Reddito di cittadinanza tolto ai non vaccinati: come stanno le cose

Reddito di cittadinanza tolto ai non vaccinati: come stanno le cose

Introduzione

Il Reddito di cittadinanza sarà tolto ai non vaccinati? La voce circola da giorni e spaventa i tanti percettori che hanno deciso di non vaccinarsi.

Siamo dinanzi alla solita fake news? Ai soliti titoli acchiappa-click? O all’ennesima forzatura da parte di un Governo che sta utilizzando il Green passa come obbligo mascherato?

La cosa, in quest’ultimo caso, non sorprenderebbe, visto che il pugno duro del Governo Draghi sta facendo notizia in tutto il Mondo. Visto ora con ammirazione, ora con ilarità. Superato forse solo da Israele e Australia (escludendo i paesi dittatoriali o semi tali).

Cerchiamo quindi di capire se davvero il Reddito di cittadinanza sarà tolto ai no vax.

Reddito di cittadinanza tolto a chi non ha Green pass: cosa c’è di vero

Come riporta Open, a fare chiarezza è una nota del ministero del Lavoro, rintracciata dal quotidiano Italia oggi.

Nello stesso, si spiega che l’obbligo del Green pass per i beneficiari del Reddito di cittadinanza è dovuto alle diverse attività a cui sono chiamati nel periodi di percezione del sussidio. Intendendo per essi formazione, volontariato e lavoro.

Dunque, il rischio per chi non è vaccinato e per chi in generale si rifiuta anche di sottoporsi a regolare tampone (per principio, fastidio fisico o per i costi che richiede) è relativo al fatto che sia per entrare in un’aula per la formazione professionale, oppure per i Puc, cioè i Progetti utili alla collettività, è richiesto il Green pass. Altrimenti non possono essere svolti.

Infatti, queste attività generalmente si svolgono sia in accordo con gli uffici comunali, sia con le scuole, in situazioni in cui il Green pass è indispensabile.

Secondo il ministero del Lavoro, anche ai beneficiari del Reddito di cittadinanza si applicano le stesse regole per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Reddito di cittadinanza tolto ai non vaccinati: i rischi reali

In effetti, chi non ha il vaccino e non ha in generale il Green pass, rischia seriamente di perdere il Reddito di cittadinanza poiché non parteciperà alle attività previste per continuare a percepirlo. Dopo la decadenza, dovranno passare almeno 18 mesi prima di poterlo richiedere nuovamente.

Il ministero suggerisce a chi non vuole vaccinarsi o sottoporsi a regolari tamponi, di rinunciare preventivamente al Reddito di cittadinanza, in attesa che l’obbligo del Green pass scada e quindi riproporre la domanda. Quanto meno, nella ratio del dicastero delle Lavoro, si perderà solo qualche mese in luogo dei 18 mesi in caso di decadenza.

Il problema però è che il Green pass resterà in vigore sicuro fino al 31 dicembre 2021. Ma sicuramente sarà prorogato fino a marzo e forse giugno prossimi. Anche se probabilmente il Green pass resterà uno strumento permanente non solo per controllarci dal punto di vista sanitario, ma anche per altri ambiti. Come e soprattutto l’ambito economico, ma anche la circolazione stradale, i consumi energetici, quelli alimentari, ecc.

Conclusioni

Dunque, il pericolo per i non vaccinati di perdere il reddito di cittadinanza è reale e concreto. Anche se fino ad ora i percettori in quasi tutte le zone d’Italia, non sono mai stati chiamati a svolgere alcuna attività.

Tuttavia, pur di spingere la gente a vaccinarsi, probabilmente il Governo arriverà ad organizzare maggiori attività per i beneficiari. Allo scopo di intercettare tra questi quelli che vengono chiamati in una mostruosa generalizzazione No vax.

In realtà, il reddito di cittadinanza andrebbe rivisto anche per altre questioni. Per esempio, andrebbe commisurato al costo della vita della zona in cui si vive. Andrebbe meglio proporzionato tra single e chi ha figli. Occorrerebbe verificare meglio i requisiti. Ecc.

Ma come dicevano nel film Donnie Brasco: “Che te lo dico a fare?!

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