra i principali partner commerciali della Russia e sono all’ottavo posto per le esportazioni. Durante i primi sei mesi del 2021, l’export ha raggiunto quota 231 milioni di euro rappresentando il 2,6% delle esportazioni totali della Regione.

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Una risposta a “Sanzioni contro la Russia: le 5 Regioni italiane più danneggiate”

  1. Ma si’ dai, chissefrega se ci fa saltare tutti in aria, dobbiamo pensare a non far alzare il prezzo del gas.. ai russi poi piace venire in vacanza qua.. sia lodato dio putin

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